F1, il trucco per alleggerire le monoposto: fan a bocca aperta

Tutti i team principal di F1 stanno ponendo molta attenzione sul peso delle nuove wing car, ma vi è un fattore determinante quanto quello della fibra di carbonio.

La 74esima stagione è alle porte e tutte le scuderie hanno presentato le nuove auto ad effetto suolo. C’è chi, guardando l’egemonia della Red Bull Racing nel 2022, ha copiato le soluzioni della RB18, ma Ferrari e Mercedes hanno proseguito con la propria filosofia progettuale. L’erede della F1-75, al primo colpo d’occhio, è apparsa l’auto del 2022.

F1 Ferrari SF23 (Ansa)
F1 Ferrari SF23 (Ansa)

La SF23, invece, si è rinnovata in molti aspetti, lato sospensioni e pance, ma i più attenti hanno notato la massiccia presenza della fibra di carbonio che crea un contrasto cromatico con il classico rosso Ferrari. Le maggiori novità la Scuderia modenese deve averle nascoste sotto il cofano. Il motore Superfast, dopo l’exploit del primi GP, ha lasciato a piedi Leclerc e Sainz in diverse occasioni. E’ proprio la ricerca dell’affidabilità, con un occhio alle prestazioni, che potrebbe rappresentare la chiave per il successo. Ferrari, c’è già un sospetto sulla SF23? Ecco l’elemento che fa discutere.

Frederic Vasseur, neo team principal della Rossa, ha annunciato che le avarie motoristiche sono state analizzate e risolte. Inoltre, grande attenzione è andata al raggiungimento del peso-forma ideale della SF23. Mercedes ha svelato la total black W14, dichiarando che l’auto pesa, esattamente, 798kg. Nella scorsa annata, invece, Hamilton e Russell, porpoising a parte, hanno girato su una vettura più pesante. La verniciatura nera nasconde una massiccia presenza di fibra di carbonio. Un secolo fa levigando la vernice bianca, la Mercedes risparmiò peso, rimanendo così argentata e da allora sono state chiamate “frecce d’argento”.

A Maranello a Brackley hanno preso come punto di riferimento le innovazioni portate in pista, nel corso del 2022, dalla Red Bull Racing. Dopo i primi ritiri, la casa con sede a Milton Keynes ha puntato tutto sull’alleggerimento della RB18. Sotto questo aspetto sono stati i più bravi. Risparmiando kg hanno trovato maggiori performance, ma in tanti hanno seguito l’esempio della RB18. Nel 2023 il nero va di moda. Alpine è stata l’ultima, in ordine di car reveal, ma anche la stessa Haas è diventata più nera proprio come l’Alfa Romeo. “Tutti nel box preferivano comunque il nero – ha affermato Hamilton, come riportato su Marca – ciò che conta per noi sono le prestazioni e non l’aspetto”.

F1, l’arma segreta sulla bilancia

Si è tanto discusso delle lavorazioni sulle nuove monoposto, ma il regolamento prevede anche “la pesa” per i piloti. 80 kg con casco, tuta e scarpe, che vengono compensati anche con zavorra per l’abitacolo se si pesa meno. Molti, come Matt Harman, responsabile tecnico di Alpine, affermano di essere già al di sotto del peso minimo e di non dover risparmiare sulla vernice o in altro. Di sicuro una dieta bilanciata per il driver rappresenta un’arma in più.

Nel 2016 Nico Rosberg si sottopose ad una dieta ferrea per estrarre anche un millesimo di prestazioni extra nell’abitacolo. I driver hanno fisicità molto diverse, ma ora potete farvi una idea sui valori. Lewis Hamilton è sui 73 chili, Yuki Tsunoda pesa 54 chili, George Russell 70 chili, Valtteri Bottas 69 chili, Max Verstappen 72 chili, Sergio Perez 63 chili, Lance Stroll 70 chili, Fernando Alonso 68 chili, Esteban Ocon 66 chili, Lando Norris 68 chili, Charles Leclerc 69 chili, Carlos Sainz 64 chili, Pierre Gasly 70 chili etc. I dati sono emersi sulle colonne di Marca.

Il peso di alcuni piloti potrebbe oscillare molto, anche in base alle fasi dell’anno. In inverno i piloti possono riprendere fiato, nonostante gli allenamenti. Sorprendono i 70 kg di Russell rispetto ai 64 kg di Sainz. L’inglese della Mercedes ha una struttura molto più longilinea ed esile rispetto al madrileno, ma il magazine spagnolo è, certamente, ben informato sui dati del figlio d’arte del Matador.

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