Fare il meccanico in F1 è il sogno di molti. Ma come si fa ad ottenere un posto? E soprattutto quanto si guadagna?
Per molti, i GP che vedono i migliori piloti al mondo sfidarsi alla domenica sui circuiti più probanti del pianeta per nove mesi l’anno, sono come la porta verso l’universo dei propri desideri. Il Circus in sé, e più nello specifico il paddock, il box e la pit lane, sono ambientazioni che per via del loro allure attraggono, suscitano interesse e volontà di esserci. In che ruolo? Non importa. Basta essere dentro.
C’è però qualcuno che ha un’ambizione. Quella di operare su quei bolidi ricchi di tecnologia sofisticata.
Che cosa fa il meccanico in F1?
La figura professionale che contempla questa caratteristica è il meccanico. Questo deve occuparsi del veicolo in ogni fase del weekend, preparandolo prima di ogni sessione, e intervenendo con tempestività in caso di imprevisti. Il suo compito è rendere il mezzo il più solido e competitivo possibile, nel senso che ogni elemento dovrà risultare perfetto, così da agevolare chi guida, portandolo a spingere al massimo senza preoccupazioni.
Per svolgere al meglio tale funzione è dunque necessaria una preparazione approfondita. Bisogna essere competenti in materia a trecentosessanta gradi e allo stesso tempo fisicamente allenati, oltre che mentalmente forti. La massima serie a ruote scoperte è un sport in cui tutto va molto veloce. Ecco perché occorre dimostrarsi reattivi, inclini a reggere la pressione e calmi. Il panico è uno dei grandi nemici di questo sport, perché toglie lucidità e non permette di rispondere alle criticità in tempi serrati.
L’interrogativo è, come si fa ad essere notati da uno dei dieci team iscritti al Mondiale. Ovviamente non è per nulla facile. La gavetta è d’obbligo, ma anche una formazione specifica. Ad esempio, oltre ad una buona conoscenza dell’inglese, sarebbe bene iscriversi corsi organizzati dalle Academy Motorsport e tenersi sempre informati sui siti ufficiali delle squadre in caso di apertura tirocini.
Quanto si guadagna?
Fatta la premessa su come avvicinarsi alla top class, ora siamo pronti a svelare un dettaglio decisamente più venale, che però scatena comunque la curiosità di tutti. Come ben sa chi segue le corse automobilistiche, i piloti sono decisamente ben pagati. Oggi come oggi, anche un debuttante si porta a casa all’incirca un milione di euro.
Ma tale opulenza è condivisa anche dagli altri lavoratori? La risposta è no, sebbene un meccanico che professa in F1, incassa di più di uno che fa lo stesso in una comune officina.
Da quanto si può apprendere, uno stipendio si aggira trai 45.000 e gli 80.000 euro all’anno, a cui vanno aggiunti i rimborsi per i viaggi, la permanenza in albergo e le consumazioni in ambito del fine settimana di corsa. La cifra varia anche in base alle risorse a disposizione dell’equipe di provenienza, ma altresì alla propria esperienza professionale e al grado.
Non sappiamo se con l’introduzione del budget cap, la somma citata possa essere diminuita. Di sicuro, ultimamente, l’impegno richiesto è aumentato. In particolare, l’introduzione della Sprint Race prima in tre, e dal 2023, in sei weekend, più l’estensione del calendario a ventitré prove, hanno reso e renderanno questo mestiere ancor più pesante e stressante.