Leclerc, la similitudine con Michael Schumacher: due voci fuori dal coro

Charles Leclerc, vincendo un titolo mondiale in Ferrari, diventerebbe un personaggio leggendario alla pari del Kaiser? Ecco una curiosità che già li accomuna.

Alla vigilia del campionato di F1 2023, Charles Leclerc può solo sognare di ripercorrere le orme di chi lo ha preceduto. L’ultimo campione del mondo della Rossa è stato Kimi Raikkonen, nel caotico quanto spettacolare 2007, entrando di fatto in una ristretta cerchia di nomi gloriosi. Il monegasco, a differenza dei tanti piloti che lo hanno preceduto, è già amato come un campione.

Charles Leclerc Michael Schumacher (Ansa Foto)
Charles Leclerc Michael Schumacher (Ansa Foto)

Kimi ha avuto bisogno di vincere il mondiale con la Scuderia per entrare nel cuore degli appassionati. Fernando Alonso e Sebastian Vettel ci sono andati vicini, specialmente l’asturiano nel 2010 e nel 2012. I due grandi campioni sono stati rispettati per le loro capacità, ma anche bastonati da parte della tifoseria. Al tedesco si è sempre imputato di non aver concretizzato un vantaggio importante sul piano tecnico, nelle due stagioni in cui la Rossa aveva colmato il gap sulla Mercedes. Nell’era ibrida, soprattutto in termini di sviluppo nel corso dei campionati, la Stella a tre punte è stata inavvicinabile.

Charles Leclerc è arrivato nel 2019 a Maranello e gli sono bastate due vittorie per fare breccia nel cuore dei tifosi. A differenza di chi lo ha preceduto, il giovane è stato visto come un campione puro, non macchiato da precedenti rivalità con il Cavallino. I suoi fasti Sebastian Vettel li aveva collezionati al volante delle monoposto di Adrian Newey. E’ stato il primo grande campione della Red Bull Racing e si è ripetuto per 4 stagioni. Fernando Alonso, in quegli anni alla Ferrari, perse due mondiali per una manciata di punti, proprio nel duello con il rivale tedesco.

La diffidenza non è mancata nemmeno all’arrivo dell’asturiano che, ai tempi della Renault, aveva frenato la cavalcata di Michael Schumacher. Lo stesso Kaiser, nei primi anni, non fu accolto benissimo in Ferrari. L’alfiere della Benetton, dopo due mondiali, avrebbe anche potuto scegliere la McLaren Mercedes, ma prese una decisione coraggiosa, firmando per la Scuderia modenese. Nei primi 4 anni si alternarono stagioni negative e positive, ma l’azione di Jerez de la Frontera del 1997 legittimò parte della critica ad additare il pilota come uno scorretto. Il Barone Rosso si è rifatto con gli interessi, celebrando 5 mondiali di fila dal 2000 al 2004.

Per la Scuderia fu un periodo splendido. Le vittorie non nacquero senza una opportuna programmazione, che passò per l’assunzione di due uomini chiave che avevano fatto le fortune del tedesco ai tempi della Benetton. In Italia arrivarono Ross Brawn e Rory Byrne. Per guidare il gruppo di tecnici il Presidente Luca Cordero di Montezemolo volle, in precedenza, il francese Jean Todt. Un altro francese, nelle ultime settimane, è stato scelto per aprire un nuovo corso.

Leclerc imita Schumacher

Charles Leclerc spera di vincere il suo primo mondiale, proprio sotto il comando di chi lo ha accolto nel grande circus nel 2018. Frederic Vasseur ha preso il posto di Binotto. “Credo che a Maranello in questo momento si sia entrati in una fase diversa da quella che è stato il periodo che è iniziato in modo turbolento con la famosa non squalifica, ma punizione inchiesta fatta sui motori Ferrari e con il compromesso strano fatto con la FIA. Era appena arrivato Leclerc a Maranello, ma fu seguito da un periodo in cui la speranza ha sempre dato delle delusioni, la più grande devo dire è stata la deduzione 2022”, secondo Antonio Ghini. Nell’intervista a Motorsport.com l’ex Ferrari ha risposto a diverse curiosità, parlando anche di una curiosità che ha accomunato Leclerc e Schumacher.

Il giovane monegasco, infatti, si è lanciato nel doppiaggio, proprio come un tempo aveva fatto il Kaiser. Charles ha dato voce ad un personaggio di “Lightyear”, un noto film Disney Pixar. Gli attuali piloti della Ferrari si sono tolti la tuta e hanno avuto un ruolo nella storia di Buzz Lightyear, l’eroe dei film Toy Story, apparso per la prima volta sullo schermo nel 1995. Leclerc e Sainz si sono divertiti dietro al microfono, cimentandosi in un ruolo inedito.

Un fatto non inusuale, dato che anche Michael Schumacher si era cimentato in cabina di registrazione. Nel film Cars la Ferrari F430 che appare nella parte finale del primo film impersonifica Michael Schumacher, che ha doppiato tutte le versioni. Il carrello elevatore era stato doppiato da Alex Zanardi. Grandi piloti avevano voluto divertirsi dietro il microfono, tra cui Mario Andretti. Nella serie animata Cars Toons, invece, ebbero un ruolo Giancarlo Fisichella, Emanuele Pirro e Jarno Trulli. Charles e Michael, al momento, hanno in comune la voglia di farsi volere bene dal tifo nostrano.

Max Verstappen addio alla F1? Ha già una proposta per il futuro. Date una occhiata anche al seguente articolo: Ferrari, doccia fredda per Mattia Binotto: arriva un pesante divieto in F1. Leclerc dovrà provare a portare a casa quel titolo che è sfuggito in passato ad altri grandi campioni, come Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Charles, in un certo senso, deve essere una voce fuori dal coro dopo anni di fallimenti e delusioni.

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