La Red Bull RB19 è la monoposto di riferimento, e con Max Verstappen c’è già un gran feeling. Ecco i suoi segreti ed il lavoro svolto.
La nuova Red Bull RB19 è venuta finalmente allo scoperto, in quel di Sakhir dove sono iniziati da poco i test invernali. La vettura di Max Verstappen e Sergio Perez è stata portata al debutto dal campione del mondo, che è stato subito il più veloce nella sessione mattutina, tenendo dietro la Ferrari di Carlos Sainz.
Chi si aspettava la solita genialata da parte di Adrian Newey potrebbe essere rimasto deluso, visto che la nuova arma del team di Milton Keynes è una chiara evoluzione di quella dello scorso anno, senza grosse modifiche apparenti. Le pance sono rimaste molto simili, tenendo fede al concetto dello scivolo che in molti hanno copiato, senza decidere di prendere spunto dalle vasche introdotte lo scorso anno dalla Ferrari.
Il muso anteriore è stato leggermente rastremato ai lati, per cui sono state tradite le aspettative legate al filming day di Silverstone, nel quale si era intravisto un muso che appariva molto allungato. Le pance, ovvero la zona più copiata di questa monoposto, sembrano andare quasi ad impattare contro il fondo, in un andamento più estremo rispetto allo scorso anno.
La Red Bull ha sposato alla perfezione il concetto di evoluzione, ed è chiaro che non poteva essere altrimenti visto ciò che si è visto nel 2022. Come spiegheremo in seguito, un gran vantaggio potrà essere dato da un elemento che non è visibile, vale a dire il telaio alleggerito, già realizzato lo scorso anno e che non fu mai montato, pronto per essere usato sulla RB19.
Verstappen è carico per una nuova stagione da protagonista, ed ha subito fatto vedere chi comanda. La Ferrari ha dimostrato di soffrire molto più di porpoising e bottoming rispetto alla RB19, la quale appare già quasi sui binari. Nelle prossime righe, vi sveleremo anche un curioso lavoro svolto dal campione del mondo in mattinata nei test di Sakhir.
Red Bull, ecco i segreti della RB19 al debutto in Bahrain
In casa Red Bull c’è già grande ottimismo attorno alla RB19, che dopo essere stata tenuta segreta per quasi un mese è venuta allo scoperto nei test di Sakhir. C’è da dire che Max Verstappen è sembrato subito in gran forma, avendo piazzato il miglior tempo nella sessione mattutina del day 1, girando in 1’32”959 con gomma C3, ed avendo inanellato ben 71 passaggi. Alle sue spalle, per meno di tre decimi, c’è la Ferrari di Carlos Sainz, che lo ha battuto di una sola tornata nel computo complessivo.
In mattinata è stato svolto un lavoro molto curioso nel momento in cui la RB19 del campione del mondo è stata cosparsa della vernice flow-viz, con l’olandese che ha percorso alcuni passaggi in maniera molto lenta per verificare i flussi ed iniziare un lungo lavoro di studio che in questi giorni di test risulterà fondamentale per preparare il Gran Premio del Bahrain della prossima settimana.
La Red Bull si è presentata in quel di Sakhir con una monoposto che, a prima vista, è identica a quella dello scorso anno, sicuramente la meno variata nelle forme di tutta la griglia. Come si suol dire, cavallo che vince non si cambia, ed è questa la filosofia scelta da Adrian Newey e dal suo staff tecnico, contando tanto sul telaio alleggerito che chiaramente non si vede, ma che può fare un’enorme differenza.
Proprio sulla questione peso è arrivato il commento del Super-consulente, vale a dire Helmut Marko, che parlando ad “Auto Motor und Sport” ha dichiarato: “Il nostro pacchetto funziona alla perfezione, ogni nostra nuova idea dovrà essere perfetta, perché con la penalità in galleria del vento che ci ha dato la FIA non possiamo permetterci il minimo errore. Abbiamo già raggiunto il peso minimo, frutto di un super lavoro da parte di tutto il team, visto che eravamo in netta eccedenza l’anno scorso. Tutto funziona bene“.