E’ stata presa nelle ultime ore una decisione importantissima per l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani. Ecco di cosa si tratta.
Giornata storica per coloro che si sono impegnati per un cambiamento. In un momento di grande crisi economica con i prezzi schizzati alle stelle il settore aveva bisogno di una scossa. Il costo dei carburanti è diventato proibitivo. Un problema che non riguarda solo gli automobilisti.
I bus turistici rappresentano un “industria gommata” di vitale importanza negli spostamenti. Finalmente dopo il grande impegno di An.bti, l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani, a difesa della categoria, è stata presa una decisione di vitale rilevanza. Alla Camera è stato approvato un emendamento che riconosce l’aliquota agevolata dell’accisa del gasolio commerciale per i bus turistici euro VI per il periodo dal 1 aprile al 31 agosto 2023. Ecco il bus del futuro: si tratta di una vera e propria rivoluzione (VIDEO). Date una occhiata anche al seguente articolo: un autobus magnifico trasformato in una casa: guardate com’è diventato (VIDEO).
Una boccata d’ossigeno per l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani
Non si tratta di una mossa definitiva, ma quanto meno essenziale per i prossimi mesi. “Oggi è una giornata storica per tutto il settore dei bus turistici, la Commissione X Attività produttive della Camera dei deputati ha approvato un emendamento al c.d ‘Dl trasparenza carburanti’ (decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5) che riconosce l’aliquota agevolata dell’accisa del gasolio commerciale per i bus turistici ‘euro VI’ per il periodo che va dal 1 aprile al 31 agosto 2023”, ha annunciato un entusiasta Riccardo Verona, presidente An.bti.
Il Presidente, inoltre, ha voluto ringraziare coloro che hanno reso possibile questo passo in avanti, auspicando che “tale proposta emendativa venga confermata nel corso dell’esame nell’Aula della Camera prima e al Senato poi e che il nostro settore – troppo a lungo dimenticato – possa davvero festeggiare l’ottenimento di questo risultato che per noi è di primaria importanza”. Un settore che dovrebbe essere messo in primo piano, ma che troppo spesso è stato abbandonato. Gli anni della pandemia hanno messo in ginocchio il trasporto sui bus, a causa delle regole dettate dai vari governi per porre un freno alla diffusione del Covid-19.
Dopo 3 anni da incubo, il rialzo dei prezzi dei carburanti ha, ulteriormente, incancrenito un ramo della mobilità di primaria importanza. Questa decisione rappresenta una piccola vittoria, ma dovrà esserci un seguito, altrimenti in vista del prossimo autunno e inverno le parti in causa si troveranno ancora in atroci difficoltà ad andare avanti.