La Honda deve rincorrere per tornare al top della MotoGP, e con Marc Marquez c’è un gran lavoro a Sepang. Ecco cosa stanno facendo.
Grandi novità tecniche viste già nella prima giornata di test della MotoGP in quel di Sepang, dove le squadre ed i piloti sono tornati in pista. Ad inizio settimana avevamo parlato dello shakedown riservato ai collaudatori, dove già qualcosa di diverso si era visto sui mezzi tecnici rispetto alle presentazioni, ma è ora che sta emergendo il lavoro delle case.
Nonostante le novità tecniche di cui vi parleremo in questi giorni, per il momento la situazione di classifica non cambia rispetto al passato. Nelle prime nove posizioni, infatti, si sono piazzate ben nove moto italiane, con al comando la Ducati di Marco Bezzecchi, seguita dall’Aprilia di Maverick Vinales.
In sostanza, sono mancate soltanto le Aprilia del team RNF affidate a Miguel Oliveira e Raul Fernandez e la Ducati di Luca Marini, accreditato del tredicesimo tempo. La prima MotoGP “straniera”, rispetto ai nostri colori, è la Yamaha di Franco Morbidelli, il quale si è piazzato al decimo posto, rimediando un distacco di sette decimi dal battistrada.
Il “Bez” ha girato in 1’58”470, e c’è da dire che si tratta già di un gran tempo, visto che è a pochi decimi dal record della pista, piantanto lo scorso anno dalla Ducati Pramac di Jorge Martin. Se vi state chiedendo dove siano Fabio Quartararo e Marc Marquez, sappiate che aprono la seconda pagina della classifica, con l’undicesimo ed il dodicesimo tempo. Ovviamente, immaginiamo che non abbiano cercato il tempo, considerando che su Yamaha ed Honda c’è un intenso lavoro di sviluppo da svolgere.
La squadra diretta da Alberto Puig, in particolar modo, ha portato ben quattro modo a disposizione del nativo di Cervera, nel tentativo di ritrovare il bandolo della matassa. La RC213V dovrà, per forza di cose, fare un netto passo in avanti, ed ora vi andremo a descrivere dove sta cambiando.
Tanto lavoro da fare in casa Honda, che si è messa del tutto al servizio di Marc Marquez durante i test di Sepang della MotoGP. Per il nativo di Cervera ci sono ben quattro moto a disposizione, ed ecco come potrete distinguerle se vi capiterà di vedere le foto sui social o qualche video dello spagnolo in pista.
Quella in livrea Repsol, ovvero la colorazione ufficiale da gara, è la RC213V in versione 2022, utilizzata nella stagione scorsa. Le altre tre, invece, con la carena in color nero carbonio, sono le tre diverse specifiche del 2023, sulle quali si lavora per cercare il set-up perfetto e la giusta configurazione con cui si andrà poi in pista nella prima tappa di Portimao, dove si correrà il Gran Premio del Portogallo il prossimo 26 di marzo.
Le novità sono visibili anche ad occhio nudo parlando delle versioni nere, partendo sin dal cupolino che è molto più ristretto, ma anche la carena è ben differente, soprattutto per quello che riguarda la terza moto nera presente in pista. Infatti, è stata provata la soluzione in cui l’Aprilia ha fatto scuola, quella con il gradino sulla parte inferiore.
Sono state provate anche le ali su due delle tre moto in pista, ma è chiaro che il suddetto gradino rappresenti la più grande novità vista sino a questo momento. Questa introduzione è utile per spingere e far defluire meglio i flussi verso la parte bassa, creando una sorta di effetto suolo. Per intenderci, potrebbe avere un comportamento simile a quello dei canali Venturi visti sulle F1 a partire dallo scorso anno.
L’evoluzione, dunque, non si ferma di certo nel mondo della MotoGP, ma è chiaro che alla Honda non basterà copiare la concorrenza per pensare di tornare al top. Il lavoro è appena cominciato, con Marquez e Joan Mir che si augurano che tutto questo possa fare una bella differenza in chiave futura.
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