Sull’iconico tracciato australiano del Mount Panorama, Valentino Rossi ha lanciato la sfida ad uno Schumacher. L’ex centauro della Yamaha ha chiuso con un magia.
Il team WRT è giunto al secondo round della stagione, dopo aver ben figurato nella 24 Ore di Dubai. Valentino Rossi ha iniziato con il piede giusto il 2023, cogliendo il terzo posto della sfida endurance araba. Ora è già tempo del secondo round e Valentino Rossi alla 12 ore di Bathurst ha subito fatto la differenza.
Il tracciato australiano è ricco di sali scendi e curve strette. Tornanti meravigliosi che si alternano a lunghi rettifili, aprendo di fatto la stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge. Le BMW M4 GT3 si sono confermate le vetture più veloci anche nelle qualifiche della tappa di Bathurst. L’equipaggio del Dottore ha concluso la seconda sessione di qualifiche al primo posto assoluto. Ora dovrà spingere al massimo in gara per togliersi la soddisfazione della prima storica vittoria della sua nuova carriera su quattro ruote.
Il podio colto a Dubai ha rappresentato una bella iniezione di fiducia. Nel suo ultimo anno in MotoGP, per la prima volta in carriera, il #46 non era stato in grado di salire sul gradino di un podio. Una forte delusione, figlia dello scarso feeling in sella alla moto di Iwata. Chiusa la sua epopea in top class, il centauro ha deciso che non era ancora arrivato il momento di appendere il casco al chiodo. Nonostante una bella famiglia e la nascita di Giulietta, Valentino Rossi sentiva ancora la necessità di dover spingere al massimo nel competitivo campionato Fanatec GT.
A bordo di una Audi R8 LMS, nella passata stagione, non è mai andato oltre la quinta piazza. Le migliori performance sono arrivate in Francia, Italia e Germania. Ha chiuso la stagione a 38 punti alla ventunesima posizione della graduatoria. Sull’auto bavarese ha subito trovato un feeling speciale. L’equipaggio composto da Mohammed Al Saud, Dries Vanthoor, Jean-Baptiste Simmenauer, Diego Menchaca, Jens Klingmann (WRT #7/BMW) ha vinto la prima tappa di Dubai. Il #46 ha gareggiato con Maxime Martin, Sean Gelael, Tim Whale e Max Hesse, lottando in alcuni frangenti anche la Porsche 911 GT3 R (991 II) #91 di Herberth Motorsport.
Valentino Rossi, che show in Australia
La BMW non si aggiudicava la sfida endurance araba dal 2011. Ora la casa teutonica vorrà ripetersi in Australia, magari con l’armata del #46. Valentino Rossi, dopo oltre un anno sui bolidi Granturismo, ha sviluppato una ottima confidenza. Già quando correva nel Motomondiale, il Dottore si è cimentato sulla Ferrari 488 GT3, nella sfida della 12 Ore del Golfo, conquistando la vittoria nella propria categoria (Pro/Am) e classificandosi terzo assoluto col team Kessel Racing. Il decimo Mondiale in MotoGP? Ecco perché il centauro di Tavullia mastica ancora amaro.
Nella seconda tappa della 24H Series, per l’occasione in livrea BMW bianco-rosso-blu-nera con Augusto Farfus e Maxime Martin, il centauro di Tavullia ha subito colto il miglior tempo. “Sono entusiasta di correre a Bathurst, sono stato tante volte in Australia con la MotoGP e ho visto che la gente è davvero appassionata di motorsport, il che è veramente stupendo. Quando ho gareggiato a Phillip Island ho vinto gare e titoli, quindi so che godrò di grande sostegno da parte dei tifosi. E’ la prima volta che gareggerò qui con un’auto e sarà molto impegnativo perché si tratta di una gara importante ad un livello molto alto. Inoltre la pista è molto particolare, l’ho studiata un po’ nelle immagini e nei disegni e l’ho trovata incredibile, quindi non vedo l’ora di percorrerla in macchina”, ha dichiarato Valentino Rossi a Motorsport.com.
Nella sessione il Dottore si è trovato a lottare con l’idolo di casa Brad Schumacher su Audi, e Kenny Habul su Mercedes. Nella parte finale della sessione è riuscito a scavalcarli. Dopo una bandiera rossa per un crash del pilota dell’Audi Marc Cini, Schumacher ha risuperato il Dottore, siglando un tempo di 2 minuti, 5 secondi e 518 millesimi. Valentino Rossi non si è scomposto e ha fermato il cronometro in 2’05.448. Valentino Rossi torna in moto: ecco dove l’hanno pizzicato.
Per un pilota che non aveva mai corso sul tracciato di Bathurst è un risultato splendido. “Speriamo di essere competitivi anche qui, anche se non so ancora esattamente cosa possiamo aspettarci perché è la mia prima volta a Bathurst, ma so che in gara ci sono molte auto e piloti veloci. In ogni caso, cercheremo di lottare per le prime posizioni. Ho un buon feeling con la BMW M4 GT3; è facile da guidare. Come sempre bisogna lavorare, ma ti dà un buon feedback“, ha dichiarato il nove volte iridato.
In gara il Dottore dovrà tenere i nervi saldi e non commettere sbavature. Il trionfo non è utopia, ma tutta la squadra dovrà essere perfetta. Dopo l’ottima prestazione a Dubai, un successo sarebbe il coronamento di un percorso iniziato tempo fa e che ha già dato i suoi primi frutti.