In una intervista ad AS, il boss della MotoGP Ezpeleta è tornato sulle Sprint Race e i critici, ma ha anche tirato in ballo un’altra questione scottante.
La MotoGP ormai è pronta al primo appuntamento Mondiale, che ci sarà tra poco più di un mese a Portimao. Prima però, sempre in terra portoghese, gli ultimi test che serviranno ai team per cercare di mettere a punto le moto in vista dell’esordio. Tanti i temi in ballo, dalla Ducati sempre più leader, fino alla rincorsa di Yamaha e Honda, che sembrano ancora in crisi, passando per la crescita Aprilia e il punto interrogativo KTM. Ma ci sono anche altri aspetti che riguardano la classe regina che impegnano i team. A partire dalla questione pressione delle gomme, con controlli sempre più stringenti grazie a un sistema unico montato sulle MotoGP per evitare che qualcuno vada oltre i limiti, ma che ancora sta facendo discutere. Infatti i piloti per ora non accettano gli standard proposti da Michelin perché ritenuti pericolosi e sperano di arrivare al più presto a un accordo.
Altro tema caldo poi è quello delle Sprint Race, sul modello di Superbike e F1, che partiranno già quest’anno e che stravolgeranno completamente il weekend come lo abbiamo conosciuto finora. Questa ulteriore gara, che sarà esattamente la metà di quella della domenica, si disputerà il sabato alle ore 15 e vedrà assegnati punti dimezzati (12-9-7-6-5-4-3-2-1) rispetto a quella della corsa classica. Inoltre non definirà la griglia di partenza della domenica, come accade in F1, ma farà fede sempre il risultato delle qualifiche.
C’è però chi questo cambiamento, che è epocale per la MotoGP, proprio non lo ha digerito. A partire dai tifosi, che vorrebbero solo la classica corsa domenicale. Ma il nuovo format sembra andare più verso le richieste dei più giovani, che vogliono più spettacolo in un weekend di gara. E ad AS il boss di DORNA, Carmelo Ezpeleta, è tornato sull’argomento, spiegando i motivi che hanno portato a questa decisione.
MotoGP, Ezpeleta risponde alla critiche dei “conservatori”
“Mi aspetto che tutti questi cambiamenti che abbiamo proposto vadano bene, come le altre volte che abbiamo proposto cambiamenti“, ha ricordato. E ha aggiunto: “Capisco che ci siano delle critiche. Ho sempre detto che le persone sono molto conservatrici. Il primo grande cambiamento che abbiamo fatto è stato passare dalla 500cc alla MotoGP ed è stato brutale come passaggio. Con gli arrivi di Moto2 e Moto3 è stato lo stesso. Tutte le cose che abbiamo cambiato sono state criticate, ma finora non siamo dovuti mai tornare indietro“. Nel senso che i cambiamenti apportati ad oggi hanno sempre funzionato e quindi non c’è motivo di dubitare anche stavolta che il nuovo format funzioni.
Carmelo Ezpeleta tuttavia ha riconosciuto che c’è stato un intoppo durante il lancio di questa Sprint Race in MotoGP, che sconvolge il classico weekend di gara: “Siamo partiti male, non capisco perché qualcosa che era un vantaggio per il campionato sia diventato così odiato“. E indica il motivo di questo fallimento: “Abbiamo pensato che le squadre avrebbero fatto sapere ai piloti cosa avevamo concordato con loro, perché tutti erano stati informati. Ma abbiamo sbagliato. Non l’hanno fatto e lo abbiamo annunciato davanti alla Safety Commission. Invece avremmo dovuto tenere la riunione il giorno successivo e avrei dovuto informare direttamente i piloti. Io però speravo che le squadre li informassero. I piloti inizialmentea hanno detto di no, poi quasi tutti hanno detto che sembrava una buona cosa“.
Ma dietro a queste critiche c’è un altro fattore, che riguarda i team. Infatti una questione che è sorta con questo nuovo format riguarda i bonus che dovrebbero ricevere i piloti per questa ulteriore corsa. Secondo le squadre è una questione che riguarda anche DORNA e non semplicemente i contratti sottoscritti tra scuderie e piloti. “È un problema del pilota con le squadre. Non ho niente a che fare con i soldi che guadagnano i piloti nei loro team“, ha tagliato corto Ezpeleta, rimandando la palla al mittente. Ma sarà davvero così? Perché c’è più di qualcuno che nel paddock parla di un possibile boicottaggio a inizio stagione da parte dei piloti stessi. E DORNA in quel caso dovrà intervenire in prima persona per evitare brutte figure.