A livello globale la Nissan sta segnalando problemi su diversi tipi di vetture. Ma i numeri trapelati per ora sembrano sottostimati.
Sono settimane calde in casa Nissan, che oltre a nuovi modelli sta ridefinendo alcuni importanti collaborazioni a livello globale. Tra le ultime è da segnalare quella che ha portato all’annuncio della casa giapponese, insieme a Renault e a Mitsubishi Motors, alla ridefinizione dei loro rapporti reciproci. I consigli di amministrazione di queste società hanno approvato l’equiparazione della quota di partecipazione di ciascuna casa automobilistica all’altra, portandola al 15%, per dare maggiore equilibrio a questa alleanza nata nel 1999. Le case automobilistiche hanno inoltre promesso di cooperare nei mercati di tutto il mondo, mentre Nissan ha dichiarato che investirà fino al 15% in Ampere, la società che in Renault si occupa di veicoli elettrici e software in Europa.
La casa nipponica sta investendo molto, come tanti altri marchi, sull’elettrico. E la sua variante E-power del Qashqai nel nostro Paese ha già sfondato quota 6mila da quando è stata messa in vendita dopo la metà del 2022. Oggi però la casa di Yokohama, che è stata la prima a credere ed a realizzare su larga scala un modello 100% elettrico quando in questa tecnologia non credeva quasi nessuno, è in fermento per il lancio della Ariya, che si basa su una piattaforma pensata per viaggiare solo a batterie ed è nata sulla base CMF-EV realizzata dall’Alleanza con Renault e Mitsubishi.
Ma non è tutto rosa e fiori per Nissan, che proprio in queste settimane è alle prese con alcuni problemi riscontrati in diverse vetture del suo marchio nei mesi scorsi e che ora necessitano di un intervento.
La casa giapponese, secondo le ultime notizie, sta richiamando quasi mezzo milione di veicoli perché il badge presente sul volante potrebbe staccarsi e ferire il conducente se l’airbag viene attivato in un incidente. Il problema non è solo a livello locale ma mondiale, ma la stragrande maggioranza dei 463.472 veicoli oggetto del richiamo si trova negli Stati Uniti. La maggior parte dei veicoli in questione sono i pickup di medie dimensioni Frontier 2008-2011. Il richiamo riguarda anche i pickup Titan e i SUV Xterra, Pathfinder e Armada prodotti negli stessi anni. Tra le vetture richiamate per un controllo anche alcuni minivan Quest del 2008-09, oltre a circa 11.000 pezzi di ricambio già presenti sugli scaffali dei concessionari Nissan di tutto il mondo.
L’azienda afferma di avere avuto negli scorsi mesi quattro segnalazioni di lesioni dovute ai badge che si sono staccati dopo un incidente, e che sono stati forniti dalla svedese Autoliv. “I proprietari con un badge allentato, incrinato o mancante devono contattare il proprio concessionario Nissan autorizzato locale per la diagnosi. Se l’ispezione ritiene che sia necessario un rimedio, potrebbe essere disponibile subito un ricambio o un mezzo di trasporto alternativo”, ha dichiarato il portavoce Nissan Stephen O’Neil ad Automotive News.
La Nissan comunque ha fatto sapere che non ha ancora sviluppato una soluzione a questo problema. I clienti oggetto del richiamo verranno avvisati per posta ad aprile, quindi una lettera successiva li invierà a un concessionario per l’assistenza. E proprio per questo il richiamo avverrà solo più avanti, proprio per permettere ai tecnici di trovare una soluzione definitiva. Data l’età dei veicoli coinvolti nel richiamo, gli attuali proprietari potrebbero non essere i proprietari originali e potrebbero non rientrare nel processo di notifica del problema. E per questo a livello globale è partita una forte campagna per far conoscere il problema a chi è in possesso di questi modelli.
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