F1, Alfa Romeo pronta a stupire: ecco l’arma segreta del 2023

L’Alfa Romeo ha già impressionato nella scorsa stagione, ma ora sono pronti ad alzare l’asticella. I punti deboli della wing car sono stati risolti.

Il team con sede ad Hinwil nel 2022 è stato frenato, principalmente, dai problemi di affidabilità. La C42 è tornata ai livelli delle monoposto C37 e C38, anche in termini di punti. Sul muretto dell’Alfa Romeo Frederic Vasseur si è fatto le ossa. Ha guidato con grande orgoglio Charles Leclerc al debutto in F1, godendosi anche il campione del mondo, Kimi Raikkonen, e l’italiano Antonio Giovinazzi.

Alfa Romeo F1 (Ansa Foto)
Alfa Romeo F1 (Ansa Foto)

Nel 2020 e nel 2021 gli ex driver hanno avuto la sfortuna di seguire a ruota la pochezza prestazionale delle Power Unit Ferrari. Nel 2022, grazie ai motori Superfast, l’Alfa con Valtteri Bottas e Zhou Guanyu hanno ritrovato lo smalto delle annate migliori. Il rookie, dopo un inizio promettente, ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto. Il finlandese, ex Mercedes, ha conquistato 49 punti determinanti per precedere nella graduatoria costruttori Aston Martin, AlphaTauri, Haas e Williams.

Per il team con i loghi del Biscione si è trattato di un risultato spettacolare, considerato che il miglior risultato di sempre arrivò nel 2001 con Nick Heidfeld e Kimi Raikkonen. Un quarto posto nel mondiale. L’Alfa Romeo, alle spalle di Red Bull Racing, Ferrari e Mercedes, potrebbe anche puntare a lottare per la quarta piazza con AM, Alpine e McLaren Mercedes nel 2023. A livello tecnico la nuova auto ad effetto suolo, aspettando l’arrivo di Audi nel 2026, ha sorpreso per soluzioni tecniche all’avanguardia.

Nella scorsa annata i problemi tecnici ai motori Superfast hanno privato Bottas e Zhou di un bottino di punti superiore. Alpine e McLaren hanno avuto una maggiore regolarità, mentre sulla distanza l’Alfa è calata, come del resto la Rossa e la Haas. L’arrivo dalla McLaren Mercedes di Andreas Seidl ha rappresentato un discreto smacco per il team di Woking. L’inverno è stato importante anche per la ricerca di un nuovo sponsor rilevante partner come Stake e la squadra sembra essere in espansione.

F1, i punti forti dell’Alfa Romeo

Nei test prestagionali in Bahrain la squadra elvetica ha messo in mostra alcuni aggiornamenti aerodinamici e prestazionali generali da tenere sotto osservazione. La C42 è risultata più stabile al posteriore, grazie ad un grosso miglioramento in quell’area. I tecnici si sono concentrati sul punto debole del retrotreno, specialmente nelle curve ad alta velocità e il miglioramento è stato certificato da Valtteri Bottas.

Va ancora messo a punto il bilanciamento, soprattutto perché a bassa velocità la wing car fa ancora un po’ fatica a bloccare l’anteriore e a sottosterzare. Ma non è niente che non possiamo risolvere. “L’alta velocità è stata la nostra debolezza lo scorso anno. Quindi abbiamo cercato di migliorarla, il che sembra funzionare bene. Ora, sembra abbastanza chiaro il miglioramento che siamo riusciti a fare”, ha confessato Zhou ad Autosport.

Nel primo giorno di test l’Alfa Romeo ha completato 138 giri, senza avere problemi di affidabilità. Una iniezione di fiducia importante in vista dell’inizio di stagione. Nel 2022 la squadra fece molta più fatica a Barcellona. “La cosa più positiva è che non abbiamo avuto un solo problema, il che è in netto contrasto con i test dell’anno scorso. Quindi almeno abbiamo iniziato con il piede giusto e ottenuto un buon chilometraggio che, a questo punto, è così importante”, ha affermato Bottas.

La squadra ha identificato i problemi dello scorso anno sul piano telaistico e la Ferrari ha fatto il resto lato motore. Molti concetti sono stati modificati, come ad esempio il raffreddamento. La squadra ha percorso con Bottas e Zhou la distanza di un paio di Gran Premi, senza avere particolari patemi. L’Alfa Romeo sembra anche più avanti rispetto a McLaren e Alpine, tuttavia l’Aston Martin è molto cresciuta e Fernando Alonso rappresenterà un osso duro nel midfield.

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