La Haas mostra già la nuova vettura: eccola in pista

Era stata la prima a svelare la livrea per la stagione 2023. Stupendo tutti, la Haas mostra pure la macchina e scende subito in pista.

Così, all’improvviso, senza dire nulla, la Haas ha fatto il sorpresone. In un tranquillo sabato di febbraio, a ormai diversi giorni di distanza dalla presentazione (avvenuta lo scorso 31 gennaio) della colorazione che sfoggerà a partire dal GP del Bahrain del prossimo 5 marzo e dello sponsor MoneyGram, la scuderia americana ha piazzato sui suoi social una bella foto di famiglia.

Kevin Magnussen su Haas (LaPresse Foto)
Kevin Magnussen su Haas (LaPresse Foto)

Tutto il gruppo tecnico e i meccanici sullo fondo, davanti l’auto 2023, e in primo piano il team principal Gunther Steiner con i suoi piloti Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen.

Sebbene le principali novità siano state oscurate sapientemente, si può osservare come il muso sia stato accorciato e reso affilato. Decisamente riviste pure le pance, mentre la presa d’aria è stata mutuata dalla Ferrari F1-75 del 2022. In generale un po’ l’intera area superiore alle fiancate è stata ripresa dalla Rossa, nonostante la sensazione è queste siano più strette.

Cofano motore e retrotreno seguono un disegno proprio senza andare a pescare altrove. Si fa infine notare l’assenza di condotti costruiti ad hoc per sfruttare la beam wing.

In una seconda immagine resa pubblica da Hulk emerge come l’airscope sia stato mantenuto triangolare, seppur con punte più pronunciate e ancora più stretto rispetto all’annata passata.

La Haas svela anche l’auto e fa lo shakedown

Messo in mostra l’inedito bolide, il team a stelle e strisce non ha perso tempo e si è recato all’attiguo tracciato di Silverstone per fare una verificare generale dei sistemi. Ad avere l’onere/onore del battesimo K-Mag.

Rientrato in F1 dopo un anno di assenza trascorso in IndyCar, nel 2022 il danese ha dimostrato di non aver perso smalto, anzi di averne trovato di nuovo. Immediatamente a suo agio su una VF-22 non certo competitiva, ha ottenuto risultati migliori dell’allora compago Mick Schumacher, concludendo l’annata in 13esima piazza con 25 punti, contro i 12 del figlio d’arte.

Questo campionato, sarà invece interessante vedere come gestirà la convivenza con l’ex Renault, con cui in passato ebbe degli screzi.

Una stagione ad alta tensione?

Notoriamente pungente il tedesco, a didascalia dell’immagine della vettura e della squadra ha curiosamente scritto “Parte del team e un paio di p***e”. Una sorta di citazione ironica dello “Suck my b***s, mate!” (succhiami le … amico), pronunciato dal driver di Roskilde al termine del GP dell’Ungheria del 2017, quando l’allora avversario era andato a rimproverarlo in fase di interviste per una condotta di gara scorretta.

In molti sostengono che ci sarà da divertirsi. Che tra i loro saranno ancora scintille. Noi crediamo che anche a causa di un’età più matura sapranno darsi battaglia in pista, ma entro i limiti e senza escandescenze a parole.

Sicuramente, la seconda opzione è quella che spera si verificherà il boss meranese, notoriamente con i nervi a fior di pelle a causa di line-up non certo facili da gestire, tra errori, incidenti e intemperanze di vario genere.

Interessante sarà poi scoprire se la trasformazione messa in atto porterà dei frutti. Dall’essere stata la formazione più giovane nel 2021, adesso è diventata la più vecchia.

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