Il padre di Marco Simoncelli ha parlato, in una recente intervista, del futuro della top class. La prossima stagione sarà decisiva per tanti piloti, tra cui Marquez.
Nella corsa annata in MotoGP ha dominato la Ducati. Pecco Bagnaia si è laureato campione del mondo, vincendo in modo netto il mondiale. La rimonta di 91 punti e la sfida sino all’ultima tappa di Valencia non rappresentano i valori reali. La casa di Borgo Panigale avrebbe potuto vincere l’80% delle tappe se solo i ducatisti fossero stati più concreti.
Pecco Bagnaia, invece, ha iniziato con il piede sbagliato e Jack Miller non ha mai trovato il feeling giusto. La scena, nella prima parte di stagione, l’hanno rubata Enea Bastianini del team Gresini, Aleix Espargaró sull’Aprilia e Fabio Quartararo in sella alla Yamaha. Il campione francese, per poco, non riusciva in una impresa eroica, ma sarebbe stato un titolo perso da Bagnaia nella sostanza. Pecco, nonostante il gap, si è scosso e ha vinto quattro tappe consecutive in un momento determinante del mondiale.
Nessun rider nella storia della Rossa era riuscito a fare un filotto di 4 vittorie. Il #63, oggi numero 1 della griglia, andò vicino anche al quinto successo di fila, ma fu frenato ad Aragon da Enea Bastianini. Il piemontese ha vinto in Spagna, Mugello, Olanda, Inghilterra, Austria e Misano, chiudendo i giochi di fatto nella tappa malesiana. Il trionfo di Sepang è stato il più importante perché ha permesso a Pecco di vivere in modo serenissimo l’ultimo duello a Valencia.
Sarebbe dovuto arrivare quindicesimo, mentre Quartararo avrebbe dovuto vincere l’ultimo round. Una circostanza improbabile perché la M1 del nativo di Nizza sul tracciato iberico ha fatto una clamorosa fatica, mentre le Ducati avrebbero anche potuto andare a velocità di crociera. Pecco e Fabio, tra l’altro, lottarono nelle prime battute uno contro l’altro, dando la sensazione di una rivalità, finalmente, accesa. Considerato il mismatch prestazionale tra le due moto, i duellanti alla corona hanno avuto pochissimi duelli nel corso del 2022.
I principali avversari di Bagnaia sono diventati i colleghi ducatisti. Il quarto posto di Fabio a Valencia non è bastato, naturalmente, mentre l’italiano ha chiuso con la nona posizione, vincendo il primo titolo in MotoGP. Nell’albo d’oro nostrano è succeduto ad un grande campione come Valentino Rossi. Un italiano su una moto italiana non festeggiava in top class da 50 anni. Di sicuro la presenza part-time di Marc Marquez ha permesso negli ultimi anni un rimescolamento dei valori, consentendo anche ad un pilota nella media come Joan Mir di vincere un titolo nella classe regina.
Marquez, il più forte rider secondo Paolo Simoncelli
Nella top class sono arrivati tanti giovani di alto profilo. La battaglia è serratissima, ma rispetto al passato è venuta a mancare quella stella che rendeva lo spettacolo imperdibile. Ci sono oggi tanti centauri forti, ma dopo il ritiro di Stoner, Lorenzo e Valentino Rossi, l’unico supereroe è quel Marc Marquez che tanto ha dovuto patire negli ultimi anni. Brivio, che bordata a Honda e Yamaha: volano parole pesanti. MotoGP, Marquez nel mirino: Bradl mette ansia alla Honda.
Paolo Simoncelli, in una intervista a Motosprint, lo ha detto senza mezzi termini. Alla domanda su chi fosse il prototipo di pilota ideale nella classe regina, il papà del SIC ha risposto: “Sceglierei Marquez, in tutto e per tutto”. Marc dopo la quarta operazione alla spalla destra sembra tornato in forma, ma l’egemonia Ducati pare difficile da spezzare. Nei test prestagionali di Sepang, la casa di Borgo Panigale ha raccolto dati importanti e sembra, ulteriormente, cresciuta.
In vista del primo appuntamento stagionale a Portimao la sensazione è che il 2023 potrebbe trasformarsi in un monomarca Ducati. Sembrano lontani i tempi in cui Honda e Yamaha dominavano la scena. Nonostante il talento per Marc Marquez sarà dura tornare ai fasti del passato.