Red Bull, perché non viene mostrata la RB19? Gli avversari già tremano

La Red Bull RB19 è il grande mistero di questa fase di pre-campionato. Alcune voci parlano di una possibile nuova genialata di Adrian Newey.

In casa Red Bull si continua a tenere nascosta la nuova RB19, in totale controtendenza con quanto fatto dalle principali rivali, ovvero Ferrari e Mercedes. La Scuderia modenese ha infatti portato subito al debutto la SF23 in quel di Fiorano Modenese, mostrando la monoposto appena uscita dal Reparto Corse a tutto il mondo, senza nascondersi più di tanto.

Red Bull RB18 (ANSA)
Red Bull RB18 con Verstappen in Brasile (ANSA)

Qualcosa di simile lo ha fatto anche il team di Brackley, che ha svelato la F1 W14 dipinta di nero per poi mandarla subito in pista nel filming day di Silverstone. Stando ad alcune indiscrezioni, pare che la power unit abbia dato alcuni problemi di accensione e che sia stata trasferita a Brixworth per delle analisi, ma comunque non è stato un debutto da sogno.

Silverstone è la pista che tutte le squadre che hanno sede in Inghilterra sfruttano per il loro filming day, così come fatto da Aston Martin, McLaren, Alpine, Williams e dalla stessa Red Bull. L’Alfa Romeo Racing e la Haas sono invece volate a Barcellona per mettere in pista la loro monoposto per la prima volta, mentre l’AlphaTauri ha girato a Misano e la Ferrari, come detto, a Fiorano.

La RB19 ha avuto il proprio battesimo del fuoco ormai una settimana fa, ed il team di Milton Keynes ha pubblicato soltanto un video dove viene ritratto Christian Horner in primo piano, con dietro la monoposto sfocata appositamente. Da alcuni video amatoriali, tuttavia, si è intravista qualche novità che potrebbe essere interessante.

La cosa più chiara sembra essere un muso più alto ed allungato, ed anche i profili dell’ala anteriore sembrano essere stati del tutto rivisti. Per avere un quadro più completo servirà comunque attendere i test di Sakhir, e lì i campioni del mondo non potranno più nascondersi, visto che si inizierà a fare davvero sul serio.

Red Bull, ecco perché la RB19 viene tenuta nascosta

La Red Bull ha adottato la medesima tattica dello scorso anno, ovvero quella di tenere nascosta la sua nuova creatura fino all’ultimo. La RB19 sarà mostrata in maniera ufficiale a soli 13 giorni dalla partenza del Gran Premio del Bahrain, tappa inaugurale della stagione di F1 targata 2023.

Secondo quanto riportato da “RacingNews365.com“, Adrian Newey potrebbe aver trovato una qualche diavoleria, una delle sue genialate, che vuolte tenere top secret per non permettere alla concorrenza di cercare di copiarla. Ripensando ad una ripresa amatoriale fatta da qualcuno durante il filming day, sembra esserci qualche novità importante anche nella zona delle pance.

I sidepod sono stati uno dei grandi segreti della Red Bull dello scorso anno, con la ricreazione dell’effetto coanda (pancia che scende verso le gomme posteriori e le sospensioni, schiacciando l’auto a terra ed aumentando il carico aerodinamico), ha dato dei grandi vantaggio.

Sulla pancia laterale, dove è ben presente il main sponsor Oracle, pare esserci una rientranza che lo scorso anno non era così evidente, un’estremizzazione ulteriore di un concetto già dominante sino a pochi mesi fa. Ribadiamo che giudicare da quel poco che si è intravisto è davvero difficile, ma vedendo come il team di Milton Keynes stia nascondendo il suo gioello è chiaro che ci dev’essere qualcosa sotto.

La RB19 sarà l’arma con la quale Max Verstappen andrà a caccia del suo terzo titolo mondiale consecutivo, e conoscendo lo stato di grazia in cui versa, dobbiamo augurarci che Ferrari e Mercedes abbiano fatto un gran lavoro per non assistere all’ennesimo monologo. In tal senso, i primi test in Bahrain ci daranno una prima risposta, anche se la stagione è lunga 22 gare e c’è tutto il tempo per cambiare le carte in tavola.

I campioni del mondo avevano iniziato malissimo lo scorso anno, tra problemi tecnici ed un’usura delle gomme eccessiva, sistemanndo poi il tutto grazie a degli sviluppi perfetti. L’alleggerimento del telaio potrebbe fare la differenza, ed ora è tempo di far parlare la pista dopo un inverno di chiacchiere.

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