F1, scoppia il caso Schumacher-Netflix: sotto accusa la serie sul Circus

Mick Schumacher non è più un pilota della Haas e non sarà al via della stagione di F1 2023, ma c’è molto da discutere su un fatto accaduto.

Il mondiale di F1 targato 2023 è alle porte, ma al via non ci sarà Mick Schumacher, licenziato in tronco dalla Haas dopo un biennio tutto sommato deludente. Il campione di Formula 2 del 2020 era arrivato alla corte di Gunther Steiner con tanta voglia di fare bene, ma a condannarlo sono stati i troppi errori ed i danni economici causati alla sua squadra.

F1 Mick Schumacher ed il caso Netflix (ANSA)
F1 Mick Schumacher ed il caso Netflix (ANSA)

Spiace dirlo, ma Mick non si è dimostrato all’altezza della F1, ed anche il confronto nettamente perso con il compagno di squadra Kevin Magnussen non poteva passare in secondo piano. Quanto accaduto in Brasile è stato la mazzata finale, con il danese addirittura in pole position, mentre Schumacher chiudeva le qualifiche con l’ultimo tempo, ad un’eternità di distacco dal suo team-mate. Non sono bastate le due grandi gare di Silverstone e Spielberg per salvare una stagione e, forse, una carriera intera.

Nel frattempo, sta per scoppiare una sorta di scandalo relativamente alla serie NetflixDrive to Survive“, arrivata ormai alla sua quinta stagione, nella quale viene raccontato il campionato 2022. Schumacher è il protagonista di un particolare episodio che, vuoi o non vuoi, farà molto discutere.

F1, ecco cosa sta accadendo a Mick Schumacher

La stagione di F1 targata 2023 inizierà il 5 di marzo, ma sarà anticipata, tra poche ore, dalla quinta edizione di “Drive to Survive“, la serie Netflix che racconta il Circus. La prima stagione uscì nel 2019 e raccontò il campionato precedente, e c’è da dire che, in questi anni, il programma non ha mai messo d’accordo tutti.

I puristi dell’automobilismo pensano infatti che sia una buffonata, utile soltanto ad attirare nuova gente, che con questo mondo non ha mai avuto nulla a che fare. Soprattutto negli Stati Uniti, è proprio ciò che è accaduto, ed anche uno che ha sempre criticato questa serie come Max Verstappen ha dovuto ammttere che la sua realizzazione ha aumentato in maniera esponenziale la popolarità della massima serie automobilistica.

Come detto, in queste ore sta uscendo la nuova stagione, ma le polemiche sono già molte per via di alcune anticipazioni che sono trapelate negli ultimi giorni. Il quinto episodio è dedicato a Mick Schumacher, che nel 2023 non sarà più al via in F1 dopo il licenziamento da parte della Haas, ed il titolo di questa puntata è “Tale padre, tale figlio“.

L’episodio parla delle grandi difficoltà che il figlio del Kaiser di Kerpen ha trovato nelle sue prime esperienze nel Circus, con tanti errori ed incidenti che hanno causato gravi danni economici alla sua squadra. In una telefonata che viene mostrata, tra il team principal Gunther Steiner ed il patron Gene Haas, con quest’ultimo che afferma: “Ormai è un uomo morto che cammina“, riferendosi ovviamente a Mick.

Il commento è successivo al Gran Premio di Monaco, dove il tedesco era stato protagonista di un terribile incidente nella zona delle Piscine, distruggendo il telaio della monoposto e causando una lunga bandiera rossa. Dopo quello di Jeddah, si trattava del secondo grave incidente avvenuto in pochi mesi, che ha causato anche una spesa extra non da poco per la Haas.

Le polemiche sono ovviamente scoppiate per due motivi: il primo è ovviamente legato alla brutta frase pronunciata dal patron del team, e l’altra è legata al fatto che Netflix abbia deciso di intitolare “Tale padre, tale figlio” questa puntata, nella quale il figlio del Kaiser di Kerpen viene chiamato in questa maniera, soprattutto facendo un parallelo proprio con le condizioni del sette volte campione del mondo.

Insomma, la nuova stagione della serie sul Circus non parte proprio sotto i migliori auspici, nella speranza che il fattaccio venga chiarito e che nelle altre puntate non vi siano altri scivoloni di questo livello. In questi casi, quando ci sono storie simili, occorre mantenere un certo riserbo, e magari non mostrare e far ascoltare tutto ciò che viene detto.

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