La Ferrari è un’eccellenza italiana, in costante crescita e che fa registrare numeri da record. Il brand del Cavallino ha un valore enorme.
Per la Ferrari si apre un 2023 che sarà davvero molto interessante da diversi punti di vista. Per gli appassionati di motori, ovviamente, c’è grande attesa per il via del mondiale di F1, previsto per il 5 di marzo in Bahrain, ormai tra meno di un mese. La preparazione della 675 va avanti, ed in questi giorni è sicuramente in corso l’assemblaggio finale della monoposto.
I tecnici del Reparto Corse hanno fatto un duro lavoro in questo inverno, concentrato, principalmente, su due aspetti: la risoluzione dei problemi di affidabilità sulla power unit, ma anche il miglioramento della gestione gomme, grande cruccio della seconda parte di stagione, aspetto in cui la Red Bull ha fatto una grande differenza.
Benedetto Vigna, l’amministratore delegato, ha lodato i grandi risultati ottenuti dal reparto automotive in quest’ultimo anno, ma ha sottolineato che, per quanto riguarda la F1, l’unico risultato che verrà considerato soddisfacente nel 2023 sarà la vittoria del titolo mondiale, a testimonianza della grande passione del CEO che vuole una Rossa al top, dimostrandosi ben più interessato alla Gestione Sportiva rispetto a John Elkann.
La concorrenza è sicuramente fortissima, ma a Maranello sembra esserci un enorme ottimismo attorno alla nuova monoposto, la quale avrà un solo compito: quello di vincere. La Ferrari, nel 2023, avrà anche un altro compito, ovvero quelllo di farsi valere alla 24 ore di Le Mans, gara nella quale tornerà a correre ufficialmente in classe regina.
Il reparto Competizioni GT, diretto da Antonello Coletta, ha realizzato la 499P, che parteciperà in classe Hypercar, e che farà il proprio esordio alla Mille Miglia di Sebring del prossimo 17 di marzo. L’attesa e l’hype sono ai massimi storici, ma occorre essere realisti, calcolando che ci saranno da affrontare degli avversari che hanno un’esperienza maggiore, come la Toyota, regina da anni di questo mondo dell’endurance.
Una cosa che potrà andare a favore del Cavallino è relativa all’esperienza accumulata in F1 sull’ibrido, cosa che ha avvantaggiato e non poco anche l’Acura-Honda che ha dominato la 24 ore di Daytona di fine gennaio in America. La casa giappo-americana ha trionfato, contando su un powertrain che ha molti elementi in comune, in termini di gestione della parte elettrica, con quello montato sulla Red Bull di F1, che ha dominato le ultime due stagioni.
Uno degli aspetti che faranno la differenza è sicuramente l’affidabilità, e Daytona questo ce lo ha subito mostrato. La Porsche ha addirittura rotto un motore sull’attesissima 963, che era stata annunciata come una macchina da guerra, e che invece si è dimostrata nettamente un passo indietro rispetto all’Acura come performance, ma anche alla Cadillac sul fronte della tenuta sulla distanza.
La 499P avrà sicuramente un compito difficile, ma almeno per il 2023 non avrà a che fare con le vetture di casa Honda, che correranno solo in America, nell’IMSA. Il Cavallino ha davanti a sé una sfida enorme, ma ha tutti gli strumenti per ben figurare, visto che la gestione di AF Corse ha già prodotto una grande quantità di trionfi in questi anni nelle classi GT. La sfida è appena partita.
Quello Ferrari è il brand più forte di tutto il mondo, e lo è stato nel 2022 per il secondo anno consecutivo. Lo ha stabilito Brand Finance, che valuta quanto è potente dal punto di vista economico un marchio, ed il valore del brand del Cavallino, attualmente, è di 9,1 miliardi di dollari, un datto impressionante.
A far eco a questo dato c’è il Brand Strenght Index (BSI, che tradotto significa indice di forza di un brand), pari a 94,1 su 100 nel caso del marchio modenese. La Ferrari si è così posizionata in testa ai 12 brand che hanno ricevuto la valutazione massima, pari ad AAA+, altro dato davvero ragguardevole.
La crescita in termini di valore del brand dal punto di vista economico è del 9% secondo il Brand Finance Global 500 20201 che è stato reso noto a Davos, in Svizzera, nell’ambito del World Economic Forum. I dati della casa modenese sono davvero incredibili, e sono stati confortati anche dall’utile netto di quasi un miliardo di dollari riguardo al 2022, con oltre 13 mila veicoli consegnati nell’anno da poco concluso.
L’amministratore delegato, vale a dire Benedetto Vigna, ha salutato con grande orgoglio questi dati, annunciando che ci sarà un premio di 13.500 euro per ogni dipendente, una grande risposta considerando il periodo difficilissimo del settore, un passo in avanti enorme in una crescita che prosegue di anno in anno.
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