Enzo Ferrari, nell’arco della sua vita, ha messo su un impero economico. Ecco cosa possiede oggi l’erede del “Grande Vecchio”.
Enzo, sin da ragazzino, mise in mostra una passione spasmodica per i motori, convincendo suo padre a portarlo alle gare automobilistiche dell’epoca. Il piccolo Enzo rimase sbalordito dalla velocità in pista dei cavalieri del rischio e volle diventare un pilota. Le morti del padre e del fratello nel 1916 rappresentarono un duro colpo per il giovane.
A quel punto dovette ascoltare il consiglio della madre e provare a trovare una stabilità economica. Le porte in faccia ricevute della FIAT lo portarono a prendere una decisione importante nella sua vita, fondando l’azienda che avrebbe rivoluzionato l’industria automobilistica. I successi dell’imprenditore modenese toccarono l’apice nella categoria regina del Motorsport. Non solo divenne il produttore di auto di lusso più importante al mondo, ma rese la Scuderia la più vincente al mondo. Fioccarono le vittorie in Formula 1 e a Maranello furono celebrati anche 12 campionati del mondo Sport Prototipi, 9 vittorie alla 24 ore di Le Mans, 7 Milla miglia e tanti altri trionfi internazionali.
Le vetture con lo stemma del Cavallino furono commercializzate in ogni angolo della Terra. Nacque così il mito Ferrari. Dopo la morte nel 1988 del Drake, fu nominato erede universale suo figlio Piero. Quest’ultimo ha conservato la carica di vice presidente, non assumendo mai le redini del Cavallino. Il presidente più virtuoso è stato Luca Cordero di Montezemolo. I successi imprenditoriali camminarono di pari passo con i trionfi nella categoria regina del Motorsport. Michael Schumacher conquistò ben 5 titoli mondiali di fila a Maranello.
L’impero della famiglia Ferrari
Dal 2016 la società modenese è quotata in borsa. I maggiori azionisti sono Exor e Piero Ferrari. L’holding della famiglia Agnelli detiene un 24,2%, mentre l’erede di Enzo possiede il 10,3%. Il restante 64,5% è in altre mani, ma quel 10% garantisce a Piero una posizione economica e di potere impressionante. Dopo la scomparsa di Sergio Marchionne che era succeduto a Montezemolo, la presidenza della Rossa è passata a John Elkann. Ferrari, ora è ufficiale: ecco come si chiamerà la nuova monoposto.
L’erede designato da Gianni Agnelli e Piero Ferrari, grazie ad un patto parasociale, controllano la maggioranza relativa dei voti in assemblea. I ricavi sono esplosi, grazie alle supercar e agli introiti su tutte le parti di ricambio originali. Secondo la rivista Forbes il patrimonio personale di Piero Ferrari si aggira oggi sui 4,6 miliardi di euro. La casa modenese riceve soldi anche attraverso la vendita di motori all’avanguardia e grazie a tutte le sponsorizzazioni e le cessioni di utilizzo del marchio e del nome.
Si tratta di un vero colosso, quasi inscalfibile. Salvo crisi assurde o offerte da capogiro, la Ferrari rimarrà nelle mani degli attuali azionisti. Tra le varie onorificenze, Piero Ferrari è stato omaggiato di quella di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere del lavoro. Può godersi la pensione da una posizione privilegiata, senza rinunciare alla sua carica di vice presidente. Quanto dura la visita al Museo Ferrari di Maranello? Ecco la risposta.
Piero Ferrari ha già pensato al futuro della casa modenese, assegnando la sua partecipazione a una fiduciaria che ha come beneficiari la figlia Antonella e i nipoti Enzo Mattioli Ferrari e Piero Galassi Ferrari. Il figlio di Enzo mantiene così l’usufrutto dei titoli, con i diritti di voto, e incassa l’80% dei dividendi. Nel corso della sua vita l’erede del Drake ha fondato anche la High Performance Engineering, un’azienda di progettazione ingegneristica per soluzioni avanzate per la progettazione, calcolo e produzione di componenti per motori ad alte prestazioni.
Nell’arco della sua vita Piero ha messo su un’autentica fortuna. La casa modenese vanta un +18,7% di fatturato rispetto al 2021. Il giro d’affari di circa 5 miliardi è ancora inavvicinabile per i competitor. L’uscita del SUV Purosangue a fine 2022 farà schizzare il giro d’affari alle stelle nel prossimo anno.