Dopo aver acquistato una magnifica Ferrari, dovreste avere interesse a non rovinarla. Ecco come si può guidare una Rossa come un vero pilota.
La Ferrari è un sogno che per la maggior parte dei comuni mortali rimane irrealizzabile. Poterla anche solo guidare una volta nella vita è una racconto che potrete raccontare un giorno ai vostri nipotini, ma acquistarla è ben altra soddisfazione. Si pensi che nel mondo nel 2022 sono state prodotte appena 13.221 vetture ed è stato un anno record per la casa modenese.
Purtroppo molti facoltosi acquirenti credono di essere degli autentici fenomeni alla guida. Quindi, una volta messa in garage una potente supercar, provano ad emulare le gesta dei driver della Rossa in Formula 1. Charles Leclerc e Carlos Sainz, oltre ad essere figli d’arte, hanno avuto un percorso lunghissimo nel Motorsport, iniziando a gareggiare da bambini sui kart. L’esperienza di un pilota di F1 nella ventina è già più ampia di quella che possono fare degli automobilisti sulle strade per una vita.
La sensazione di premere l’acceleratore e sentirsi schiacciati allo schienale non capita tutti i giorni ad un comune guidatore. Solo chi ha la fortuna di avere o testare auto sportive, a quel punto, può conoscere le dinamiche di guida di una supercar. Solo il rombo di una Ferrari all’accensione fa spavento. Salire senza esperienza su una vettura del Cavallino è pura follia.
Non è questione di modelli, anche una vecchia Ferrari comporta delle capacità di guida elevate. In un certo senso alcune vetture del passato hanno una difficoltà di approccio anche superiore. Le supercar della precedente gen avevano molti aiuti in meno alla guida, rendendo ancor più complesso il controllo. Qualsiasi Rossa, in qualsiasi periodo storico, rappresentava il non plus ultra sul piano tecnico. Per farvi un esempio pratico, chi è abituato a comandare in mare un gommone, farebbe molta fatica a spingere al massimo un motoscafo offshore.
Se in ambito nautico o aeronautica chiunque sano di meno desisterebbe dal pilotare, senza esperienza, mezzi dalle grandi velocità, le cui prestazioni possono esservi fatali, nell’Automotive tutto ciò non accade. Anche così si spiegano i numerosi incidenti che siamo soliti raccontarvi sul nostro magazine, proprio per farvi desistere dalla voglia di guidare in modo spericolato. Un bambino alla guida di una Ferrari? Le immagini sono assurde. Date una occhiata al seguente articolo: incidente drammatico per una Ferrari, la supercar si è spaccata a metà (VIDEO)
I consigli per guidare una Ferrari
Il primo suggerimento che vale per qualsiasi supercar è di fare dei corsi di guida. I costi sono alla portata e vi possono salvare l’auto, la vita e quella degli altri. Verrete seguiti da un professionista che vi farà capire come sfruttare al meglio le caratteristiche della vostra sportiva. In pista potrete migliorare il vostro stile guida nelle curve, ma occorre saper portare una Ferrari nei limiti del Codice della Strada. I comandi non sono così intuitivi e richiedono una sensibilità enorme.
Nelle mani giuste un gioiello della casa modenese può essere guidato con grande facilità, ma in mancanza di esperienza diventa una bestia difficile da domare. L’accelerazione, grazie al cambio sequenziale, avviene in tempi ridottissimi. La Ferrari SF90 Stradale, la prima plug-in hyrbrid nella gloriosa storia del Cavallino Rampante, è di 0,4 secondi più rapida della Superfast nello 0-100 orari. Da fermo arriva a 100 km/h in appena 2,5 secondi. Un battito di ciglia.
Rimanete sempre lucidi e siate gentili sul pedale dell’acceleratore. Con il tempo avvertirete i giri del motore, prima ancora che compaiano sul contagiri. Non date gas con il volante storto in uscita di curva. Altra cosa importante è non levare gli aiuti alla guida. In pochi sono capaci di domare una cavalleria brutale senza elettronica. Prima di impostare il manettino di una Ferrari sulle modalità più spinte, ricordatevi la prima regola base. Prenotatevi un corso e imparerete a dosare anche un’auto di 1000 CV con la giusta guida al vostro fianco.