Ferrari lancia la sfida alla Red Bull: arriva una smargiassata clamorosa

La Scuderia Ferrari non è nuova a provocazioni, ma per ora in pista la casa modenese non ha ancora lottato alla pari con il bicampione del mondo, Max Verstappen.

Il campionato 2023 non è ancora iniziato, ma la rivalità tra Ferrari e della Red Bull Racing non si è mai spenta. La casa austriaca ha presentato la nuova wing car il 3 Febbraio 2023, seppur non svelando, realmente, le sue carte nell’attesissimo evento newyorkese. La RB19, infatti, si è palesata nelle stesse forme del modello precedente, senza discostarsi dal passato nemmeno in termini di livrea.

Charles Leclerc Max Verstappen (LaPresse)
Charles Leclerc Max Verstappen (LaPresse)

Se l’inconfondibile colorazione Red Bull Racing era quasi scontata, in molti si attendevano una presentazione ufficiale dell’auto che andrà in pista nei test in Bahrain. Telaisticamente i vertici della casa austriaca hanno svelato una RB18, dimostrando di essere molto furbi. I campioni del mondo, anche in passato, hanno preferito non sbilanciarsi troppo nel car reveal. Mancando ancora diverse settimane all’inizio della stagione, Haas e Red Bull Racing, almeno per ora, hanno voluto nascondere le principali novità delle nuove wing car. Una strategia be architettata, ma che non verrà copiata dalla Ferrari.

La squadra modenese, infatti, scenderà subito in pista per rodare l’erede della F1-75. Nella scorsa annata la Red Bull Racing ha dominato la scena vincendo 17 gare su 22. Ben 15 le ha portate a casa Max Verstappen, conquistando anche due Sprint Race. Sergio Perez, invece, ha festeggiato due successi importanti, a Monaco e Singapore, incrementando ulteriormente il vantaggio della squadra austriaca nei costruttori.

Dopo un exploit iniziale promettente, la stagione 2022 è diventata un incubo. Dopo due anni e mezzo di mancate vittorie la Rossa era subito riuscita a risalire sul primo gradino del podio, strappando una doppietta da applausi in Bahrain. Leclerc e Verstappen hanno lottato con il coltello tra i denti anche nella successiva tappa in Arabia Saudita, tuttavia il monegasco si è dovuto arrendere nelle battute finali alla velocità spaventosa della RB18 del campione olandese. In Australia, invece, dominò il #16 non perdendo mai la testa della classifica. Il primo grand chelem del ferrarista fu festeggiato come una vittoria mondiale.

L’illusione di una possibile sfida sino all’ultimo Gran Premio è durata ben poco. Una volta risolti i problemi tecnici iniziali e alleggerita la RB18, Verstappen ha spiccato il volo, conquistando trionfi in rapida successione. Sarebbe potuto essere un campionato combattuto se solo la Rossa avesse continuato a vincere, puntando su una prima guida. Nonostante il vantaggio di 46 punti, dopo tre round, non vi è stata una chiara scelta gerarchica. Tutto ciò ha reso la vita molto più complessa a Leclerc. Persino l’ex team principal Mattia Binotto confessò che il #16 avrebbe potuto vincere molti più Gran Premi. Ferrari, Sainz al servizio di Leclerc? Felipe Massa non ha dubbi.

Gli errori strategici più eclatanti avvennero a Monaco e Silverstone dove il monegasco arrivò in quarta posizione, dopo aver sfiorato la vittoria in entrambe le tappe. La Rossa cercò di rianimare Carlos Sainz, ma avrebbe piuttosto fatto meglio a puntare tutte le fiches sul venticinquenne. Per Leclerc si è trattato di un duro colpo, anche perché i rimpianti sono accresciuti ad ogni pole position. Con 9 partenze al palo Charles ha quasi segnato un record, ma di fatto nel corso dell’anno ha vinto solo un’altra tappa, tra le mura nemiche del Red Bull Ring. Ferrari, doccia fredda per Mattia Binotto: arriva un pesante divieto in F1.

Ferrari, guanto di sfida alla Red Bull

La prima vittoria in Formula 1 di Carlos Sainz, invece, non ha rianimato lo spagnolo che ha concluso alle spalle di Max Verstappen, Charles Leclerc, Sergio Perez e anche di George Russell, su di una pessima Mercedes W13. La sfida tra seconde linee è stata nettamente vinta da Sergio Perez che ha quasi rischiato di superare Leclerc. Nel 2023 la Red Bull Racing e la Scuderia modenese si sfideranno al massimo delle loro potenzialità, ma dovranno anche prestare attenzione alla rinascita della Mercedes. Nella scorsa annata Hamilton e Russell hanno vissuto una stagione da incubo a causa del porpoising. Dopo la direttiva 39 George Russell ha festeggiato il suo primo successo in F1 e vorrà continuare a vincere nel 2023. Per Hamilton, invece, sarà un anno decisivo per il suo futuro.

Nel giorno e nell’ora esatta della presentazione della nuova Red Bull Racing, la Ferrari ha deciso di accendere i motori dell’erede della F1-75. Un post social infuocato che ha avuto il sapore di sfida. Nel momento in cui Christian Horner, CEO e team principal della Red Bull Racing, parlava insieme a Max Verstappen e Sergio Perez degli obiettivi della prossima stagione, i social media manager della Scuderia hanno ben pensato di lanciare il video dell’accensione della nuova Power Unit. Cliccando in basso potrete sentire il sound del motore Superfast.

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