MotoAmerica SBK, sfiorata la tragedia: prende fuoco tutto

Il pilota della MotoAmerica Superbike, Mathew Scholtz, ha corso un grosso pericolo quando ha sentito un forte calore alle sue spalle. La sua moto ha preso fuoco.

La storia delle due ruote è piena di episodi sfortunati. Numerosi centauri hanno perso la vita, mentre altri hanno rischiato di lasciarci le penne per circostanze evitabilissime. A volte possono essere piccoli dettagli a fare la differenza. Mathew Scholtz, un rider del campionato MotoAmerica, stava rilasciando un’intervista quando improvvisamente la sua moto ha iniziato ad andare a fuoco.

Moto (AdobeStock)
Moto (AdobeStock)

Una situazione assurda, come vedrete nel video in basso. A bruciare proprio dietro di lui, a soli due metri di distanza, una magnifica Yamaha R1. Per fortuna, sentito il forte calore, e il peggio è stato evitato. La MotoAmerica Superbike Championship è arrivata alla 47a stagione. La classe regina delle corse motociclistiche su circuito negli Stati Uniti è tra le più spettacolari competizioni di due ruote al mondo. Mathew ha iniziato a correre nel motocross all’età di cinque anni in sella ad una Yamaha PW50. Sin da bambino si è fatto notare, avanzando in diverse classi della serie nazionale sudafricana di motocross.

Il sudafricano ha scelto di puntare sulle moto stradali a 13 anni, abbandonando il motocross. Nel 2007 ha iniziato a vincere il campionato nazionale 125cc, per poi partecipare al campionato Red Bull MotoGP Rookies Cup. È sceso in pista nel 2008, 2009 e 2010 nella sfida Red Bull Rookies Cup, contro diversi piloti statunitensi, tra cui Jake Gagne, Hayden Gillim e Benny Solis. Mathew ha poi gareggiato nei campionati spagnoli CEV, tedesco IDM e FIM World Supersport nel 2011, 2012 e 2013.

Nel 2014, Mathew è tornato in Sud Africa e ha preso parte al campionato nazionale Super600 dove è arrivato secondo in graduatoria. Nel 2015 è salito in sella ad una Yamaha YZF-R1 per la prima volta, correndo nel campionato nazionale SuperGP del Sud Africa, dove ha colto una seconda piazza. Nel 2016, Scholtz ha corso con una R1 nella classe Superstock 1000 di MotoAmerica, inizialmente per una squadra, per poi approdare per il Yamalube/Westby Racing. Nel corso degli anni successivi ha vissuto alti e bassi, adattandosi pian piano al bolide della casa di Iwata.

Moto in fiamme, che rischio

Ha iniziato ad ottenere buoni piazzamenti, vincendo nella Superstock 1000 Championship nel 2017. In MotoAmerica Superbike ha conquistato podi e vittorie, ritagliandosi un ruolo di protagonista. Frenato anche da infortuni, Mathew ha celebrato 13 piazzamenti tra i primi cinque in 14 gare nel 2020. Si è confermato nella parte alta della classifica nel corso delle ultime annate. Il classe 1992 ha dimostrato di avere ottimi riflessi nel box, uscendo di fretta, mentre i meccanici hanno afferrato gli estintori per domare le fiamme.

La cosa incredibile è che tutto è accaduto durante una intervista che il sudafricano stava rilasciando sul circuito di Buttonwillow. I team in vista della prossima annata hanno testato le moto. Il giornalista stava facendo delle domande al centauro sui risultati, quando ad un certo punto è balzato come una molla per allontanarsi il più possibile dalla Yamaha R1 infuocata. Ferrari, prima il Mondiale poi la tragedia: l’incidente del grande campione.

Chuck Giacchetto, team manager di Westby, ha ringraziato i presenti per essere stati presenti a fare l’intervista. “Se non fossimo stati lì, avremmo potuto perdere tutta la moto. Vi ringrazio per essere stato lì e aver notato l’incendio prima che lo facesse Mathew. Voglio anche ringraziare la mia gente, sono fantastici con gli estintori, e anche tutte le persone che in seguito hanno pulito la moto e il box. Da parte sua, Mathew oggi è riuscito a tornare in moto – ha spiegato a Motosan Giacchetto – per quanto riguarda il guasto, è chiaro che c’era un problema con la batteria. Non entrerò nei dettagli su quale parte ha fallito, dirò solo che era una parte che stavamo testando. È evidente che il test non è andato molto bene”.

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