Il mal d’auto può colpire adulti e bambini. Ecco tutte le possibili soluzioni per contrastare la fastidiosa problematica.
La cinetosi o malattia del movimento può rivelarsi particolarmente invalidante, specialmente se bisogna spostarsi con una certa frequenza in macchina, piuttosto che su bus, treni, aerei o qualsiasi altro mezzo di trasporto.
Nella nostra analisi scopriremo la sua natura, ciò che la provoca e quali sono i rimedi per contrastare il disturbo.
Mal d’auto, di cosa stiamo parlando
Intanto è bene chiarire di cosa si tratta. Quando si parla di mal d’auto o cinetosi, si intende un conflitto generato dall’invio di messaggi contrastanti al cervello, alle articolazioni e ai muscoli coinvolti nell’equilibrio, da parte degli organi sensoriali, ovvero orecchie e occhi. In sintesi, il segnale inviato al cervello dai due apparati è difforme e non viene riconosciuto.
Il malessere che si crea riguarda perlopiù l’apparato vestibolare, presente all’interno dell’orecchio e dedicato alla regolazione dell’equilibrio.
Vi sarà capitato di notare che leggere in macchina porta ad avere un senso di nausea. Per quale motivo? Perché se l’occhio è fisso a ciò che si sta leggendo, l’orecchio trasmette altri segnali alterando l’equilibrio.
Mal d’auto, chi ne soffre
A patire questo genere di disturbo sono soprattutto i bambini tra i 3 e i 12 anni. Per quanto riguarda gli adulti, ne sono maggiormente soggetti chi soffre di emicrania e le donne in dolce attese.
La cinetosi può colpire anche quando ci si trova sulle giostre. I sintomi sono infatti i medesimi: nausea, vomito, spossatezza, respirazione accelerata, aumento della salivazione, vertigini, pallore, sbadigli, mal di testa e sudore freddo.
Come prevenire il malessere
Se si sa di dover affrontare un lungo viaggio su qualsiasi mezzo di trasporto, meglio evitare di bere bevande gassate, succhi di frutta e latte prima della partenza. E’ consigliabile poi fare uno spuntino veloce con cibo secco, come cracker o grissini, piuttosto che frutta fresca e bere acqua a temperatura ambiente.
Tenersi eventualmente lontani dal libri, smartphone e computer durante la marcia. Mentre se è possibile, tenere i finestrini un po’ abbassati e quando si è in sosta sgranchirsi le gambe e fare qualche passo.
Altro rimedio della nonna, se si è in macchina sedersi possibilmente sul sedile anteriore del passeggero, in quanto la visuale è sgombra.
Interessante nota come chi è al volante non viene colpito dal mal d’auto in quanto la concentrazione è tutta su ciò che si sta facendo.
Se si è in movimento e si è colti dalla fastidiosa problematica, dotarsi di prodotti che contengano zenzero. Dai biscotti, alle gomme da masticare, dalle caramelle alla radice stessa.
Eventualmente un paio di gocce di fiori di Bach, ottime contro nausea e vertigini. Gli oli essenziali alla menta, piuttosto che alle mandorle o allo zenzero, da mettere su un fazzoletto e annusare, o da massaggiare su fronte e tempie. O ancora delle fette di limone da succhiare quando sopraggiunge la nausea.
L’omeopatia e i farmaci contro la cinetosi
Chi preferisce i rimedi omeopatici può indirizzarsi verso la pulsatilla, utilizzata per le emicranie, il Nux Vomica 7 CH, il Tabacum 9 CH, o il Cocculus 5 CH, quest’ultimo ritenuto l’ideale contro il mal d’auto. Prima di procedere all’acquisto è sempre bene chiedere lumi al proprio medico e informarsi sui dosaggi.
Se invece ci si vuole recare direttamente in farmacia, lì si possono trovare cerotti alla scopolamina, antistaminici o pastiglie arricchite di dimenidrinato o meclizina. Avendo degli effetti collaterali, consultarsi con il farmacista in modo da evitare di stare ancora peggio.
Per quanto concerne invece i più piccoli, prima dell’assunzione di qualsiasi farmaco, occorre fare una visita al pediatra di riferimento, per ricevere il consiglio più opportuno.
Sempre in farmacia sono in vendita i braccialetti anti-nausea, di lunga durata e lavabile. Dotati di un pulsante, se premuti agiscono su un punto del polso e prevengono la nausea.
Mal d’auto, i metodi più comuni per combatterlo
Il chewingum, è un’altra via utile. Da assumere mezz’ora prima di mettersi in macchina. Se il viaggio è molto lungo, ripetere l’uso a intervalli regolari.
Una raccomandazione che potrebbe apparire scontata ma non lo è riguarda il riposo. Il miglior rimedio contro questo genere di malessere è dormire.
Va detto che lo stile di guida di chi è al volante ha un impatto importante. Brusche frenate, o accelerate, possono incrementare il disturbo.
In ogni caso per mitigare la sensazione di nausea è bene fissare un punto fermo all’orizzonte, che sia una montagna, un grattacielo, o il mare, in modo da ripristinare l’equilibrio visivo. Non bisogna invece cadere nell’errore di guardare all’interno del veicolo, in quanto il contrasto tra il movimento esterno e la staticità peggiora la situazione.
