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Motomondiale

MotoGP, Shakedown Sepang day 2: Crutchlow davanti alla Ducati di Pirro

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Giovanni Messi

La seconda giornata dello shakedown della MotoGP a Sepang ha visto la Yamaha di Crutchlow chiudere al top. Tanta pioggia in pista.

Va in archivio il secondo giorno di shakedown della MotoGP, che si sta tenendo in queste ore in Malesia. Cal Crutchlow sembra averci preso gusto, e dopo aver fatto segnare il miglior tempo alla domenica si è ripetuto anche oggi, girando in 2’02”073. Va detto che i tempi sono stati più alti rispetto a ieri, ma a tutto c’è una spiegazione.

MotoGP Cal Crutchlow al top in Malesia (LaPresse)

Ancora una volta infatti, la grande protagonista della giornata è stata la pioggia, che ieri era scesa soltanto nel pomeriggio lasciando ai rider la possibilità di girare con le slick al mattino, mentre in questo lunedì ha lasciato soltanto un paio di ore di tregua a coloro che erano in pista.

Le gomme da asciutto sono state montate soltanto nell’ora e mezza conclusiva, ma è chiaro che quelle non sono di certo le migliori condizioni per cercare un tempo. Il diluvio caduto sul tracciato di Kuala Lumpur ha infatti ripulito la pista da tutta la gommatura che si era creata, portando tanto sporco e sabbia, facendo diminuire il grip generale.

Il secondo tempo è della Ducati, affidata in questi giorni al collaudatore Michele Pirro, solito partecipare come wild card ai Gran Premi italiani di Mugello e Misano. Sulla Desmosedici GP23 sono apparse le prime novità tecniche, come una carenatura della pancia differente rispetto a quanto avevamo visto in passato.

Le prime idee che circolano dal paddock di Sepang sono quelle relative ad una presenza di un nuovo convogliatore d’aria, ma ricordiamo a tutti che per gli addetti ai lavori, in Malesia, c’è un problema non di poco conto. Infatti, non è possibile andare in pit-lane e scattare foto, ma tutti i giornalisti sono confinati in sala stampa dopo un accordo con la Dorna ed i team, visto che inizialmente erano stati addirittura esclusi dallo shakedown.

La situazione tornerà alla normalità con i test del prossimo fine settimana, ma per il momento ci dobbiamo accontentare solo di alcuni assaggi delle novità tecniche. La Yamaha, invece, sta girando con due differenti moto, entrambe affidate al tester Cruchtlow, che si occupa di raccolta dati e di confronto tra la vecchia M1 e quella nuova, nel tentativo di trovare il mix vincente.

Tornando alle prestazioni assolute, il terzo posto è di Augusto Fernandez, sempre nelle prime posizioni con la KTM del team GasGas. Il campione della Moto2 sta imparando, passo passo, i segreti della MotoGP, ma c’è da dire che per il momento non ha commesso errori, ed ha girato in 2’02”770, a circa sette decimi di ritardo dal battistrada.

MotoGP, tanto lavoro in casa Aprilia in quel di Sepang

Continua il mistero relativo alla figura di Dani Pedrosa, che con la sua KTM prosegue a girare con trasponder spento, senza poter dare la possibilità agli addetti di registrare ufficialmente i suoi tempi. Stando a quelle che sono alcune voci, pare che lo spagnolo, che quest’anno tornerà in gara in MotoGP al Gran Premio di Spagna, previsto a Jerez de la Frontera, in veste di wild card, abbia girato attorno ai tempi di Augusto Fernandez, ma non è da escludere che possa aver fatto ancora meglio.

Una delle moto più seguite in questi giorni è sicuramente l’Aprilia, che sta provando tantissime novità tecniche, tra cui spicca sicuramente la carena con lo scalino, che appare ancor più estremizzata rispetto allo scorso anno, e quella sorta di S-duct visto sul cupolino, ripreso dal concetto introdotti in F1 dalla Ferrari F2008, che ancora fa scuola dopo 15 anni.

La casa di Noale ha tutti gli occhi della MotoGP puntati addosso in queste ore, visto che, almeno per il momento, è quella che ha portato più sviluppi sulla nuova RS-GP. Lorenzo Savadori ha messo a referto il settimo tempo in 2’07”457, a cinque secondi e mezzo da Cal Crutchlow, ma è evidente che non ha mai forzato l’acceleratore, restando tranquillo e concentrandosi sul lavoro richiesto dalla sua squadra.

L’obiettivo di cui ha parlato il boss Massimo Rivola è quello di lottare per il mondiale, perseguito in parte già lo scorso anno, anche se poi è mancato il guizzo finale per restare in gioco sino all’ultimo. Per il momento, molto alti anche i tempi in casa Honda, con Stefan Bradl nono i 2’13”419.

Il tedesco ha piazzato questo crono quando la pista era ancora in condizioni proibitive, senza interessarsi di migliorare nel finale. Sulla RC213V sono attese tante novità nel week-end, quando sua maestà Marc Marquez salirà in sella. Molto probabilmente, avrà a disposizione diverse moto per cercare di trovare finalmente la quadra dopo mesi difficili.

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Giovanni Messi
Tags: Primo Piano

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