Bugatti Chiron Profilée, asta record: mai vista una cifra simile

La Sotheby’s ha piazzato una Bugatti Chiron Profilée ad un prezzo pazzesco. Ma le sue caratteristiche lo sono ancora di più.

Ha raggiunto la cifra da capogiro di 10,8 milioni di dollari la Bugatti Chiron Profilée venduta dalla celebre casa d’aste Sotheby’s. Si tratta davvero di qualcosa di storico, in quanto mai prima d’ora una vettura contemporanea aveva ricevuto un’offerta del genere.

La ragione di tale risultato è la sua rarità, ma soprattutto, rappresenta l’ultimo esemplare a motore termico prima della conversione definitiva all’elettrico. Progetto che vedrà la luce grazie alla collaborazione con l’azienda automobilistica croata Rimac, specializzata proprio nella produzione di veicoli ad alte prestazioni al 100% verdi.

 Bugatti (Foto Ansa)
Logo Bugatti (Foto Ansa)

Termina così un ciclo che si è distinto per gioielli da far perdere la testa come la Veyron, primo pezzo pregiato, dotato di ben 1000 cv e capace di raggiungere una velocità massima di 400 km/h.

Bugatti da brividi, perché tanto successo

Messa all’incanto nel contesto del salone Retromobile di Parigi la Bugatti Chiron Profilée ha generato talmente entusiasmo da essere battuta a 9.792.500 di euro, quando le stime della vigilia ipotizzavano invece una forbice compresa tra i 4,6 e i 6 milioni di dollari.

Ma cosa la rende così speciale da meritare una simile attenzione? Innanzitutto l’estetica con l’affascinante livrea Argent Atlantique, spezzata dal Bleu Royal Carbon e dalla fibra di carbonio in bella vista nella parte bassa dell’auto. E se il look già di per sé lascia a bocca, le performance sono altrettanto da brivido. Giusto per dare due numeri diciamo che il motore spinge sull’asfalto 1500 cv e raggiunge i 100 km/h da ferma in appena 2,3 secondi. Spaventoso anche il passaggio da 0 a 200 km/h che si compie in 5 secondi. Notevole la top speed che tocca i 380 km/h, superando di 30 quella della “vecchia” Chiron Pur Sport. Da segnalare altresì le marce più corte del 15%.

Qualche pillola di storia

La fama del marchio francese è figlia perlopiù delle competizioni. Fondato dall’italiano Ettore Bugatti nel 1909, in realtà comincerà a produrre soltanto nel ’63, passando poi nelle mani di Romano Artioli nell’87, che a questo punto diede vitta alla Bugatti Automobili, chiusa nel 1995.

Tre anni dopo verrà assorbito dalla Volkswagen Aktiengesellschaft. Mentre nel 2021 nascerà la Bugatti Rimac, una joint venture tra appunto la Rimac Automobili e la Porsche, appartenente al gruppo tedesco.

Incredibilmente alla base della compagnia non ci sono sempre state le automobili. Nel 1899 il patron si occupava di tricicli a motore presso la Prinetti & Stucchi di Milano. Tale azienda era specializzata nella creazione di macchine per cucire e biciclette. Solo in un secondo momento si verificherà la conversione alla progettazioni di veicoli spinti da un propulsore. La prima tre ruote a prendere forma aveva una potenza irrisoria di 4 cv, qualcosa di improponibile e incredibile se comparata al mostro di cui abbiamo tessuto le lodi appena sopra. Eppure proprio con tale mezzo, la Casa si schierò in gara per affrontare prima la Verona-Brescia-Mantova-Brescia e poi la Nizza-Castellane. Entrambe le competizioni la videro trionfare a mani basse.

 Bugatti Chiron Profilée (Sotheby’s Twitter)
Bugatti Chiron Profilée (Sotheby’s Twitter)

Proprio questo exploit in corsa, porterà il milanese a crearsi una propria officina per dare forma e concretezza ad un sogno ancor più ambizioso. Il padre Carlo lo aiuterà a livello finanziario e la prima macchina a suo nome la costruirà ad appena 19 anni. Dopodiché un’agenzia metallurgica alsaziana, la De Dietrich, ne individuerà il potenziale e grazie al suo contributo Ettore, potrà trasformare quell’ “ufficio” in una vera e propria azienda.

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