Non va neppure dimenticato di tenere la testa ferma e ben appoggiata allo schienale.
Se, invece, ci si trova su un mezzo pubblico, sedersi sempre rivolti in direzione del senso di marcia. E se si può tenersi lontani da persone che stanno mangiando cibi dal sapore forte.
Per ridurre la sensazione di vomito, imparare a respirare profondamente e rilassarsi è un must. Se non ci si può sedere, basta poggiare una mano sul petto e l’altra sulla pancia, inspirando ed espirando in maniera lenta, focalizzandosi sull’espansione dell’addome. Ovviamente il beneficio non è duraturo, ma ci dà una tregua per qualche minuto.
Anche la respirazione a narici alternate di derivazione yoga, può tornare utile. La pratica consiste nell’inspirare con una narice ed espirare con l’altra. Così da implementare la circolazione del sangue al cervello e ridurre il senso di nausea.
Come già detto mantenere il corpo idratato è fondamentale. Ciò significa che quando stiamo affrontando un lungo viaggio dovrebbe bere, rigorosamente acqua non fredda, a piccoli sorsi e ad intervalli regolari.
Perché la gomma da masticare aiuta
Tra tutti i metodi sopra elencanti, quello più sfruttato forse perché molto economico e semplice per diminuire il senso di nausea, è l’uso della “cicca”. Masticare una gomma agevola la produzione di saliva. Questo processo serve a neutralizzare l’acidità nello stomaco. In secondo luogo la masticazione è un’azione attiva che viene eseguita in maniera volontaria e consapevole, e può diminuire anche il senso di stress e ansia causati dalla nausea.
Il movimento che si effettua, dà al cervello la sensazione, falsa ovviamente, che stiamo mangiando. Va infatti sottolineato, che la masticazione coinvolge addirittura otto parti del cervello. La maggior parte delle quasi sono impegnate nella funzione esecutiva o del pensiero logico.
Stando a quanto riportato da numerose ricerche e studi scientifici, ad esempio quello di recente portato avanti dall’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche del Giappone, chi è un assiduo masticatore di chewing-gum è molto più reattivo di chi non lo è. Va precisato che non è la gomma in sé a velocizzare i riflessi, bensì la masticazione stessa, che tra l’altro è capace di stimolare il nervo trigemino. Ossia quella sezione del cervello dedicata alla vigilanza, che va ad aumentare la frequenza cardiaca e conseguentemente l’ossigenazione e la circolazione sanguigna al cervello. Ciò porta ad avere un maggior controllo delle proprie azione e una maggiore consapevolezza. Due elementi essenziali in caso di ansia.
E’ obbligatorio considerare che, tuttavia, la gomme non funziona a prescindere. Si tratta infatti di un rimedio soggettivo, che può peggiorare ulteriormente lo stato di nausea e provocare altre controindicazioni.
Come detto masticare un chewingum significa illudere il cervello che si sta mangiando, quando invece si sta solamente muovendo la bocca a vuoto. Pur non mandando giù nulla, l’acidità gastrica è comunque stimolata, e può portarci ad avere sensazioni spiacevoli.
Anche se, come sempre, confrontarsi con il proprio dottore è consigliabile, se proprio non si soffre di patologie gastriche, mettersi in bocca ogni tanto una gomma, non dovrebbe portarci a patire alcune problematica.
Mal d’auto, se a soffrire è il nostro cane
Patire di nausea e vertigini quando ci si trova in movimento su un mezzo, non è una prerogativa umana, anche alcuni animali sono sensibili sotto questo punto di vista. In particolare i cani. Per alleviare il fastidio bastano alcuni accorgimenti pratici e alcune soluzioni naturali.
Per prima cosa se il viaggio da intraprendere è lungo, l’amico a quattro zampe va preparato a dovere facendo una passeggiata. Inoltre è bene assicurarsi che abbia assunto una quantità di acqua e cibo sufficiente, in quanto durante la marcia è meglio non dargli nulla di solido. L’idratazione, come per le persone, è invece fondamentale.
Altro aspetto da non trascurare è quello psicologico. Per evitare traumi, bisognerebbe garantire all’animale un ambiente familiare. Ciò significa mettergli a disposizione i suoi giochi, un osso o una coperta da lui normalmente usata, così da ridurre lo stato d’ansia e spaesamento.
Quanto dura lo stato di malessere
Per concludere, se sappiamo di dover viaggiare dobbiamo metterci l’animo. Il senso di disagio sarà presente dall’inizio alla fine. Solamente se si tratta di una crociera in cui il corpo ha il tempo necessario per adattarsi con il passare dei giorni si può avvertire un miglioramento.
In auto invece, bisogna avere pazienza e sopportazione. Eventualmente compiere delle pause nel corso del tragitto può essere d’aiuto. In generale, come abbiamo detto, un po’ di aria fresca ci permette di distenderci e rilassarci. Se poi non si ha fretta di giungere a destinazione, un pisolino fa sempre comodo.