Nel campionato MotoAmerica in questa stagione c’è una novità che ha fatto scalpore e che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione.
Il mondo del motorsport è in fermento, perché è in queste settimane che, via via, cominceranno i vari campionati in giro per il mondo. C’è grande attesa ovviamente per la F1 e la MotoGP, i due campionati più seguiti in assoluto, ma anche oltreoceano si stanno scaldando i motori per l’inizio di stagione. C’è sempre stata grande competizione tra i campionato nati in Europa e quelli negli Stati Uniti, quasi ci fosse una sorta di divisione non ricomponibile tra questi due mondi, che vivono una vita in pratica totalmente autonoma, senza alcun contatto. Negli ultimi anni qualcosa sembra essere cambiato, con un maggior interesse del pubblico americano per le serie “mondiali” e viceversa.
Abbiamo visto con molta più facilità piloti americani ed europei tentare a vicenda avventure nei vari campionati, segno che c’è un’attenzione diversa tra i due “mondi”. E tra le serie che sta avendo più seguito c’è il MotoAmerica, che si corre in sostanza con moto sportive “naked”, quindi un campionato molto particolare ma non solo stimolante per i piloti ma anche molto seguito dal pubblico a stelle e strisce.
Un campionato che quest’anno però avrà una particolarità in più, anzi, una vera e propria rivoluzione che sta facendo già il giro del mondo, perché si tratta della prima serie ad adottare questo tipo di regolamento e chissà che in futuro non vedremo altri tentare questa via. Quindi ci sarà un interesse ancora più grande a livello globale per capire se questo “esperimento” sarà o meno un successo.
MotoAmerica apre a un grande cambiamento
Il MotoAmerica ha annunciato che diventerà il primo campionato nazionale che vedrà sullo stesso tracciato moto a benzina contro moto elettriche. In realtà prima di questa decisione ha già effettuato un piccolo esperimento nel 2022, in occasione del round di Laguna Seca della categoria Mission Super Hooligan, accogliendo due piloti in sella a moto elettriche.
Uno di loro era Kenyon Kluge, ingegnere della Zero Motorcycles, azienda californiana specializzata nella produzione di motociclette elettriche, con la quale è riuscito a qualificarsi 19° in griglia (su un totale di 30 moto), chiudendo poi la gara al 21° posto. Dunque non male come esperimento. Il secondo pilota a correre con una moto del genere è stato l’italiano Stefano Mesa con una Energica EVA Ribelle RS, versione naked della nota Energica EGO Corsa, la moto utilizzata nel MotoE fino all’anno scorso, visto che oggi il produttore è Ducati. E ha fatto ancora meglio: in qualifica è arrivato ottavo, mentre in gara ha sorpreso gli avversari piazzandosi primo non appena si è spento il semaforo ma poi si è piazzato 13° a quasi un minuto dal vincitore.
Sia Stefano Mesa che Tytlers Cycle Racing sono stati contenti dell’esperienza, tanto che nel 2023 correranno proprio con una Energica nei quattro round della categoria MotoAmerica Mission Super Hooligan. Il primo round sarà a Daytona, nel weekend dell’11 e 12 marzo, poi si andrà a The Ridge (23-25 giugno), Laguna Seca (7-9 luglio) e Circuit of the Americas (8-10 settembre), con gare di un massimo di 7 o 8 giri. Possono gareggiare in questa categoria le moto naked bicilindriche con cilindrata minima di 750 cc, quattro tempi e non superiore a 125 cv nella loro configurazione originale. Nel caso di moto elettriche, possono montare un solo motore e devono utilizzare il raffreddamento a liquido nelle batterie.