Alvaro Bautista ha vissuto un weekend storico in Australia e i suoi successi gli hanno permesso di diventare il dominator di Phillip Island.
La Ducati ha dimostrato di essere la Scuderia di riferimento di questo Mondiale in Superbike, con Alvaro Bautista che non vede l’ora di poter bissare il successo dello scorso anno e se continuerà a disputare dei GP come in Australia di sicuro non avrà grosse difficoltà.
Il fine settimana di Alvaro Bautista è iniziato con un grande successo in Gara 1 sotto la pioggia al sabato, ma è stata soprattutto la domenica che ha dimostrato la sua netta superiorità.
Lo spagnolo dimostra così di essere un pilota di grandissimo talento e che soprattutto si trova davvero a proprio agio in quel di Phillip Island, un circuito che ormai conosce come le proprie tasche.
Per la prima volta nella storia un pilota ha saputo ottenere per ben due volte una tripletta in uno stesso circuito, dato che un inizio di stagione del genere era stato vissuto anche all’inizio del Mondiale del 2019.
Quelle erano state le sue prime gare con la Ducati e che gli hanno permesso di dare così il via al suo sensazionale dominio, con Bautista che con la Gara 2 di domenica ha ottenuto un record in terra australiana.
Con questo successo infatti ha potuto ottenere l’ottava vittoria a Phillip Island, dato che devono essere aggiunti anche il successo in SuperPole Race e in Gara 2 dello scorso anno e nessuno nella storia della Superbike era mai riuscito a raggiungere un tale traguardo.
Grazie proprio alla vittoria nell’ultimo appuntamento ha potuto così superare i due precedenti primatisti, due fenomeni che in Oceania erano stati in grado di imporsi in sette occasioni.
Bautista supera Corser e Rea: otto vittorie in Australia è record
Il primo pilota che dimostrò un legame davvero molto particolare con Phillip Island fu l’idolo di casa Troy Corser, un grande campione che vinse due Mondiali in carriera, il primo nel 1996 con la Ducati e il secondo nel 2005 con la Suzuki.
Il Gran Premio di casa però era un appuntamento al quale teneva tantissimo e il suo primo successo arrivò nel 1995, un anno dove chiuse al secondo posto e si impose in Gara 1 a bordo della sua Ducati.
Con la Scuderia di Borgo Panigale ebbe alcuni anni negativi nell’appuntamento per lui più importante, ma nel 1999 riuscì a calare una splendida doppietta, prima di passare all’Aprilia e vincere Gara 2 nel 2000.
La Suzuki gli diede modo di riprendersi dopo alcuni anni deludenti con la Petronas e nel 2005 ottenne una favolosa doppietta, prima di vincere per la settima volta il carriera l’anno seguente con il trionfo in Gara 1.
Quando ci sono dei record da infrangere in SBK però c’è sempre prima o poi lo zampino di Jonathan Rea, con il fenomeno nordirlandese che ha fatto volare più volte la sua Kawasaki a Phillip Island.
Il primo trionfo arrivò in Gara 1 nel 2015, prima di dare via a un dominio che lo portò a realizzare due doppiette consecutive, prima nel 2016 e poi nel 2017.
Da quel momento l’Australia non fu poi più molto sua amica, anzi furono molti i problemi e le delusioni, prima di imporsi in Gara 2 nel 2020.
Il 2022 non è stato di certo il suo anno migliore, ma in occasione dell’ultima prova dell’anno, in Gara 1 riuscì proprio a Phillip Island a interrompere un lunghissimo digiuno di successi, imponendosi così per la settima volta in Australia.
Ora però c’è un nuovo re del circuito e si chiama Alvaro Bautista, con le sue otto vittorie in uno dei circuiti storici della Superbike che gli permettono così di entrare sempre di più nella storia di questo MotorSport.