Carmelo Ezpeleta, amministratore delegato di Dorna e capo del Motomondiale, ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti su Valentino Rossi.
A 76 anni Carmelo Ezpeleta non ha nessuna intenzione di farsi da parte, anzi ha rilanciato la MotoGP con idee molto innovative. Il prossimo mondiale inizierà a Portimao nell’ultimo weekend di marzo. I fan sono in trepidante attesa per vedere all’opera i centauri della top class in sella alle nuove moto.
Nel 2023 faranno il debutto le gare sprint che avranno la metà della lunghezza dei Gran Premi domenicali. Ducati, Yamaha, Aprilia, KTM e Honda si sfideranno come mai prima, tutti all’inseguimento del campione del mondo Pecco Bagnaia. Non tutti hanno accolto con entusiasmo, però, le novità introdotte in MotoGP. Molti appassionati sono conservatori, ma all’epoca anche il passaggio dalla 500cc alla MotoGP fu visto con un grosso punto di domanda. I fatti hanno dato ragione al boss della Dorna.
Ezpeleta ha ammesso che se le idee non dovessero funzionare, come nelle aspettative, non avrebbero troppi problemi a fare dei passi indietro. Il Motorsport, del resto, è sempre stato visto come un laboratorio di idee estreme, ma il rischio è che i puristi si disaffezionino un po’ da un prodotto che sta prendendo un piega molto diversa rispetto agli anni d’oro della categoria. Pedrosa, l’ammissione sconvolgente: ecco come stanno le cose in MotoGP.
“Dobbiamo innovare e pensare a quali cose possono essere migliorate in modo che le persone si affezionino al nostro campionato. Dobbiamo trovare un modo e ci preoccupa l’attenzione del pubblico che c’era in alcuni posti, ma ora la partecipazione sta aumentando molto. Non so se è solo per le gare sprint”, ha affermato Carmelo in una lunga intervista ad AS. Segnali positivi che sono arrivati, principalmente, dal Portogallo e dagli Stati Uniti.
MotoGP, il pensiero di Ezpeleta su Valentino Rossi
La classe regina si è evoluta rispetto alle battaglie storiche tra Casey Stoner e Valentino Rossi, ma anche con gli altri big spagnoli. Le variabili e i rischi di farsi male sono cresciuti a dismisura con un calendario di 21 GP + 21 SR. Il rischio di cadere in questo sport c’è sempre stato, ma aumentando a dismisura gli appuntamenti è scontato che i piloti subiranno un forte stress. Con un Marc Marquez part-time, il ritiro del Dottore al termine del 2021 ha avuto un impatto ancora più devastante. MotoGP, Test Sepang day 1: Bezzecchi al top, dominio Ducati ed Aprilia.
“Veniamo da un tempo in cui a dominare era Valentino, che era un pilota straordinario e una personalità magnifica – ha annunciato il capo della Dorna – se rivedi la storia della Coppa del Mondo, quando ho iniziato si diceva che gli americani sarebbero finiti e che non sarebbe rimasto niente, ma è apparso un certo Mick Doohan. Poi si diceva che quando Doohan si fosse ritirato non ci sarebbe stato niente da fare, e ci sono stati due anni in cui hanno vinto Crivillé e Roberts Jr., che non erano super media, ma poi è apparso Rossi, che ha corso contro ragazzi come Pedrosa, Stoner e Lorenzo, che stranamente si sono ritirati prima di Valentino, essendo più giovani di lui. E poi è arrivato Marc, che è un grande eroe, ma ultimamente si è infortunato e siamo in un vicolo cieco”.
Per Ezpeleta gli infortuni subiti da Marquez sono stati uno dei motivi del calo di audience. Se il catalano della Honda dovesse stare bene e avere una moto di un certo livello, i fan andranno in visibilio. La sfida tra i tanti ducatisti appassiona, ma qualora dovessero inserirsi l’eroe francese, Fabio Quartararo, e il centauro di Cervera la battaglia sarà totale. Il capo della Dorna ha confessato che forse solo Valentino Rossi, in alcuni frangenti, è stato all’altezza del Cabroncito. La preoccupazione sull’ennesimo caso di visione doppia c’è, in caso di forti tonfi, ma dopo la quarta operazione all’omero destro, il centauro della Honda sembra tornato in splendida forma.