Mercedes, Wolff promette battaglia: la W14 ha un asso nella manica

La Mercedes ha presentato la nuova wing car che dovrebbe spezzare il dominio targato Red Bull e mettere i bastoni tra le ruote alla Ferrari.

Manca sempre meno all’inizio della 74esima stagione di F1. Tutte le monoposto 2023 sono state svelate. Le prove prestagionali si svolgeranno a Sakhir tra il 23 e il 25 febbraio. Sarà un programma molto raccolto. Tre giorni in cui driver testeranno l’affidabilità delle auto ad effetto suolo 2023. La Mercedes sarà l’osservata speciale dopo i problemi della scorsa annata.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

La W13 è stata una delle peggiori monoposto della storia della casa teutonica. Lenta sui rettilinei, poco reattiva nei tratti guidata e falcidiata dai continui rimbalzi ad alte velocità. I tecnici della Stella a tre punte avevano sottovalutato l’effetto porposing. Sino al 2021 le monoposto erano caratterizzate dall’assetto rake. Il significato, tradotto dall’inglese, in rastrello permetteva alle auto della precedente gen di non aver alcun tipo di problemi in tal senso. Il rake è caratterizzato dalla differenza di altezza tra l’asse anteriore, più basso, e quello posteriore, più alto, in modo da sfruttare la differente pressione dei flussi d’aria per generare carico aerodinamico in curva.

Nel 2022 le moderne auto ad effetto suolo possono essere concepite come degli aerei rovesciati sull’asfalto. L’elemento determinante è diventato il fondo. Le nuove monoposto sono sembrate più semplice, a livello telaistico, semplicemente, perché le grosse migliorie sono nascoste sotto l’auto. Dai dati raccolti alla vigilia della scorsa annata, la Mercedes avrebbe dovuto annichilire la concorrenza. L’ “auto senza pance”, invece, si è dimostrata una vettura pessima.

Già nei primi giri dei primi test prestagionali emerse il problema del porpoising. Il fondo della vettura si attaccava e staccava dall’asfalto come una ventosa. Per l’esperto Hamilton e il giovane Russell, al primo anno in F1, è stato un incubo. La direttiva 39 ha permesso un grande miglioramento, alzando di qualche millimetro la vettura, ma nel 2023 vi è stata una ulteriore modifica che, in teoria, dovrebbe aver risolto molti problemi alla Stella a tre punta.

Mercedes, Wolff svela il segreto della W13

Lewis Hamilton, a secco di vittorie nella scorsa annata, e George Russell sono desiderosi di provare in Bahrain la total black W14. Solo in pista si vedranno tutte le novità realizzate per il 2023. In appena 25 ore e 30 minuti di tempo utile per i team emergeranno i punti di forza delle nuove wing car. Una giornata e mezza di tempo dietro al volante per ciascuno dei piloti titolari.

Non sono concepibili altri errori progettuali per un team che ha dominato per 8 anni di fila nell’era turbo ibrida. Lewis Hamilton è in scadenza e George Russell vuole lottare con i migliori piloti della categoria. Sarà un anno decisivo per i britannici. Per ottenere il massimo traguardo dovranno cooperare, nella speranza di avere in dote una monoposto all’altezza del loro talento. La W14, secondo quanto affermato da Wolff, avrebbe raggiunto il peso ideale, arrivando ai 798 kg previsti dal regolamento tecnico.

La presenza di tanto carbonio ha dato una grossa mano alla freccia nera. “Siamo al limite con il peso. È una questione di performance, tuttavia non ci sono tonnellate di peso che si possono risparmiare con la vernice. La scelta della nostra livrea dimostra che vogliamo combattere, anche perché la nostra scelta del 2020 è ancora molto valido”, ha annunciato il team principal austriaco, come riportato da FP.it.

Era un obiettivo chiave per noi. Nel 2022 siamo stati in sovrappeso per tutto l’anno, anche all’ultima gara. Perciò ci siamo concentrati molto su questo aspetto per cercare di non ritrovarci nella stessa situazione nel 2023. Tuttavia, anche l’anno scorso pensavamo di rientrare nel peso e invece abbiamo sforato di molto. Sono contento che questo tema sia stato preso sul serio: sulla vettura si vede molto carbonio e una vernice ridotta al minimo indispensabile. Per me è positivo, perché significa che puntiamo tutto sulle prestazioni: non è necessariamente importante l’aspetto, ma la velocità”, ha concluso Toto Wolff.

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