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Formula 1

Chi va più veloce tra una Formula 1 e una MotoGP? Accelerazioni folli

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Davide Russo

Le monoposto di Formula 1 sono un concentrato di tecnologia estrema. I bolidi di MotoGP non sono da meno. Ecco chi è la più veloce.

Tutte le categorie del Motorsport rappresentano una sfida per ingegneri e i piloti. La Formula 1 è considerata la categoria regina del Motorsport, così come la MotoGP è riconosciuta come la top class del mondo delle due ruote. Le monoposto di F1 sono evolute tantissimo nella scorsa annata, ritornando ad un concetto progettuale che era stato accantonato per quarant’anni.

F1 e MotoGP (ANSA)

Le auto ad effetto suolo hanno riacceso l’entusiasmo dei fan nella prima parte del 2022. La Ferrari sembrava essere ritornata finalmente a fare la voce grossa in Formula 1, dopo 15 anni avari di soddisfazioni. Le prime vittorie di Charles Leclerc in Bahrain e in Australia sembravano aver già consacrato la F1-75 come il punto di riferimento in pista. Nel prosieguo della stagione sono emersi tutti i problemi che hanno caratterizzato la gestione del dopo Montezemolo. La Rossa, infatti, ha faticato negli sviluppi ed è andata incontro ad avarie tecniche allarmanti. I motori ibridi delle moderne Formula 1 sono di una complessità inaudita.

La ricerca spasmodica della prestazione massima deve combaciare con un’affidabilità clamorosa. In passato non vi erano particolari limitazioni, anche lato sviluppi, ma oggi il regolamento è conservativo. Le Power Unit V6 delle attuali auto di Formula 1 sono congelate, non consentendo ai team di apportare particolari modifiche ai motori, se non nell’affidabilità. In questo modo chi riesce, all’inizio di un nuovo ciclo tecnico, a trovare la quadra, generalmente porta a casa il trionfo mondiale anche negli anni successivi.

Per questo motivo in Formula 1 la Red Bull Racing, vincitrice di 17 GP su 22 nel 2022, sembra aver preso il posto di dominatrice incontrastata che era stato occupato dalla Mercedes per 8 anni di fila. Anche in MotoGP il mezzo è diventato più importante del pilota, a causa delle continue innovazioni che hanno limitato l’estro dei centauri in sella ai bolidi della classe regina. Se nelle categorie minori vi è uniformità fra le motociclette, il salto in top class rappresenta una evidente problematica per coloro che non hanno a disposizione mezzi all’altezza del loro talento.

Persino un fenomeno come Marc Marquez, dopo tre anni caratterizzati da infortuni, ha iniziato palesare dei problemi di feeling in sella alla sua nuova Honda. Un tempo le case giapponesi erano il punto di riferimento nella classe regina del Motomondiale, mentre oggi è la Ducati a comandare. La casa di Borgo Panigale ha conquistato gli ultimi tre titoli costruttori, consentendo a Bagnaia di vincere il suo primo riconoscimento iridato in MotoGP.

Il confronto tra Formula 1 e MotoGP

Spesso i piloti più rappresentativi di Formula Uno e MotoGP si sono scambiati il posto in alcuni eventi promozionali. Alcuni campioni hanno ha avuto modo di cimentarsi in sella alle moto e alle auto che hanno fatto la storia delle rispettive serie. Uno degli “swap” più famosi è avvenuto tra Lewis Hamilton, 7 volte campione del mondo di Formula 1, e Valentino Rossi, 9 volte iridato. Il centauro di Tavullia si calò nell’abitacolo della straordinaria Mercedes doppia W08, mentre l’anglocaraibico testò la mitica Yamaha M1 del centauro italiano.

L’esperienza fu resa possibile dal fatto che entrambi hanno familiarità con bolidi ad alte velocità, anche perché solo un pilota può riuscire a domare l’impressionante cavalleria di una monoposto di F1 e di un bolide della top class. Il peso delle wing car è di 798kg, pilota incluso, mentre una MotoGP pesa appena 157 kg. In Formula 1000 CV muovono un peso complessivo di 798 kg, mentre il rapporto sulle due ruote è ancora più estremo.

In MotoGP va aggiunto il peso del pilota, con una media di 70 kg. Un totale di 227 kg per potenze ormai prossime ai 300 CV. Il pilota della Ducati, Johan Zarco, ha raggiunto i 363.6 km/h, mentre il record per la F1 è di Bottas con 372.5 km/h in gara e 378 km/h in prova. Da 0 a 100 km/h i risultati sono simili, con una copertura in circa 2,5 secondi. Da 0 a 200 km/h sono più veloci le moto di circa mezzo secondo, mentre da 0 a 300 km/h svettano le monoposto di F1 di circa un secondo. In curve, invece, le differenze di velocità sono sensibili, a favore delle wing car.

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Davide Russo
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