Si è conclusa da poco la seconda giornata di test della F1 in Bahrain, con Guanyu Zhou al top davanti a Verstappen. Cresce la Ferrari.
La seconda giornata di test pre-stagionali del mondiale di F1 targato 2023 si sono conclusi in quel di Sakhir, con la miglior prestazione che è stata segnata da un nome davvero imprevedibile. Al top c’è infatti l’Alfa Romeo Racing di Guanyu Zhou, che ha girato in 1’31”610 con la gomma a banda rossa C5, ovvero la più morbida disponibile in questi test.
Siamo già ad un solo secondo dalla pole position ottenuta da Charles Leclerc lo scorso anno, anche se va detto che questo compound non verrà portato dalla Pirelli nel prossimo fine settimana, quando si disputerà il Gran Premio del Bahrain. Il secondo tempo è sicuramente più indicativo, visto che è stato ottenuto dalla Red Bull di Max Verstappen.
Il campione del mondo è staccato di soli 40 millesimi, ma ha ottenuto questo crono con le C3, ovvero quelle che saranno le Soft, le gomme da qualifica, del prossimo week-end. Il re della F1 attuale ha confermato il grande stato di forma del team di Milton Keynes, soprattutto per quello che riguarda il passo gara.
Super Max ha dato la sensazione, anche oggi, di poter andare in pista e di piazzare subito la zampata, oltre che spaventare tutti a livello di long run. Questa RB19 non sembra davvero patire il degrado delle gomme, un qualcosa che è in continuità con la seconda parte della scorsa stagione.
Per l’olandese sono stati effettuati 36 giri, avendo girato solo al pomeriggio, ma va detto che non è mancato un piccolo problema che lo ha costretto ad un’ora ai box, a causa di una piccola perdita d’olio. In terza posizione troviamo l’Aston Martin di un sempre pimpante Fernando Alonso, che ha preceduto l’AlphaTauri di Nyck De Vries.
Quinta posizione per il rientrante in F1 Nico Hulkenberg con la Haas, seguito dalla prima Ferrari, quella affidata a Carlos Sainz. Lo spagnolo ha girato soltanto in mattinata inanellando 70 tornate, e facendo segnare la seconda miglior prestazione del turno iniziale, prima di cedere il volante a Charles Leclerc.
Il monegasco è ottavo alle spalle della Williams del sorprendente Logan Sargeant, che con 148 giri è stato il pilota più attivo di giornata. Tornando alla Ferrari, c’è da dire che i segnali sono stati molto più positivi rispetto alla giornata di ieri, anche se il tempo non è mai stato cercato realmente.
A far ben sperare c’è il long run di Leclerc effettuato nell’ultima ora, soprattutto la seconda parte che lo ha visto impegnato con la mescola C1, la più dura in assoluto. In quel momento, la Ferrari ha palesato una solidità che non si era mai vista, ed il monegasco è apparso molto più a suo agio con la vettura, concludendo un totale di 56 giri, per un totale di 126 passaggi conclusi dal Cavallino.
Scorrendo la classifica troviamo in nona posizione la McLaren di Oscar Piastri, mentre l’Alpine di Pierre Gasly chiude la top ten. Queste due monoposto hanno deluso e non poco, ed appaiono in netto ritardo rispetto all’Aston Martin, mentre l’AlphaTauri ed i motorizzati Ferrari paiono ancora difficilmente decifrabili.
Per il momento è tutto negativo per quanto riguarda la Mercedes, e non certo per via del tredicesimo tempo di George Russell ed il quindicesimo di Lewis Hamilton. Le frecce nere sono in grossa difficoltà soprattutto sul passo gara con la F1 W14, con l’ex Williams che ha perso gran parte del pomeriggio per un guasto idraulico, causando anche una lunga bandiera rossa.
Il team di Brackley non è affatto in forma come confermato da Toto Wolff in mattinata, facendo intendere che per l’inizio del nuovo mondiale ci sarà da soffrire. Sergio Perez, chiudendo il discorso Red Bull, aveva girando in mattina e chiude quattordicesimo, con 76 giri all’attivo, portando il totale di giornata della RB19 a quota 112. Appuntamento a domani per l’ultima giornata di questi test.
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