Timo Glock è stato un ottimo pilota che però è entrato nella storia per una vicenda davvero singolare e assurda che nessuno ha dimenticato.
Ci sono dei piloti che diventano i cosiddetti “anti eroi”, ovvero figure che non dovrebbe poter entrare nella storia se non per essere stati degli onesti mestieranti, ma in realtà nel corso della propria carriera riescono a crearsi un nome eterno per eventi spesso poco edificanti, come nel caso di Timo Glock.
Non esiste al mondo un tifoso ferrarista che al solo sentire nominare il suo nome non sia drizzato dalla sedia inferocito e pronto a lanciare qualsiasi cosa il più lontano possibile per sbollentare la rabbia.
Per chi non lo sapesse, ovvero per i più giovanissimi tifosi della Rossa, Timo Glock fu protagonista nel 2008 in quello che per tantissimi anni è stato definito come “lo scippo ai danni di Felipe Massa”.
Dobbiamo infatti tornare all’ultima gara di quell’anno e il luogo incriminato fu Interlagos, con il Brasile che sognava la grande impresa del suo piccolo pilota in Ferrari, ma con la McLaren di Lewis Hamilton in netto vantaggio.
Ancora una volta l’ultima gara sembrava però diventare stregata per il giovane britannico, con Felipe che stava volanda comodamente in testa alla classifica e con Lewis che con il quarto posto in pista doveva essere bravo a non perdere posizioni.
L’acqua nel finale di gara scombinò però completamente i piani, con l’inglese che decise di effettuare il cambio gomme, ma questa decisione lo portò logicamente a rallentare anche perché la pioggia non era così intensa.
Glock lo superò per il fatto che non cambiò le gomme, mentre il giovane Vettel riuscì a superarlo in pista con un sorpasso entrato nella leggenda proprio con gli pneumatici da asciutto e così facendo si prese il quinto posto che relegava Hamilton in sesta piazza.
In questo modo Massa era campione del mondo e quando il brasiliano tagliò il traguardo le posizioni non erano cambiate, con il muretto Ferrari che esplose di gioia, ma ecco che entrò in scena Glock.
Glock dà la vittoria a Hamilton: errore o strategia?
La Toyota di Timo Glock iniziò a perdere sensibilmente velocità e questo diede modo a Hamilton di superarlo e ottenere così il quinto posto che fu di vitale importanza per il ragazzo della McLaren che vinse così per un solo punto il suo primo titolo Mondiale.
A quel punto montò però un’infinita polemica nei confronti del pilota tedesco che per tanti anni divenne il bersaglio preferito dai tifosi della Ferrari.
In molti infatti era convinti che aveva orchestrato il tutto solamente per far perdere il Cavallino Rampante, con la motivazione che era prevalentemente dovuta al fatto che lui era tedesco e il motore della McLaren era Mercedes.
In realtà ci sono dei dati oggettivi che non possono essere smentiti e che soprattutto dimostrano come tante volte a pensare male si faccia peccato…e si sbagli anche.
Nell’ultimo giro ormai la pista si era fatta decisamente più bagnata rispetto a prima e infatti non vi era più la possibilità di avere grip sul terreno, con i tempi anche di Sebastian Vettel e Jarno Trulli, quest’ultimo addirittura anch’egli su Toyota, che precipitarono.
Si può dire forse che Glock non fece nulla per poter evitare il sorpasso di Lewis Hamilton, su questo non ci sono dubbi e una maggiore ferocia e cattiveria probabilmente gli avrebbe evitato certe critiche, ma non si può parlare di piano premeditato e voluto.