E’ arrivata una clamorosa svolta nella vicenda Red Bull Ford. La Scuderia Ferrari del Presidente John Elkann ha preso una posizione forte contro i campioni di F1.
La Red Bull Racing non avrebbe avuto bisogno di ulteriori agevolazioni per confermarsi al top. La squadra austriaca, nelle ultime stagioni, è stata la protagonista in Formula 1. Max Verstappen si è laureato campione del mondo per due anni di fila, facendo impazzire gli avversari. Lewis Hamilton è stato beffato nel 2021 al fotofinish, mentre nella scorsa annata Charles Leclerc non ha potuto nulla nel duello diretto.
Lo strapotere tecnico della RB18 è risultato ineguagliabile dalla concorrenza. Il fenomenale olandese ha vinto 15 Gran Premi su 22, oltre a 2 Sprint Race. Nessuno si era spinto così in alto in una singola annata nel circus. Nemmeno straordinari interpreti su vetture spaziali, come Ayrton Senna sulla McLaren, Michael Schumacher sulla Ferrari, Sebastian Vettel sulla Red Bull Racing o Lewis Hamilton in Mercedes. Tutti i campioni sopracitati hanno avuto in dote monoposto all’altezza della loro fama, ma Verstappen ha alzato l’asticella, complici anche calendari più lunghi.
Nelle ultime annate la squadra con sede a Milton Keynes ha avuto il beneficio di sfruttare al massimo il know-how dei tecnici giapponesi. L’addio della Honda si è rivelato quanto mai fittizio, dato che i loghi della casa nipponica sono rispuntati anche sulla livrea nella festa di Suzuka. Il congelamento dei motori si è rivelata essere una mossa vincente. L’auto della prossima annata sarà marchiata ancora dalla Honda, mentre nel 2026 arriverà la Ford.
Ferrari la spunta sulla Red Bull
La Honda si è iscritta come motorista e dovrà trovare una nuova casa, mentre la Ford avrà l’occasione di fare la differenza con le nuove Power Unit con motore elettrico da 350kW e un nuovo motore a combustione più ecologico, in grado di funzionare con carburanti sostenibili. Per la squadra austriaca, già in azione sul fronte Red Bull Powertrains, si sarebbe aperto così un nuovo scenario, ricevendo, in teoria, lo status di nuovo arrivato. F1, c’è la prima copia della Red Bull? Ecco perché il concetto è vincente.
Tutto ciò avrebbe garantite risorse e tempo in più in ottica 2026. Secondo quanto è emerso sulla Gazzetta dello Sport, la Scuderia Ferrari avrebbe battuto i pugni. Il Presidente della Ferrari John Elkann e il CEO Benedetto Vigna si sarebbero opposti allo status di nuovo arrivato che sarebbe stato concesso alla Red Bull Powertrains, grazie alla partnership con Ford. La FIA, conseguentemente, avrebbe deciso di non concedere tale status all’ingresso della Red Bull Ford. Ecco, intanto, la nuova RB19.
La Red Bull Powertrains avrebbe già troppa conoscenza dei motori, nonostante sia un nuovo reparto all’interno del team. Secondo quanto emerso sulla Rosea, l’ex tecnico della Mercedes Ben Hodgkinson, passato al reparto motori di Milton Keynes, sarebbe coadiuvato da una serie di tecnici di primissimo piano. Già nel 2022 il reparto ha dimostrato di essere davanti a Ferrari, Mercedes e Renault in termini di esperienza, affidabilità e performance delle Power Unit.
Quanto meno Ferrari avrebbe vinto una battaglia politica, mettendo sotto pressione la FIA. Nessuno status speciale arriverà per la Red Bull Powertrains nel 2026. Secondo quanto è emerso, la Ferrari si sarebbe rifiutata di apporre la sua firma al nuovo regolamento sui motori, in caso di ulteriori aiuti alla Red Bull Racing. Secondo il quotidiano italiano, questo ha contribuito al cambio di rotta della FIA. Un successo per John Elkann e una brutta sorpresa per Christian Horner e i vertici della RB. L’unico vero nuovo costruttore sarà Audi che entrerà nel circus in collaborazione con Sauber dalla stagione 2026.