Dopo il trionfo in gara 1 di Alvaro Bautista, la casa di Borgo Panigale ha festeggiato il secondo trionfo di fila con l’asso spagnolo della Superbike.
La Ducati ha iniziato con il piede giusto la stagione di Superbike 2023. L’annata si è aperta, esattamente, come era finita quella scorsa, ovvero con una super Panigale V4 R in grado di dettare il passo. Il centauro con il numero 1 sul cupolino ha cominciato da numero 1, dando una dura lezione sotto la pioggia e sull’asciutto ai principali avversari per la corona.
La prima sfida è andata come nelle attese con il ducatista, nettamente, davanti al sei volte campione del mondo Jonathan Rea e al pilota della Yamaha di Toprak Razgatlioglu. Il trio ha fatto gara a sé, mentre al quarto posto era prevedibile una sfida tra il talentuoso Andrea Locatelli, sull’altra Yamaha e Alex Bassani con la seconda Ducati. La Honda può fare affidamento su Iker Lecuona e Xavi Vierge. Dopo il trionfo in Gara1, nella Superpole Race Alvaro Bautista si è confermato in prima posizione. La Ducati ha tenuto un ritmo insostenibile per la concorrenza, inseguendo due miti.
In 10 giri lo spagnolo ha fatto il vuoto, riuscendo ad ottenere così la pole per il secondo round. La Rossa ha occupato le prime due posizioni. Michael Ruben Rinaldi ha tenuto a bada Toprak Razgatlioglu. Per la seconda gara i piloti di punta hanno scelto le SC1. Una specie di monogomma sull’asfalto caldo australiano. E’ partito fortissimo in Gara 2 Alvaro Bautista, davanti al compagno del team Aruba. Al terzo posto Locatelli ha sopravanzato il compagno di squadra Razgatlioglu. Al quinto posto Bassani.
Superbike, la Ducati passeggia in Australia
Rea e Lowes sulle Kawasaki hanno insidiato il pilota veneto e su Toprak. Il sei volte campione del mondo con il numero 65 ha sopravanzato il turco, in gravi difficoltà nei primi giri, e Bassani. In testa della classifica Bautista ha impostato un passo indiavolato, guadagnando subito un margine di mezzo secondo su teammate italo venezuelano.
Danilo Petrucci sull’altra Ducati ha guadagnato un paio di posizioni nelle prime tornate, portandosi in nona posizione. Bautista, Rinaldi, Locatelli, Rea, Razgatlioglu, Bassani, Lowes, Lecuona, Petrucci, Oettl i primi 10 al giro 18. Bassani ha perso poi la posizione anche su Lowes al giro 17. Davanti a tutti Bautista e Rinaldi, separati da un secondo, hanno guadagnato un secondo sulla Yamaha di Locatelli che, a sua volta, è riuscito a tenere a grande distanza Rea.
BMW e Honda in gravi difficoltà. Nemmeno Lecuona è riuscito a trovare un grande ritmo in Gara 2, dopo delle ottime libere. Lowes ha sopravanzato il campione del mondo 2021, puntando il teammate Rea. A lasciare meravigliati sono anche le performance delle Ducati satellite che, in un certo modo, se la giocano contro le Kawasaki, le Yamaha e le Honda ufficiali. Bassani e Lecuona hanno lottato con il coltello tra i denti, toccandosi anche un paio di volte.
Un esordio da sogno per la Ducati. Lo stesso potrebbe accadere tra un mese in MotoGP. La Rossa sembra essere diventata ancora più forte, dopo quanto è emerso nei primi test prestagionali in Malesia. Non solo Bagnaia e Bastianini hanno possibilità enormi, ma anche tutti i rider dei team Pramac, Gresini e VR46 potrebbero avere grosse chance di podi e vittorie. Persino nel Supersport la casa di Borgo Panigale sembra poter dominare con Bulega.
Lowes ha scavalcato Rea, cercando di ricucire un po’ il gap dai primi tre. Se la verdona e la Yamaha non troveranno il modo di sviluppare la Ducati sembra poter fare uno sport a sé. Il primo avversario di Bautista è Bautista stesso perchè sembra esserci una differenza abissale rispetto a i principali competitor. Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea sono i principali avversari, in teoria, ma in queste condizioni di potenza sarà possibile vedere battaglia solo alcune gare.
Qui a Philip Island, dove si sono svolti anche gli ultimi test prima dell’inizio di campionato, Bautista sulla Panigale V4 R ha dimostrato di poter vincere in qualsiasi condizione. Sia sul bagnato che sull’asciutto il campione del mondo del 2006 in 125 non ha dovuto nemmeno effettuare un sorpasso, risultando inavvicinabile.
Nella lotta al quarto posto Lowes, Rea e Bassani si sono superati più volte. Lowes ha perso l’anteriore a 6 giri dalla fine e ha buttato giù Toprak Razgatlioglu. Quest’ultimo si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un pesante zero per entrambi. Rea è crollato, alle spalle di Bassani, Oettl e Lecuona. Bautista, invece, ha ottenuto tutti e tre i successi in questo weekend inaugurale. Si è preso tutto e ha lanciato un messaggio chiarissimo alla concorrenza.