La Red Bull ha fatto scuola nella prima stagione delle F1 ad effetto suolo. L’Alfa Romeo si è ispirata ai concetti dell’auto di Adrian Newey.
L’Alfa Romeo Racing Stake, così chiamata per via dell’arrivo del nuovo sponsor, ha rivelato al mondo le forme della C43. Si tratterà dell’ultima F1 del team di Himwil marchiata con i loghi della casa di Arese. Nel prossimo biennio, la squadra tornerà a chiamarsi Sauber e sarà sempre spinta dalla power unit Ferrari, prima dell’arrivo dell’Audi atteso per il 2026.
La compagine elvetica schiererà al via la confermatissima coppia formata da Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, i quali avranno il difficile compito di difendere il sesto posto nel mondiale costruttori conquistato lo scorso anno. Da quando la F1 è entrata nell’era turbo-ibrida, questa squadra non aveva mai fatto meglio, chiudendo sesta anche nel 2018, ai tempi del debutto nel Circus di Charles Leclerc e del canto del cigno di Marcus Ericsson.
Al contrario di quanto si potesse pensare, l’Alfa Romeo Racing ha presentato una vettura che ha già molto fatto parlare di sé, presentando dei concetti interessanti e, per certi versi, anche innovativi. La zona che è cambiata maggiormente è quella delle pance laterali e del fondo, almeno della parte visibile dello stesso.
Non sappiamo, invece, che utilizzo è stato fatto dei canali Venturi, quelli che possono fare maggiormente la differenza da quando nel Circus è stato reintrodotto l’effetto suolo. I più attenti avranno sicuramente notato qualche somiglianza con la Red Bull RB18, quella che ha dominato la passata stagione.
La vettura di Adrian Newey ha fatto scuola, e c’era da aspettarsi che le squadre rivali, soprattutto quelle più piccole, avrebbero cercato di prendere spunto dalle soluzioni più visibili. Ovviamente, deve poi essere funzionale anche il comportamento delle parti riprese dalla concorrenza, ma sulla C43 ci sono anche delle soluzioni innovative che potrebbero davvero aprire un nuovo ciclo in questa categoria.
Il mondiale di F1 targato 2023 è sempre più alle porte, e tra un paio di settimane scatteranno i test invernali in Bahrain. Haas, Red Bull e Williams hanno presentato le loro livree, ma non hanno affatto rivelato le forme delle nuove monoposto, cosa che invece ha fatto l’Alfa Romeo Racing.
La C43 sarà l’ultima monoposto del team di Himwil griffata dai loghi della casa di Arese, e c’è da dire che la livrea rosso-nera è davvero spettacolare, ma sono alcune soluzioni tecniche che sono interessanti da prendere in esame. La vettura, infatti, non sarà proprio quella che andrà in pista in Bahrain, ma sicuramente presenta delle nette differenze con la sua progenitrice.
Prima di tutto, ha adottato i radiatori inclinati, cosa che le ha permesse di prendere una forma delle pance molto simile al concetto Red Bull come potrete vedere dalla foto qui postata. Dunque, la RB18 del geniale Adrian Newey ha davvero fatto scuola, ma c’è un altro punto molto interessante da far notare.
Tutto ciò riguarda il fondo, e la particolarità di questa soluzione è ben apprezzabile dall’alto. Questa parte, che nelle F1 ad effetto suolo è divenuta fondamentale per generare carico aerodinamico, grazie ai canali Venturi posti sul fondoscocca, è caratterizzata da un profilo a zig-zag, ricco di intagli e di profili che servono a generare vortici.
Essi sono utili per impedire ai flussi d’aria di andare a finire sotto l’auto, impedendo ai sopracitati canali Venturi di lavorare al meglio e di generare più downforce possibile. Inoltre, nella parte superiore delle pance laterali, si notano meno prese d’aria, concetto che era stato utilizzato anche dall’Aston Martin nelle prime gare dello scorso anno, poi abbandonato già a partire dalla Spagna.
L’Alfa Romeo C43 è un progetto davvero molto interessante, e quel fondo farà molto discutere. In caso di impatto laterale con altre vetture, infatti, potrebbe sicuramente causare delle forature visto l’andamento del profilo, per cui, sarà interessante capire se arriveranno reclami da parte dei rivali.
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