In una intervista, Mario Andretti è tornato sullo scetticismo dei team di F1 e non solo su un suo ingresso nel Mondiale. E non ha usato mezzi termini.
Ormai la F1 non vede l’ora che inizi la stagione 2023, dopo la presentazione di tutte le squadre che partecipano al Mondiale. Ma a dire il vero c’è già tanto da parlare in chiave futura. Il nuovo cambio di regolamento che partirà dal 2026 sta animando le discussioni tra i vari team, che stanno definendo le ultime regole. La prima novità è che ci sarà un nuovo ingresso, che è quello di Audi, che subentrerà ad Alfa Romeo nel team Sauber. Ma la sensazione è che non sarà l’unica novità in griglia. Infatti da più parti si parla di un interesse di Porsche, mentre Ford tornerà ma come motorista in appoggio a Red Bull.
Nei mesi scorsi si è fatto il nome anche di Calvin Lo, miliardario di Hong Kong che sarebbe interessato a portare un proprio team in F1. Ma il nome più caldo rimane quello di Mario Andretti, ex stella del motorsport, che prima ha tentato un approccio (fallito) con Alfa Romeo, poi ha presentato un progetto per l’ingresso autonomo in F1, ma che ha ricevuto commenti negativi da parte dei team attualmente in griglia.
Tra le voci più critiche quella di Toto Wolff, gran capo Mercedes, che ha sì riconosciuto i meriti sportivi dell’americano ma ha anche sottolineato come sarebbe ben diverso se entrasse un grande gruppo nel Mondiale e non un piccolo team. Tra gli ultimi ad aggiungersi anche Christian Horner, che si è detto molto dubbioso della permanenza in F1 di Andretti qualora dovesse ottenere l’ok. Insomma tutti vogliono grandi nomi, che diano stabilità al Circus.
Solo la FIA per ora sembra molto disposta a un allargamento anche ad Andretti, mentre di recente hanno fatto discutere le parole del CEO di Formula 1, Stefano Domenicali, che ha spiegato: “C’erano squadre come Mario Andretti e Michael Andretti che sono state molto esplicite sulla volontà di entrare in F1“. E riferendosi ai commenti di Michael Andretti, figlio del grande campione, che ha etichettato le squadre esistenti come “avide”, Domenicali ha detto: “A mio avviso, non è intelligente dire che le squadre sono avide nel proteggersi. C’è un processo da rispettare e insieme alla FIA faremo in modo che la persona sia rispettata e, se ci sono tutti gli elementi, sarà molto gradita“.
Andretti parte all’attacco della F1
Ma è arrivata a stretto giro di posta la reazione di Mario Andretti, che a PlanetF1 ha detto: “Tutto quello che abbiamo fatto è stato mostrare entusiasmo alla prospettiva di vedere Michael entrare in F1. Non credo che ci dovrebbe essere qualcosa di sbagliato in questo. Per il resto, stiamo seguendo ogni minima parte del protocollo, penso che sia tutto a posto in questo momento. Questo è tutto ciò che possiamo fare“.
E ha aggiunto: “Puoi guardare questa cosa in modi diversi, ma non credo che abbiamo violato o fatto qualcosa di sbagliato, abbiamo solo mostrato l’eccitazione di fare questi passi per entrare in F1. Quindi, se siamo un po’ aperti al riguardo, parlando con la stampa e così via… questa è la vita, questo è il modo in cui facciamo le cose. Ma non so dove qualcuno possa dire che abbiamo fatto qualcosa di veramente sbagliato, quindi è così che la vedo“.
La Andretti Global ha recentemente confermato un legame con il marchio Cadillac di General Motors, consolidando ulteriormente la legittimità del team. E ha spiegato: “Abbiamo fatto tutto ciò che ‘il sistema’ ha chiesto, incluso portare General Motors, il più grande produttore statunitense. Un produttore gigante che si impegna a lungo termine. Ovviamente ne parleremo, perché è una grande novità. Se gli altri parlano meno, forse è perché non hanno niente di entusiasmante da condividere“, ha detto polemicamente.
Poi ha ribadito che quello della casa americana e del suo team è un “impegno a lungo termine“, che dovrebbe far piacere ai vertici della F1 e agli altri team, perché crea stabilità, “crea un solido impegno“. E ha spiegato: “Voglio dire, General Motors, un gigante che si impegna per la F1. Si spera che faccia la differenza. E Michael l’ha messo sul tavolo questo accordo. Ci è stato detto chiaramente, fin dall’inizio, se abbiamo un produttore, è una storia diversa. Quindi GM dovrebbe essere un punto di svolta. Continueremo a lottare per un posto in F1. Abbiamo seguito il protocollo, abbiamo assolutamente rispettato il processo ormai da oltre un anno, abbiamo soddisfatto i requisiti, abbiamo portato il produttore e siamo entusiasti“.
Sulla possibilità invece di ac2uistare un team già esistente, Andretti però è stato ancora una volta chiaro: “Il fatto è che non ci sono proprietà esistenti disponibili. Michael e il suo team hanno perseguito ogni aspetto di quello scenario. Non c’è niente di disponibile su piazza. Non ci sono squadre esistenti in vendita”. Ecco perché allora si è deciso di fare da soli con l’appoggio di una grande casa automobilistica. Ora però la pressione è tutta sulla F1. Infatti Andretti ha spiegato che Cadillac vuole entrare già nel 2025, per avere già un anno di esperienza in F1 prima del cambio di regolamento. Ma sarà davvero così?