Il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato dei risultati della categoria regina del Motorsport. Il calcio dovrebbe seguire il trend della F1.
Aurelio De Laurentiis, nel corso della sua vita, ha dimostrato di essere uno straordinario imprenditore. E’ stato capace di imporsi nel mondo nel calcio, esattamente, come ha fatto da sempre nell’industria cinematografica. Un pioniere in grado di arrivare in punta di piedi, prelevando la società calcio Napoli in tribunale, sino a portarla ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale.
Il segreto del Presidente del club partenopeo è stato quello di circondarsi di elementi validissimi. Sin dai suoi primi anni, lottando in serie C e poi in B, De Laurentiis ha messo su una organizzazione perfetta. Tecnici, dirigenti, direttori sportivi, ogni elemento della squadra ha fatto la differenza. Il calcio, negli ultimi 20 anni, è molto cambiato, ma con una società sana e gli elementi giusti, il Napoli potrà continuare a salire come un’azione in borsa. In campo la squadra domina e presenta un vantaggio in Serie A di 13 punti sull’Inter, seconda in classifica.
La capolista del calcio italiano affronterà in Champions League l’Eintracht di Francoforte per accedere ai quarti di finale. Sarebbe la prima volta per la squadra campana, ma i tifosi sognano addirittura di vincere la Champions League. Proprio ad un noto giornale tedesco, Aurelio ha rilasciato una lunga intervista in cui ha toccato diversi temi importante, citando anche la F1.
De Laurentiis, attento analizzatore della F1
Il romano ha fatto presente che nulla accade per caso. Nei suoi club ha avuto giocatori di altissimo livello come Lavezzi, Cavani, Jorginho, Higuain, Hamsik e ora può fare affidamento su Osimhen e Kvaratskhelia. I successi in campo nascono sempre da una lunga programmazione, proprio come i suoi 400 film in cui ha avuto modo di lavorare con i migliori attori e registi del cinema italiano e mondiale.
Il Presidente del Napoli alla BILD si è soffermato anche sull’analisi del calcio attuale, in crisi sotto molti aspetti, in contrapposizione con una F1 che, invece, viaggia ad una velocità impressionante. Aurelio De Laurentiis si è soffermato sul possibile cambiamento del mondo del pallone: “Il problema è che i responsabili delle decisioni nel calcio provengono dalla vecchia generazione e non pensano ai giovani. Non vogliono più essere tenuti davanti alla televisione per due ore. Sono abituati alla velocità, sullo smartphone o tablet. Abbiamo bisogno di un nuovo ritmo nel gioco e nell’interazione. Sono favorevole all’abolizione dell’intervallo, a due minuti di pausa ogni dieci minuti per consentire agli allenatori di intervenire”.
Idee rivoluzionarie che andrebbero a creare più pathos durante le partite. Del resto, anche altri sport hanno cambiato registrato, puntando su nuovi format. La F1, nel nuovo corso targato Liberty Media, ha scelto di introdurre le Sprint Race e, lo stesso, accadrà anche in MotoGP. Ferrari, Horner provoca Vasseur: che frecciata al team principal. Date una occhiata anche a: Alfa Romeo F1: guardate che spettacolo la nuova C43.
“Ci devono essere molti più cambi di giocatore possibili. Un cartellino giallo è una penalità di dieci minuti e un cartellino rosso è una penalità di trenta minuti. Sto pensando a piccole telecamere sulla tua testa, nelle tue scarpe o sulle tue ginocchia. Il calcio ha 50 anni e come molti altri sport, dobbiamo cambiare il gioco. La F1, ad esempio, ha fatto molto bene negli ultimi anni e ha offerto agli spettatori spunti completamente nuovi”, ha spiegato De Laurentiis.