Valentino Rossi, il boss Yamaha lo rimpiange: parole clamorose

Lin Jarvis in una intervista tra passato e futuro è tornato a parlare del suo pupillo, Valentino Rossi, mettendo a paragone la sua era con quella attuale.

La MotoGP è in attesa dei test di Portimao, gli ultimi che diranno a che punto sono le squadre in vista dell’esordio del campionato 2023. La Ducati per ora continua a far paura, con un gap rispetto alla concorrenza che, almeno sul giro secco, rimane importante. Solo Aprilia è sembrata fare qualche passo in avanti, mentre Yamaha e Honda, seppur con tante novità, sono rimaste quasi al punto di partenza, ossia ad inseguire da lontano. Ma se la seconda sembra avere qualche problema in più, la prima quantomeno qualcosa d’interessante sembra averlo trovato. Il team di Lin Jarvis è riuscito quantomeno ad accontentare Quartararo e Morbidelli sotto l’aspetto della velocità di punta, vero tallone d’Achille delle ultime stagioni.

Valentino Rossi (ANSA)
Valentino Rossi (ANSA)

Dalla Malesia però è emerso anche che la M1 continua a faticare terribilmente con le gomme nuove, quelle da qualifica in sostanza. E questo è un problema enorme, che potrebbe essere limitante per la ricorsa dei piloti a posizioni che contano la domenica in gara.

C’è da dire che la Yamaha sta vivendo un periodo particolarmente turbolento, con cambiamenti non solo nella struttura ma anche nel modo di lavorare. Da quest’anno saranno solo due le moto in griglia, cosa che permetterà di focalizzarsi sì solo sul team ufficiale ma a dire il vero è sempre uno svantaggio non avere un team satellite su cui testare delle novità. E per questo si sta lavorando per riaverlo dal 2025, magari convincendo quel Valentino Rossi, suo ex pupillo, che oggi è in MotoGP ma con Ducati.

Valentino Rossi e gli anni d’oro in Yamaha

Lin Jarvis è uno dei manager più esperti nel paddock del Motomondiale, che in questo 2023 festeggia il suo 24esimo anno nel team Yamaha ufficiale. In pratica ha vissuto in pieno l’epoca d’oro con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, cosa che adesso fa un po’ impressione ricordare viste le difficoltà della scuderia. Certo, nel 2021 Fabio Quartararo ha dato una grandissima gioia, ma sembra già passata un’era da quel trionfo, forse estemporaneo, della casa giapponese.

Ma in una intervista a Speedweek, il manager ha fatto un passo indietro a quando tutto è cambiato nel team, proprio con il Dottore: “A volte ci pensi. Man mano che invecchi ti guardi indietro, specialmente ora che Valentino si è ritirato, e dici: ‘Ah, ricordo i giorni con Valentino…’. Ad esempio, ricordo che la nostra divisa della squadra era grigia“. E subito ha un pensiero per il campione di Tavullia davvero dolce: “È stato un momento emozionante quando è salito sulla nostra moto per la prima volta, sono stati momenti entusiasmanti. Ha cambiato tutto“.

Poi però è tornato alla realtà: “In effetti, da allora abbiamo avuto un sacco di alti e bassi, ed eccoci qui. Siamo abbastanza ottimisti. Al momento siamo ottimisti. Tutti hanno fame di ricominciare“. E a chi gli chiede se siamo un po’ come nel 2004, quando arrivò Valentino Rossi in Yamaha, Jarvis spiega: “È molto diverso perché nel 2003 non abbiamo vinto nemmeno una gara e poi è arrivato Valentino Rossi. Siamo davvero partiti da zero, in tutto. Per renderlo possibile abbiamo portato il miglior pilota del mondo. Adesso è un po’ diverso. Direi che l’atteggiamento positivo e la motivazione derivano dal vedere una reazione. Il motivo della posizione in cui ci siamo trovati l’anno scorso era che alcune cose non funzionavano. Non eravamo abbastanza concentrati. Penso che l’anno scorso abbiamo capito che dobbiamo cambiare il modo in cui lavoriamo“.

Jarvis che poi si è lasciato anche andare a una constatazione realistica: “Dobbiamo vedere le cose in prospettiva. Non puoi vincere ogni anno. Ora abbiamo cinque costruttori in MotoGP, rispetto ai sei dello scorso anno, e questo significa che cinque non possono avere successo perché solo uno vince. E devi accettarlo, fa parte della vita. Non puoi vincere sempre. Quindi non vedo il secondo posto come un risultato negativo, ma è stata una stagione difficile. Il fatto che l’anno scorso non avevamo ciò di cui avevamo bisogno e non potevamo dare al pilota ciò di cui aveva bisogno. Speriamo che quest’anno sia migliore“. Chissà poi se per un futuro migliore, Yamaha dovrà affidarsi di nuovo a Valentino Rossi.

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