Che carburante conviene oggi? Ecco la soluzione migliore

Sono tempi difficili per gli italiani. Le ristrettezze economiche causate dalla crisi economica comportano molti calcoli anche dal benzinaio per un pieno di carburante.

Gli italiani non hanno mai avuto un rapporto molto disteso con i prezzi della benzina. Rispetto a tante altre realtà mondiali, in Italia una sosta dal benzinaio ha sempre provocato un esborso consistente. Nel 2022 gli automobilisti hanno dovuto soffrire le pene dell’inferno, con rincari continui alle stazioni di servizio, anche a causa dell’invasione russa in Ucraina.

Carburante (Adobe Stock)
Carburante (Adobe Stock)

Da quando Putin ha deciso di scendere in battaglia, per molti Paesi vi è stato un effetto a catena preoccupante. I prezzi di tutto, dopo anni di crisi economica e sanitaria, sono schizzati alle stelle, provocando una inflazione record. Il prezzo della benzina è stato controllato con manovre a tempo ed ora i risultati sono sotto gli occhi di chiunque usi un veicolo. Per l’industria automobilistica il prezzo esagerato dei carburanti rischia di prolungare la drammatica situazione delle vendite in rosso. Il mercato è crollato, tra utopistiche transizioni che collodino con una realtà, almeno alle nostre latitudini, sempre più povera.

La pandemia da Covid-19 ha già messo in ginocchio milioni di persone, e la conseguenza è scontata. Sempre meno persone possono permettersi di investire su un’auto moderna che, almeno, avrebbe dei costi di consumo minori. Già risulta complesso gestire l’aumento dei prezzi di benzina, diesel e della vita in generale figuratevi poter spendere ingenti somme di danaro per un’auto di ultima gen. Purtroppo nel 2023 i prezzi dai benzinai sono tornati ad essere impressionati. Draghi, nel 2022, ha provato ad arginare il problema, usando misure restrittive con il taglio delle accise.

In molti hanno apprezzato la boccata d’ossigeno, ma i più attenti hanno compreso che si sarebbe trattato di un periodo limitato di tempo. I prezzi, infatti, sono tornati ad essere proibitivi, mandando in crisi intere filiere. Il taglio delle accise non sarebbe potuto durare per sempre, e da un mese gli automobilisti devono far fronte all’ennesima emergenza, senza che vi siano particolari novità sul fronte ucraino. La guerra non si è arrestata, anzi è destinata a prolungarsi con ulteriori attribuzioni di armamenti. Per le famiglia italiane si è materializzato un nuovo periodo da incubo, senza più vie di fuga.

In questo quadro nero gli automobilisti avrebbero bisogno di misure atte ad abbassare in modo duraturo i costi dei carburanti. Si è sottovalutato per anni un problema che adesso sembra di difficile soluzione. Con l’aumento di qualsiasi materiale e servizio, gli italiani dovranno rinunciare all’uso di un’auto. Non tutti, però, possono modificare le proprie abitudini di vita, percorrendo ogni giorno migliaia di chilometri per lavoro. Va ricordato che il precedente Governo è andato avanti con decreti legge per il taglio delle accise sui carburanti, ragionando sempre sul breve periodo.

Carburante, ecco cosa conviene agli italiani

Il castello costruito su posticipazioni è venuto a cadere. Il decreto trasparenza, che obbliga i benzinai a esporre il prezzo medio regionale dei carburanti per confrontarlo con quello che viene applicato, non ha fatto altro che creare ulteriori polemiche. In modalità servito il costo di diesel e benzina ha superato i 2 euro al litro. Nei prossimi giorni i prezzi sono destinati ad aumentare. “Il gasolio sfonda quota 1,9 euro. Come temevamo, con l’avvicinarsi della data del 5 febbraio, ossia dell’embargo europeo ai prodotti raffinati provenienti dalla Russia, i prezzi hanno preso il volo. Ecco perché la decisione del governo Meloni di rialzare le accise e quindi i prezzi di 18,3 centesimi al litro è a dir poco irresponsabile“, ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori.

Il prezzo al servito per diesel e benzina è, rispettivamente, di 2,007 euro al litro e 2,051 euro al litro, mentre al self service il costo varia tra 1,859 e 1,883 euro per la benzina e tra 1,904 e 1,926 euro per il diesel. I combustibili alternativi possono avere vantaggi come una minore emissione di gas a effetto serra, una maggiore efficienza energetica e un minor impatto sull’ambiente. Quali sono le auto a benzina meno care? Ci sono delle sorprese.

In Italia, però, la maggior parte delle automobili, dei camion, degli aerei, dei motocicli, delle navi e degli altri veicoli viaggia per mezzo della benzina o del diesel. In media, i motori diesel sono più efficienti di quelli a benzina, ma non sempre rappresentano la scelta più economica, come avrete potuto osservare. Come trasformare una vecchia auto a benzina in elettrica: ecco il trucco.

Oggi è diventato difficile anche poter scegliere le automobili in base ai prezzi del carburante, considerate le oscillazioni continue. In parte dipende anche in base alla regione, ma in linea generale non è pronosticabile un vero e proprio ribasso. Non si può prevedere se e quando il prezzo dei carburanti tornerà ad essere in linea con le condizioni economiche degli italiani.

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