Ad Hyderabad, nella quarta tappa del campionato di Formula E, il mattatore è stato Vergne della DS. Sul podio la coppia della Envision.
I piloti della Formula E hanno affrontato l’inedito circuito cittadino indiano, ricavato nei pressi del fiume Hussain Sagar. Dalla pole position Mitch Evans è partito alla grande davanti al bicampione Vergne. Allo start lo spunto della Jaguar del neozelandese si è dimostrato migliore di quello della DS di Vergne.
Dopo aver chiuso la porta in curva 1, sin da subito, il team Jaguar ha chiesto al leader di risparmiare energia. Il primo passaggio è risultato pulito, senza incidenti, nonostante lo sporco. Il tracciato di Hyderabad si è confermato molto tecnico, in grado di mettere alla prova anche i piloti più navigati. Alle spalle di Evans e Vergne ha conservato la terza piazza Buemi. Nei primi giri Mortara, driver della Maserati, ha combinato un disastro. La Tipo Folgore dello svizzero ha terminato la sua corsa contro un avversario, perdendo l’ala anteriore. Si è poi fermato del tutto, ritirando la vettura.
Il campione del mondo in carica Vandoorne, sull’altra DS, è scattato nelle retrovie e sta vivendo una stagione deludente. Il ritiro della Mercedes è stato un duro colpo per il belga. Il leader del campionato, Pascal Wehrlein, è rimasto imbottigliato in quindicesima posizione ma non si è arreso. Anche Dennis, secondo in graduatoria, ha provato la rimonta. L’attack mode preso da Evans gli ha fatto perdere 3 posizioni. Buemi ha sorpreso Vergne, issandosi al primo posto della classifica. La leadership dell’ex pilota di F1 è durata poco, subendo il sorpasso del bicampione del team DS. Quando è toccato a Vergne alzare il piede per cogliere la potenza supplementare in una curva molto lenta, Buemi è tornato al primo posto.
Lo svizzero ha cercato di dettare un ritmo indiavolato. Sam Bird al giro 13 ha centrato in pieno il suo compagno di squadra in curva 3. L’inglese ha perso, completamente, il punto di staccata. Si è infilato all’interno di Fenestraz, ma ha bloccato l’anteriore ed è finito lunghissimo contro Evans. In tutto questo è rimasto coinvolto anche Günther su Maserati. Un autentico disastro per il Tridente. In avanti Vergne si è preso la prima posizione e, nel caos, si sono infilati anche Cassedy e Dennis. Quest’ultimo ha avuto una chance inaspettata.
Formula E, bagarre clamorosa in India
Dennis del team Andretti, motorizzata Porsche, ha sfruttato male però l’attack mode, finendo alle spalle di Buemi. Quest’ultimo si è difeso in modo magistrale. L’efficienza della batteria Porsche è emersa con prepotenza come nei precedenti e-Prix. Vergne, intanto, è riuscito a prendersi un po’ di distacco su Cassedy. Buemi ha fatto da tappo, ricompattando il gruppo. Il leader della classifica piloti, Pascal Wehrlein, è riuscito a rimontare, esattamente come Vandoorne. Il belga è risalito in ottava posizione, davanti al driver tedesco della Porsche.
La McLaren di Hughes ha sbattuto in curva 4, costringendo il direttore di gara a far uscire la Safety Car. L’inglese ha avuto un problema allo sterzo, non riuscendo a controsterzare. Le monoposto di Formula E non hanno servosterzo. Tutti in fila dietro la Porsche Taycan. Anche la vettura di sicurezza è, naturalmente, full electric. I distacchi si sono azzerati. Chi ha risparmiato energia ha avuto un discreto vantaggio per il rush finale. E’ stata stabilita la regola che comporta l’aggiunta di giri in caso di interruzioni per compensare le pause. La pista è stata pulita dai detriti.
Alla ripartenza Rast è finito in contatto, in curva 3, con Dennis. Quest’ultimo è stato costretto al ritiro. Il pilota della McLaren ha subito dei danni all’anteriore, ma l’azione è stata avventata. Rast ha fatto un grande regalo a Pascal Wehrlein che, grazie ai ritiri dei piloti davanti a lui, è risalito in settima posizione. Cassedy ha cercato di prendersi la leadership, ma Vergne si è difeso bene nei giri successivi all’uscita della SC. Alle spalle del francese, Cassedy, Buemi, Rowland, Da Costa, Vandoorne, Wehrlein, Di Grassi, Sette Camara e Nato hanno lottato in top 10. Rowland ha tentato un sorpasso disperato su Buemi, commettendo un grave errore. Ala anteriore danneggiata, volante storto e Rowland ha perso anche la quarta piazza.
Vergne, intanto, ha saltato i track limit e ha ricevuto un warning. L’ex compagno di squadra Da Costa è riuscito a prendersi la quarta piazza. Nella sfida per la prima posizione Vergne ha chiuso tutto, inseguito dai piloti del team Envision. Cassedy ha atteso l’ultimo giro (aggiunto per la SC) per sfoderare l’ultimo attacco. Per lui sarebbe potuta essere la prima vittoria in Formula E. Il bicampione della DS, però, si è difeso in modo spettacolare, arrivando quasi allo 0% del livello di batteria sul traguardo.
Vergne ha meritato il successo, precedendo le Envision di Cassedy e Buemi. Nonostante tutto per Wehrlein (quinto alla fine) è stato un round positivo, avendo allungato in classifica sul diretto avversario Dennis. Per Maserati continua l’incubo dopo i problemi in Messico e nei round in Arabia Saudita. Per il francese della DS un trionfo anche molto atteso, dato che l’ultima P1 era arrivata a Roma nella season 7. “Sono molto felice e ho lottato duramente negli ultimi giri. E’ stata una buona gara e non ho fatto alcun errore. E’ una iniezione di fiducia per il team. Il tracciato è risultato divertente”, ha dichiarato con entusiasmo Vergne.