Red Bull, quali sono i rapporti con la Honda? Ecco la verità dei giapponesi

La Red Bull e la Honda andranno avanti insieme sino al 2025, quando le loro strade si separeranno. Ecco il lavoro dei prossimi anni.

L’accoppiata composta da Red Bull ed Honda sta dominando questo momento storico della F1, ma dal 2025 le loro strade si separeranno, contro ogni previsione calcolando i risultati che stanno ottenendo assieme. Il costruttore giapponese è tornato nel Circus in qualità di motorista nel 2015, in partnership con la McLaren, realizzando la prima power unit turbo-ibrida della sua storia.

Red Bull RB18 con Verstappen ad Abu Dhabi (LaPresse)
Red Bull RB18 con Verstappen ad Abu Dhabi (LaPresse)

Purtroppo, quella collaborazione fu un disastro, a causa di un motore poco potente e poco affidabile, che costrinse Fernando Alonso e Jenson Button ad una quantità clamorosa di ritiri. Tra il 2015 ed il 2017, non arrivò neanche un podio, ed il miglior risultato fu il quinto posto ripetuto in un paio di occasioni dal due volte campione del mondo.

Questo portò il team di Woking ad interrompere in anticipo la collaborazione, ed i motori Honda passarono alla Toro Rosso per il 2018, per poi essere montati sulle Red Bull nel 2019. Max Verstappen ottenne subito tre grandi vittorie in quell’anno, per poi portarne a casa altre due nel 2020, ma era ancora troppo presto per pensare di battagliare con l’armata Mercedes.

Tuttavia, il cambiamento più importante avvenne nel 2021, quando la Honda si presentò con una power unit all’altezza delle frecce nere, ed Adrian Newey firmò un telaio che permise all’olandese di giocarsi il titolo, sino alla clamorosa vittoria maturata nel round finale di Abu Dhabi. Attualmente, la Honda ha la miglior power unit dell’intera griglia, sia in termini di potenza che di affidabilità, ma la separazione è ormai ufficiale.

Red Bull, Koji Watanabe parla del lavoro della Honda

Tra Red Bull ed Honda non ci sarà più collaborazione a partire dal 2026, visto che il team di Milton Keynes ha annunciato l’inizio di una partnership con la Ford quando verranno introdotte le nuove regole sulle power unit. Tuttavia, la casa di Sakura non abbandonerà la F1, visto che si è già iscritta da tempo tra i motoristi che prenderanno parte al nuovo regolamento tecnico.

Tra le principali novità ci sarà l’abolizione della complicata MGU-H, che mise in grossa crisi la stessa Honda ai tempi del rientro nel Circus con la McLaren, ed un incremento di potenza della parte elettrica, che andrà a pareggiare quella del motore termico, in una F1 che mira sempre di più a diventare ecologica.

Nelle ultime ore si sono susseguite voci molto interessanti riguardo al futuro del costruttore giapponese, e sembra essere tramontata l’ipotesi di rivederla nella massima serie con un proprio team. Invece, sono cresciute le quotazioni di una nuova collaborazione con la McLaren, nella speranza di creare una partnership che riporti ai fasti gloriosi di fine anni Ottanta ed inizio anni Novanta, quando Ayrton Senna ed Alain Prost dominarono la scena dal 1988 al 1991.

In un’intervista riportata da “RacingNews365.com“, l’executive officer di Honda Motorsport, Koji Watanabe, ha parlato chiaramente di quelli che sono i rapporti con i campioni del mondo, affermando che ci sono sempre stati dei contatti senza alcun problema, ma che il rapporto si andrà presto a concludere.

La nostra separazione dalla Red Bull che avverrà dal 2026 in avanti non è un fallimento. Non la vediamo affatto in questo modo. In qualità di partner tecnico, siamo sempre stati a stretto contatto con loro. Tuttavia, durante le nostre ultime chiacchierate, si è deciso che non andremo avanti insieme dopo il 2025. Abbiamo lavorato insieme in tanti ambiti e per un periodo di tempo molto lungo, ma loro hanno fatto la loro scelta. Non c’è altro da aggiungere per ora“.

L’ultima frase di Watanabe è molto particolare, perché lascia intendere che la separazione è scaturita dalla volontà del team di Milton Keynes di separarsi dalla Honda, e non viceversa. In questi giorni, sarà curioso capire se da parte dei campioni del mondo in carica ci sarà una replica, o se le parole del giapponese rappresentano la realtà dei fatti.

Gestione cookie