Dopo un 2022 deludente, Hamilton punta forte sulla nuova stagione. E ne sono sicuri due ex campioni, che però lanciano anche un avvertimento a Mercedes.
Un 2022 senza neanche una vittoria: non è mai successo in F1 a Lewis Hamilton di chiudere a bocca asciutta una stagione. E questo la dice lunga sull’annata del sette volte campione del mondo, che ha vissuto sicuramente uno dei periodi più difficili della sua carriera. Tutto è cominciato con quel maledetto GP di Abu Dhabi del 2021, quando all’ultimo giro Max Verstappen gli ha portato via un Mondiale che sembrava certo. Un Mondiale che sarebbe stato l’ottavo per l’inglese, che sarebbe entrato definitivamente nella leggenda, superando uno come Michael Schumacher. La delusione è stata fortissima e lo si è percepito anche nelle settimane seguenti, dove il silenzio di Lewis, anche social, ha fatto temere che potesse addirittura dire addio alla F1.
Poi però è tornato in pista ma almeno fino a metà stagione, complici anche le prestazioni davvero non di spessore della Mercedes W13, è sembrato spento, non il solito Hamilton combattivo che abbiamo visto negli anni scorsi. L’ultima parte del 2022 però ci ha riconsegnato un britannico finalmente sul pezzo, capace di mettere in riga un George Russell che sembrava volergli togliere da subito i gradi di capitano, che ha finito sì davanti a lui ma che deve dire grazie soprattutto alle prestazioni portate a casa nella prima metà di 2022.
Averlo rivisto sorridente e convinto alla presentazione della W14 ha tranquillizzato tutti, fan e addetti ai lavori. Quelle immagini ci hanno restituito finalmente un Lewis sereno, non più condizionato dai fatti di fine 2021 e concentrato su un nuovo obiettivo, quello di tornare grande in questo 2023 con una Mercedes che ha rischiato ancora, puntando su una evoluzione di un progetto che ha fatto fatica lo scorso anno. Ma forse è proprio questo a stuzzicare ancor di più l’inglese, che vuole tornare a stupire. Il tutto con l’incognita contratto, che scade proprio a fine stagione, che potrebbe essere prolungato in caso di buone prestazioni della Mercedes o addirittura interrotto nell’ipotesi più rosea, ossia di un ottavo Mondiale che sarebbe la giusta chiusura di una carriera straordinaria.
Hamilton convince Button
Sono diversi gli addetti ai lavori che credono che il britannico possa ripartire alla grande in questo 2023. Tra questi il connazionale Jenson Button, oggi commentatore tv, che a Sky Sports News ha confermato come Hamilton partirà “a tutto gas” in questo 2023, con un ritmo decisamente diverso rispetto allo scorso anno.
“La Mercedes gli ha dato un’auto vincente per così tanti anni – ha detto il campione di F1 del 2009, tirando in ballo gli otto titoli costruttori oltre a quelli piloti portati a casa dall’inglese nel corso dei suoi anni nel team anglo-tedesco -. L’anno scorso ovviamente non l’hanno fatto, ma la macchina ha vinto una gara, quindi si può dire che alla fine dell’anno erano forti. E penso che Lewis lo fosse altrettanto. Le sue prestazioni sono state molto costanti da metà a fine stagione, molto, molto veloci“. E proprio per questo si è detto sicuro di una cosa: “Penso che quest’anno inizierà alla grande. Ci sarà fin dall’inizio. Non vedo l’ora di vederlo, metterà molta pressione su George Russell, ma penso che sia una buona coppia e non vedo l’ora che combattano“.
L’avvertimento di Hill
Hamilton che, secondo Button, può continuare la sua avventura in F1 prolungando il suo contratto con Mercedes ma avverte: “Con un’auto non competitiva potrebbe cambiare idea. È qualcosa che attraversiamo tutti ad un certo punto della nostra carriera ed è un motivo per cui molte persone si ritirano, perché non sono più su una macchina vincente“. E sulla stessa linea è un altro grande campione del passato come Damon Hill: “Sta già pensando di ritirarsi. A 38 anni, ha già parlato di essere uno dei piloti più anziani. Sta andando verso la fine della sua carriera, tutti sanno che non si può andare avanti per sempre, ma è così in forma e impegnato e si è mantenuto in buona forma“.
E ha spiegato meglio cosa succede nella testa di un pilota come Hamilton: “Se quella macchina gli dà una possibilità di vittoria, allora sarà lì a lottare. Ma è quando diventa più difficile che è un po’ più difficile pensare a lungo termine. Un pilota da corsa ha bisogno di una carota, e il campionato del mondo è una grande carota. L’ottavo titolo per Hamilton lo è ancor di più. E’ ambizioso e dopo Abu Dhabi credo che sia ancor più motivato“.