La Ferrari ha sempre prodotto vetture meravigliose, salvo poche eccezioni. Negli anni ’80 lanciò un modello che è ricordato per uno stile agghiacciante.
Tutti i marchi del mondo hanno qualche scheletro nell’armadio, anche il brand automobilistico numero 1 al mondo. Possedere una Ferrari è il sogno di tutti gli appassionati di supercar. Le gesta dei campioni della velocità nel circus della F1 hanno reso leggendari i prodotti nati dall’estro di Enzo Ferrari. La maggior parte dei veicoli realizzati a Maranello hanno fatto la storia, tranne uno.
Dopo l’insuccesso della Dino 308 GT4, nel 1980 fu lanciata la Mondial 8. Il nome era un omaggio al trionfo dell’anno precedente della Scuderia nella categoria regina del Motorsport, riprendendo anche la leggendaria 500 Mondial, prodotta dalla Ferrari dal 1953 al 1955 in 31 esemplari. Enzo Ferrari si affidò a Pininfarina, realizzando la 2+2 più discutibile della storia del marchio. Il design non era aggressivo come ci si poteva attendere da una Ferrari di tale segmento, con delle grosse griglie laterali. Ferrari Purosangue stravolta: il SUV di Maranello cambia pelle.
Se nella Testarossa la soluzione trovò un senso, sulla Mondial non riscosse molto clamore. Il passo allungato non esaltava la sportività tipica dei gioielli di Maranello. L’auto presentava un telaio tubolare, motore trasversale, sospensioni indipendenti, cambio con cinque marce, e un innovativo telaio a retrotreno removibile per facilitare le operazioni di meccanica. Molte idee erano interessanti, ma il risultato finale sul piano estetico lasciò a desiderare.
Gli interni erano eleganti, ma presentavano degli inserti in plastica che stonavano. I nuovi pulsanti elettrici a rimpiazzo delle levette meccaniche a tirante completavano una plancia non indimenticabile. Almeno la Mondial 8 era equipaggiata da un motore V8 di 2926 cm³ da 214 CV, derivato da quello della Ferrari 308 GTB abbinato ad un’alimentazione ad iniezione Bosch K-Jetronic. L’auto raggiungeva la velocità massima di 220 km/h. La Mondial fu esportata in tutto il mondo, tuttavia per le norme anti inquinamento, le versioni vendute in Svizzera e Stati Uniti avevano una più bassa compressione e un catalizzatore che ne abbassava la potenza.
Della Mondial 8 furono costruite solo 703 unità, falcidiata da continui guasti all’impianto elettrico. In seguito la casa modenese decise di adottare un propulsore 4 valvole a cilindro derivato dalle vetture di Formula 1 nelle successive versioni. La fabbricazione della Mondial 8 era artigianale e ricca di problemi. Nel 1982 la variante Quattrovalvole presentava 240 CV con performance di alto profilo. La velocità massima è di 240 km/h. La carrozzeria, però, era la medesima del modello precedente. Cambiarono gli interni, impreziositi da una nuova plancia centrale e un nuovo tunnel con un impianto perfezionato.
Il fiasco della Ferrari
La versione Quattrovalvole della Mondial attirò di più l’attenzione, grazie alle prestazioni migliorate, ma l’unica versione che ebbe un certo impatto sul mercato fu la Mondial Quattrovalvole Cabriolet del 1983. Finalmente nel 1985 arrivò un grande restyling per entrami i modelli. La carrozzeria fu alleggerita, la griglia fu elaborata in alluminio e il paraurti fu ridisegnato. I rivestimenti delle portiere e i telaietti interni vennero snelliti. Nelle ultime versioni fine serie del 1988 la Ferrari lanciò, per la prima volta, un innovativo sistema ABS. Inoltre erano presenti come optional il tettuccio elettrico e cerchi da 16 pollici in magnesio.
Il nuovo modello 3.2 di cilindrata aveva una potenza di 270 CV, raggiungendo la velocità massima di 250 km/h. Furono realizzati 987 esemplari di Mondial 3.2 in versione coupé, mentre furono prodotti 810 esemplari in versione Cabriolet. Al Salone dell’automobile di Ginevra, a marzo del 1989, fu lanciata anche la Mondial T. Questo modello si differenziava per il motore in posizione longitudinale e l’innovativo cambio trasversale, da qui il nome T, elaborati per la Ferrari 348. Nelle sue tante declinazioni la Mondial non fu mai apprezzata dai puristi del marchio del Cavallino. La Ferrari F40 si rifà il look? Il web va in tilt per lei (VIDEO).
Per una cifra compresa tra i 45.000 euro e 65.000 vi porterete a casa una delle auto più discusse della storia della Ferrari. Sulle stesse cifre troverete anche la contesta Dino GT4, la 348 TB e la Dino GT4. Ferrari si, ma considerate “per poveri”.