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Formula 1

Red Bull, nuovi sospetti sul Budget Cap? Arriva l’ammissione di Horner

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Giovanni Messi

La Red Bull potrebbe finire nuovamente al centro delle polemiche per via del Budget Cap. Le ultime parole di Horner stupiscono.

Manca una sola settimana al debutto delle nuove monoposto, che avverrà giovedì 23 febbraio sul tracciato di Sakhir. La Red Bull è pronta per difendere i due titoli mondiali conquistati lo scorso anno, con la RB19 che ha già esordito sul tracciato di Silverstone per il filming day, svolto in gran segreto.

Red Bull RB18 con Verstappen ad Abu Dhabi (LaPresse)

L’obiettivo era quello di verificare che tutti i sistemi funzionassero alla perfezione, prima di spedire tutto il materiale in Bahrain per la tre giorni di test invernali e la gara inaugurale della stagione. Il team di Milton Keynes non può non essere il grande favorito visto il dominio tecnico messo in mostra nella seconda parte della scorsa stagione, ma Ferrari e Mercedes non staranno di certo a guardare.

La RB19 si è vista davvero pochissimo nelle immagini che sono trapelate da Silverstone, eppure c’è già qualche elemento che ha stimolato la curiosità dei tifosi. Prima di tutto, la zona del muso anteriore è sembrata quella che è cambiata maggiormente, con una forma più alta ed allungata, così come anche i flap dell’ala sembrano essere stati modificati.

La monoposto di Adrian Newey sembra offrire anche un’evoluzione del concetto delle pance apparsa lo scorso anno, con una sorta di rientranza a metà dei sidepods. Dalle immagini che abbiamo potuto visionare, tuttavia, si capisce davvero poco, e per darvi più riscontri dovremo attendere ancora una settimana.

Nel frattempo, il team principal della Red Bull, ovvero Christian Horner, è tornato a parlare di Budget Cap, e le sue ultime dichiarazioni fanno molto discutere. Infatti, il manager britannico ha affrontato l’argomento relativo al tetto di spese 2022, che ancora deve essere controllato dalla FIA.

Red Bull, Christian Horner a sorpresa sul Budget Cap

Christian Horner è stato pesantemente criticato per le frasi dette lo scorso anno dopo la sentenza della FIA, che giudicava la Red Bull colpevole di aver superato il Budget Cap del 2021. La sanzione, come detto, è stata una multa di 7 milioni ed una riduzione del monte ore di lavoro in galleria del vento del 10%.

Gli effetti di questa decisione li vedremo a campionato in corso ed in fase di sviluppo, anche se, secono fonti ufficiali, pare che una buona metà della sanzione sia già stata scontata. Questo potrebbe anche significare che la RB19 non sarà al top delle sue possibilità nelle prime gare, per poi cercare di recuperare strada facendo, come fatto egregiamente anche lo scorso anno.

La Red Bull è sempre stata la squadra più furba nell’interpretazione delle regole, e non saremmo stupiti più di tanto se anche questa volta non dovessero avere problemi di sorta. Tuttavia, la questione ora si sposta al Budget Cap del 2022, che verrà controllato nei prossimi mesi. I risultati dello scorso anno sono stati comunicati soltanto a settembre, ma ora occorre sperare che, alla luce di quanto accaduto, le operazioni siano state velocizzate.

Intervistato da “Auto Motor und Sport“, il team principal della squadra campione del mondo ha detto la sua sulla situazione Budget Cap, affermando di non poter essere sicuro al 100% di aver rispettato il tetto di spese dello scorso anno. Queste parole, senza alcun dubbio, alimenteranno le polemiche..

Ecco cosa ha dichiarato: “Devo dire che non abbiamo la certezza di aver rispettato il Budget Cap del 2022, non possiamo esserne certi al momento. Tuttavia, siamo comunque fiduciosi di avercela fatta, visto anche quello che è successo con il tetto di spese del 2021. Abbiamo avuto spese di sviluppo e per incidenti inferiori nel 2022 rispetto all’anno precedente, ma non puoi mai dire di essere sicuro al 100%“.

Horner si è detto fiducioso di aver svolto tutto all’interno delle regole, ma ha poi rimarcato che la certezza assoluta non ci sarà sino alla comunicazione ufficiale della Federazione Internazionale: “Finché non arriverà il certificato della FIA, non possiamo cantare vittoria. Comunque, posso già dire che per noi non aver rispettato il limite sarebbe una sorpresa“.

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Giovanni Messi
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