Mercedes, Toto Wolff perde la calma: sfuriata clamorosa

Il boss della Mercedes, Toto Wolff, ha lanciato un appello importante nella conferenza dei team principal. Volano parole pesanti.

Nella scorsa stagione la Mercedes è andata incontro ad un problema imprevisto. La W13 avrebbe dovuto fare faville dopo i dati riscontrati in galleria del vento in inverno, ma una volta scesa in pista, nei primi test prestagionali a Barcellona, furono dolori. Le auto anglo tedesche rimbalzarono come delle palline impazzite sui lunghi rettilinei. Nonostante l’evoluzione tecnologica dei dati digitali, solo in pista si possono avere riscontri effettivi sui comportamenti dell’auto.

F1 Toto Wolff (LaPresse)
F1 Toto Wolff (LaPresse)

La prima vettura ad effetto suolo della Mercedes presentava più problemi che qualità, soprattutto nella prima parte di stagione. I tecnici a Brackley si sono tirati sulle maniche nel tentativo di rendere guidabile una vettura che in certi frangenti i piloti hanno definito pericolosa. L’effetto porpoising rendeva instabile la vettura ad alte velocità sui lunghi rettilinei di Jeddah. Lewis Hamilton visse un vero e proprio incubo, chiudendo il Gran Premio in decima posizione. L’auto si attaccava e staccava dall’asfalto come una ventosa ad alte velocità, non solo rendendo fastidiosa la guida sul dritto ma anche problematica nei tratti misti.

George Russell, forse, maggiormente abituato a vetture di basso profilo diede una grande dimostrazione di forza, riuscendo a chiudere le prime 9 gare del 2022 in top 5. L’ex pilota della Williams si è calato meglio nella difficile realtà in cui è piombata la Mercedes. Hamilton, invece, abituato a conquistare campionati su campionati a bordo di vetture straordinarie non si aspettava di terminare il 2022 senza neanche una vittoria. Da fine stratega Wolff aveva compreso che il principale limite dell’auto ad effetto suolo anglo tedesca era rappresentato bei rimbalzi ad alte velocità.

Mercedes, lo sfogo di Toto Wolff

A quel punto nelle stanze dei bottoni l’austriaco ha richiesto a gran voce un cambiamento appellandosi alla sicurezza delle wing car in pista. La W13 non era certo l’unica auto a soffrire dei rimbalzi, ma gli altri team non si sono lamentati in modo eccessivo come è convenuto fare alle Frecce d’argento. La direttiva 39 aiutò non poco la Mercedes, dopo la pausa estiva. La direttiva anti porpoising permise a Russell ed Hamilton di tornare a lottare, stabilmente, per le posizioni nobili della classifica.

La Ferrari, invece, andò in atroci difficoltà, nonostante le smentite di rito di Binotto. Una ammissione avrebbe rappresentato un riconoscimento dello scarso potere politico della casa modenese. In F1, però, Wolff è uno che si è sempre fatto sentire e con la nuova altezza dal suolo, le Mercedes hanno ricominciato a viaggiare su buoni livelli, chiudendo un sorprendente 1-2 in Brasile. George Russell dopo aver vinto la Sprint Race, riuscì a ripetersi anche nella tappa domenicale, conquistando il suo primo GP di F1 della sua carriera.

Si è trattato di un successo insperato alla vigilia della stagione. La W13 era un disastro assoluto, lontana anni luce da Ferrari e Red Bull Racing. Per poco la Mercedes, invece, non ha beffato la Rossa in classifica costruttori, sottraendole il secondo posto. Nel 2023 il porpoising sembra essere stato annullato o quanto meno mitigato, ma nel 2022 l’austriaco ebbe uno sfogo durissimo in un meeting tra team principal.

Come si evince dall’ultima serie di Drive To Survive in onda su Netflix, il manager austriaco, dopo i problemi alla schiena riscontrati a Baku da Hamilton, prese una posizione decisa nei confronti dei colleghi. In molti erano restii ad apportare modifiche regolamentari e Wolff perse la calma. “Sento un sacco di chiacchiere che parlano di porpoising. Posso dirvi che state tutti giocando a un gioco pericoloso. Se un’auto finisce nel muro, perché è troppo rigida o sta toccando il fondo, siete nella m***a. E io verrò a cercarvi. Se pensate che questo sia un gioco di performance, allora vi sbagliate di grosso”.

Wolff ai microfoni di Netflix riuscì a convincere tutti, riuscendo a far introdurre dal Belgio la direttiva 39. Nella scena si vede anche un Horner e uno Steiner poco sereni sulla questione. In ogni caso la Red Bull Racing ha dominato sino alla fine e gli altri team hanno visto con il binocolo l’avversario, con o senza porpoising.

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