Tra i concorrenti della mitica gara americana Pikes Peak, figura anche BMW. Per l’occasione la Casa porterà uno splendido SUV ibrido.
BMW si appresta ad essere un’assoluta protagonista della prossima Pikes Peak International Hill Climb. L’emozionante cronoscalata che si svolge a Colorado Springs. Per l’edizione 101 in programma domenica 25 giugno, il brand di Monaco di Baviera ha davvero voluto alzare l’asticella. Come? Creando una XM Red Label ibrida superpotente che ha tutta l’intenzione di sfidare in vecchio record fatto firmare da Simone Faggioli su Lamborghini Urus.
Nei giorni scorsi gli organizzatori dell’evento americano hanno diffuso una prima entry list per la prossima estate, e ad attrarre l’attenzione per quanto riguarda gli iscritti, è certamente il brand germanico, non tanto per la vettura in sé, in uscita sul mercato in primavera, quanto le sue caratteristiche.
Per la manifestazione regina del Colorado, ha infatti optato sul top di gamma. Una bestia da oltre settecento cavalli. In poche parole una sfida alla o si vince, o si vince.
BMW, grandi ambizioni per la Pikes Peak
Ma cerchiamo di capirne di più. Se già la XM Standard vanta 653 cv di spinta propulsiva e 800 nm di coppia, la Red Label porta ancora più in là i confini. Il motore in questione è un ibrido (in linea con la direzione attuale dell’automotive, o meglio con le preferenze degli utenti, i quali sembrano preferire il misto al solo elettrico), precisamente un V8 biturbo 4.4 litri, da ben 748 cv e 1000 nm di coppia.
Ad occuparsi di spremere al massimo lungo i temibili tornanti a stelle e strisce questa belva, sarà il capo istruttore della BMW Performance Driving School Matt Mullins, il quale, a bordo di un SUV sviluppato in casa, farà così il suo battesimo di fuoco, in una delle corse più attese del panorama mondiale.
Tante belle premesse eppure c’è un ma. Non è ancora scontato che il bolide possa prendere parte alla competizione vera e propria. In pratica il costruttore potrebbe decidere di non registrare il tempo, ma fare solamente una prova spettacolo per mettere in evidenza su una piattaforma di peso il potenziale del veicolo. Ovviamente mai dire mai. Specialmente perché con le caratteristiche sfoggiate, potrebbe veramente insidiare il tempaccio della Lambo.
Pikes Peak, un po’ di storia
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, ecco quale nozione relativa all’evoluzione di questa manifestazione, che ci fa tornare indietro addirittura al 1806 quando tale Zebulon Pike cartografò per la prima volta quell’area rocciosa. Una montagna da 4301 metri, posta 16 chilometri a ovest di Colorado Springs. Nel 1983 venne costruita una stazione meteorologica, poi dismessa e trasformata in rifugio. A seguito della richiesta di un uomo d’affari, Spencer Penrose di ampliare la strada che conduceva alla sommità, nel 1916 nacque la cima come la conosciamo oggi, e che da subito, divenne terreno di confronto tra motociclistici e automobilisti.
Il primo a mettere le mani sul trofeo e ottenere un premio da 2000 dollari, sarà Rea Lentz, su un’auto dotata di un propulsore aeronautico. Per effettuare l’intero percorso impiegò poco meno di ventuno minuti. In termini di longevità, soltanto la 500 Miglia di Indianapolis è partita prima. Siamo infatti nel 1911.