Nella prossima stagione in MotoGP saranno introdotte le Sprint Race. Dalla Ducati, a differenze di altri team, sono arrivate dichiarazioni spiazzanti.
La casa di Borgo Panigale è lanciatissima verso nuovi traguardi. La scorsa annata è stata la più dolce di sempre, grazie ad un teamwork impeccabile. La triade Tardozzi, Ciabatti e Dall’Igna hanno guidato la squadra corse ufficiale al secondo successo, nella graduatoria piloti della top class, della loro storia.
Pecco Bagnaia è succeduto, nell’albo d’oro della Rossa, a Casey Stoner. L’australiano era stato l’unico a salire sul tetto del mondo su una Desmosedici nel lontano 2007. La squadra corse ufficiale è molto cambiata da allora e l’acquisizione nel gruppo teutonico della VW ha, certamente, accresciuto le risorse. Da tre anni sono la moto da battere in MotoGP. Era solo mancato un rider in grado di fare la differenza. Pecco Bagnaia ha avuto la giusta costanza dopo un inizio difficile e ha meritato, ampiamente, il secondo titolo della sua carriera.
L’allievo dell’Accademy VR46 è stato in grado di riuscire a vincere nella squadra emiliana. Impresa che era sfuggita al maestro Valentino Rossi ed altri grandi interpreti delle due ruote, come Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Loris Capirossi. Nel 2023 l’obiettivo è confermarsi al top e per farlo i tecnici hanno elaborato una GP23 meravigliosa. Dopo i primi test prestagionali in Malesia le performance del bolide italiano hanno lasciato gli avversari pietrificati.
Le Ducati sembrano ancora più performanti rispetto all’inizio della scorsa stagione. Bagnaia e il neo teammate Bastianini hanno lasciato Sepang, visibilmente, soddisfatti. Nella prossima annata vi sarà una dinamica in più che, però, sembra andare comunque nella direzione della casa di Borgo Panigale. Per ogni appuntamento del mondiale, a differenza della F1, ci sarà un gara sprint. In sostanza si avranno 21 GP e 21 SR.
Ducati, cresce l’ottimismo di Ciabatti
Nel 2023 la preparazione dei piloti dovrà essere manicale, ma la Rossa potrebbe avere un vantaggio enorme. La Ducati scalda le mescole nei primi giri come nessun’altra moto. Essendo le SR della durata di metà GP, potrebbe essere un dominio. Ducati, Bagnaia sopravvalutato? Iannone dice la sua sul campione italiano. Date una occhiata anche al clamoroso record di Valentino Rossi e Marc Marquez che spera di strappare il ducatista.
Il team manager della Ducati Davide Tardozzi, in una intervista riportata da Speedweek, ha dichiarato: “Sono curioso, ma al nostro livello la curiosità non è sufficiente, perché altrimenti ti accorgi improvvisamente che qualcosa non funziona. Ecco perché bisogna organizzarsi e capire il nuovo format. Abbiamo fatto molte simulazioni per capire meglio come gestire al meglio una gara sprint. Il lavoro ai box cambierà senza dubbio. Abbiamo già valutato i dati e i programmi necessari. Dovremo cambiare il serbatoio e ci sono molte cose che devono essere analizzate. Per me le gare sprint sono una buona idea. Cambia sicuramente la gestione e il modo di pensare nel weekend di gara, anche nella mente dei piloti”.
I piloti non sono sembrati poco entusiasti all’idea di fare due gare ogni weekend. Tardozzi, senza mezzi termini, ha parlato con i suoi giovani. “Io ho chiesto ai piloti: ‘Ma quando eravate ragazzi, non aspettavate l’opportunità di correre più volte possibile?’ Perché oggi non siete contenti quando vi chiedono di fare un’altra gara, piuttosto che delle prove libere?’ Certo, la pressione è diversa, ma gestirla fa parte del lavoro. I campioni sanno come farlo”, ha stabilito il manager.
I piloti si abitueranno molto in fretta al nuovo format, ma vi saranno delle insidie. Una caduta potrebbe far rischiare ad un pilota anche un intero weekend di gare e con il nuovo sistema di punti potrebbe essere un guaio. Per chi ama le corse, come Tardozzi, le SR sono una novità piacevole, ma solo il tempo dirà se si è trattata di una mossa giusta.