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Formula 1

Red Bull diffida una cantina sarda: la storia è davvero assurda

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Giovanni Messi

La Red Bull si contraddistingue per il logo con i due tori rossi ed uno sfondo giallo. Ora si apre un contenzioso contro un marchio sardo.

In casa Red Bull si pensa alla prima stagione che inizierà dopo la morte di Dietrich Mateschitz, scomparso lo scorso ottobre a seguito di una lunga malattia. Il fondatore e big boss della bibita energetica più famosa del mondo ha designato i suoi successori, e prima di morire aveva anche dato il via al progetto per la costruzione di una nuova galleria del vento in quel di Milton Keynes.

Red Bull RB18 con Verstappen ad Abu Dhabi (LaPresse)

Insomma, pare che dopo di lui non ci saranno problemi nel gestire questa enorme azienda, che ha fatto dello sport il suo motivo di successo. I tanti atleti e le squadre sponsorizzazione, infatti, hanno permesso a tutto il globo di conoscere questo prodotto, che ora fa davvero registrare numeri da record in termini di vendite.

Per quanto riguarda il settore motorsport, la Red Bull potrebbe benissimo aprire un nuovo ciclo di successi, dal momento che la vettura dello scorso anno ha davvero fatto una differenza enorme sulla concorrenza. Max Verstappen ha potuto contare su un vero e proprio siluro, da lui guidato con maestria e senza mai sbagliare.

Il titolo mondiale, il secondo consecutivo, è arrivato con ben un mese e mezzo di anticipo rispetto al termine del campionato, a testimonianza di una superiorità davvero imbarazzante sui rivali. L’attesa, ora, è tutta per vedere la nuova RB19 all’opera, dopo la presentazione fasulla di New York.

Il team di Milton Keynes ha infatti messo in mostra una vettura dotata della “nuova” livrea, ma che in realtà non era altro che la monoposto dello scorso anno. La cosa non è stata gradita dai fan, ma ormai non è più una novità visto che anche la Haas o la Williams hanno adottato la medesima tecnica.

Questa deriva, ormai, sembra essere definitiva, e difficilmente si tornerà indietro. L’unica che, di sicuro, presenterà la nuova vettura è la Ferrari, che subito dopo scenderà in pista a Fiorano Modenese per un filming day con i due piloti. Tanta è la curiosità di vedere le forme definitive delle monoposto, che tra poche ore vedranno finalmente la luce, dopo mesi di attesa.

In questi giorni, la RB19 dovrebbe girare a Silverstone in un segretissimo shakedown, per poi rivelare le proprie forme al mondo soltanto il 23 febbraio in Bahrain, giorno in cui prenderanno il via i test invernali. Nel frattempo, sta nascendo una questione curiosa che lega il marchio austriaco, più che la squadra di F1, ad una piccola azienda sarda, per un motivo davvero incredibile.

Red Bull, ecco cosa sta accadendo con l’azienda sarda

La Red Bull è un gigante nel mondo delle bibite energetiche, che ha ormai coinvolgimenti in tantissime discipline e che ha acquisito un successo planetario davvero clamoroso. Nelle ultime ore, è apparsa una notizia davvero clamorosa riportata dai vari organi di stampa, visto che il colosso austriaco ha diffidato con una lettera ufficiale una cantina di Mamoiada, in provincia di Nuoro, in Sardegna.

Il motivo? La piccola realtà, che si chiama “Muggittu Boeli“, avrebbe un logo troppo simile a quello fondato da Dietrich Mateschitz, vista la presenza dei due tori, che comunque sono disposti in modo ben diverso rispetto a quelli dell’energy drink più famoso del mondo. Infatti, gli animali hanno sopra le loro teste la rappresentazione della stele di Boele, una stele megalitica che fu ritrovata in Sardegna e che risale al 3500 a.C.

Insomma l’azienda sarda ha nel proprio logo un vero e proprio reperto storico, ed è davvero assurdo che un gigante come la Red Bull si sia scagliata contro una realtà del genere. L’avvocato della Muggittu, Mauro Intagliata, ha parlato alla stampa, augurandosi che si possa trovare una sorta di accordo tra le parti ed evitare problemi seri, che contro un gigante di questo livello potrebbero sempre verificarsi. C’è da dire che non era preventivabile un fatto simile, e nelle prossime settimane vi terremo aggiornati su quello che potrebbe accadere.

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Giovanni Messi

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