Lutto terribile nel mondo delle auto: è morto un pilastro

Il mondo dell’auto piange un’importante perdita. Uno degli uomini chiave nell’ambito dell’automotive. Una perdita pesantissima.

Si è spento a 97 anni Shoichiro Toyoda, figlio del patron Kiichiro e padre dell’ ex numero presidente Akio. Nato professionalmente nel 1952 dopo aver conseguito una laurea in ingegneria all’università di Nagoya, comincerà a farsi strada nel campo automobilistico nel 1961 quando, dopo aver occupato diverse posizioni nel settore delle tecnologie del controllo qualità, diventerà amministratore delegato dell’azienda del padre, la Toyota appunto.

 Lutto auto Toyota (AdobeStock)
Lutto nelle auto per Toyota (AdobeStock)

Nel 1967 passerà al ruolo di ad senior e nel 1972 verrà promosso a vicepresidente esecutivo. Nel 1981 andrà ad occupare il vertice del reparto organizzazione vendite e successivamente, grazie alla fusione tra attività produttive e commerciali e produttive, fino ad allora separate, assumerà il controllo dell’intero gruppo. Il suo carattere lungimirante porterà il marchio a vivere un periodo di forte espansione, ottenendo notevoli risultati anche sui mercati di Stati Uniti ed Europa, che renderanno possibile la creazione di fabbriche e distaccamenti anche all’estero e il lancio della Lexus.

Tra il 1992 e il 1999 darà l’avvio allo studio della motorizzazione ibrida, nel tempo diventata emblema della compagnia. Nel 2009, ormai avanti nell’età, otterrà la presidenza onoraria. Inserito nell’Automotive Hall of Fame, verrà insignito di alcune onorificenze. In Italia sarà nominato Grande Ufficiale nel 1998 e nel 2007 sarà nominato Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone, ossia la massima onorificenza concessa dal nostro Paese.

Oggi la conosciamo come una grande industria automobilistica, ma com’è nata davvero la Toyota? Per scovare le sue radici dobbiamo tornare al settembre 1933, quando la Toyoda Automatic Loom che produceva telai tessili, aprì una divisione destinata alle macchine, diretta da Kiichirō figlio del fondatore Toyoda Sakichi.

Lutto nelle auto, com’è nata la Casa automobilistica Toyota

Nel 1934 vedranno la luce i primi motori Type A Engine e nel 1936 verrà lanciata la Model AA. Nel 1937 nascerà la Toyota Motor Company.

Ma come mai la “D” è stata convertita in “T”? Per una ragione meramente scaramantica. Infatti l’ideogramma Toyota si scrive con otto colpi di pennello e il numero 8 è considerato fortunato sia in Giappone, sia in Cina. In secondo luogo, la famiglia volle creare una divisione tra le persone reali e l’azienda, nonché rendere più semplice la pronuncia.

Un altro momento importante per il brand, sarà la guerra del Pacifico, quando questi si impegnò nella costruzione di autocarri per l’esercito nipponico, cercando di ridurre il più possibile le spese. Ad esempio, adoperando soltanto un proiettore posizionato al centro del tetto.

La fortuna volle poi che il conflitto bellico si interruppe in una fase cruciale. Quella in cui era stato pianificato il bombardamento da parte degli alleati di tutte le fabbriche site nella prefettura di Aichi. Se le cose fossero andate altrimenti, probabilmente oggi staremo raccontando una storia differente.

Superato il periodo più nero, ci sarà la fioritura sul mercato. Le vetture a marchio Toyota vennero commercializzate a partire dal 1947 con il modello SA. Mentre nel 1950 fu inaugurata la Motor Sales Company, area dedicata alle sole vendite.

Oggi i suoi rami sono presenti un po’ ovunque, negli States, in Australia, in Canada, in Indonesia, in Sudafrica, in Sud America, in Pakistan, in India e in diverse nazioni europee. Qui in particolare è legata al Gruppo PSA. Tra le partnership produttive quelle più attive sono con Mazda e Suzuki.

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