In F1 hanno corso cavalieri del rischio che hanno scritto pagine indelebili del Motorsport. La scomparsa di un personaggio molto apprezzato ha sconvolto i fan. Ecco di chi si tratta e le cause del decesso.
Ci sono piloti destinati a collezionare vittorie su vittorie e chi diventa famoso per aver conquistato anche solo un punticino nella categoria regina del Motorsport. Essere seguiti ed apprezzati è più una questione di fascino che di nome. Il campione è osannato a prescindere, anche con il carattere peggiore, ma vi sono stati uomini che hanno lasciato un segno per la loro personalità istrionica.
Karl Edward Tommy “Slim” Borgudd è nato in Svezia il 25 novembre 1946. Prima di cimentarsi nel Motorsport era un noto batterista jazz-rock, avendo suonato per diverse band. In modo del tutto sorprendente riuscì a lavorare con gli ABBA, grazie all’amicizia con Björn Ulvaeus, con il quale aveva già collaborato in uno dei suoi precedenti gruppi musicali.
Borgudd aveva anche un bel manico in termini di pista, dato che riuscì a strappare buoni risultati nella Formula Ford e ottenne nel 1972 ben cinque vittorie nella Formula Sport. Debuttò in Formula 3 a 30 anni, ma non riuscì a salire negli anni successivi in F2. Avete presente quando si dice, “chiusa una porta si apre un portone?” Lo svedese riuscì a fare il grande salto in F1, correndo su una ATS al Gran Premio di San Marino nel 1981, con un enorme logo degli ABBA sulla livrea della monoposto. La scelta aveva l’obiettivo di catturare l’interesse degli sponsor.
A Silverstone riuscì a cogliere un clamoroso sesto posto che gli valse il primo e unico punto nella categoria regina del Motorsport. Nella domenica trionfale di John Watson su McLaren, davanti alla Williams di Carlos Reutemann e alla Ligier di Jacques Laffite, lo svedese arrivò in sesta posizione. All’epoca si attribuivano i punti sino al sesto posto. Oggi sarebbe un dominio assoluto dei piloti dei tre top team, ovvero Red Bull Racing, Ferrari e Mercedes. Vi sarebbe poco spazio per tutti gli altri driver. Un sesto posto in quegli anni, forse, non è paragonabile nemmeno ad una terza posizione attuale, considerato anche l’elevato numero di partecipanti ai Gran Premi.
F1, la scomparsa di Borgudd
Il ventesimo posto nel 1981 nella squadra ATS gli valse la possibilità di gareggiare nella Tyrrell, la stagione successiva, al fianco di Michele Alboreto. Corse i primi 3 Gran Premi. Dopo un diciassettesimo posto all’esordio in Sudafrica, arrivò un settimo posto in Brasile e un decimo negli Stati Uniti. Nel 2023 sarebbero stati considerati risultati più che soddisfacenti, ma la sua carriera in F1 si chiuse anzitempo con 10 GP disputati e un sesto posto quale risultato migliore. Lutto terribile nel mondo delle auto: è morto un pilastro.
Carriera conclusa? Assolutamente no! “Slim” decise di non appendere il casco al chiodo, divertendosi nelle categorie minori. Conquistò il titolo di britannico ed europeo di Truck Racing nel 1995. Dal 1983 al 1997 Borgudd si cimentò anche altre specialità automobilistiche, tra cui la 24 ore di Le Mans. Sui track vinse il campionato europeo FIA nel 1986 (Classe B), nel 1987 (Classe C) e nel 1995 (Super-Race-Trucks). La passione di Borgudd non si è mai placata del tutto, correndo anche in gare europee di livello dilettantistico o amatoriale.
Purtroppo si è spento all’età di 76 anni nella serata del 23 febbraio 2023, dopo una brutta battaglia col morbo d’Alzheimer. In tanti della vecchia scuola sono passati a miglior vita. Il poliedrico svedese sarà ricordato per le sue skill in pista e dietro ad una batteria, addirittura in alcune session con gli ABBA. Purtroppo la malattia lo ha portato a vivere una ultima fase di vita molto sofferta.