Ferrari, meglio non vincere la prima gara? La statistica è clamorosa

La Ferrari non parte di certo con i favori del pronostico in Bahrain, ma sul fronte della cabala, la notizia può essere anche positiva.

Finalmente ci siamo, con la F1 che sta per ripartire dal Bahrain, sul tracciato di Sakhir che ospita per il terzo anno consecutivo la gara inaugurale, la quinta nella sua storia dopo le edizioni del 2006 e del 2010. La Ferrari arriva a questo appuntamento nel chiaro ruolo di sfidante, visto che la Red Bull ha già fatto capire chi comanda nel corso dei test disputati da queste parti la scorsa settimana.

Ferrari SF-23 (ANSA)
Ferrari SF-23 con Sainz in Bahrain (ANSA)

A Maranello si è lavorato sodo sulla SF-23, che per ora ha però deluso e non poco, soprattutto per quello che riguarda lo stile di guida di Charles Leclerc che si è dimostrato molto meno a proprio agio rispetto a Carlos Sainz. Nel paddock inizia a diffondersi l’ipotesi che la nuova Rossa sia stata cucita addosso allo spagnolo, che teoricamente fa da seconda guida.

Sarebbe davvero clamoroso pensare che la Ferrari, che ricordiamo, è stata concepita sotto la gestione di Mattia Binotto, abbia deciso di puntare su Carlitos, anche se suo padre, qualche tempo fa, affermò un qualcosa del genere. Per avere una visione più chiara, non ci resta che andare in qualifica e poi in gara.

Ferrari, ecco perché la prima gara è una maledizione

La Ferrari ha aperto trionfando per diverse volte in anni recenti, precisamente in quattro occasioni dal 2010 ad oggi. In quell’anno, Fernando Alonso vinse al debutto al Gran Premio del Bahrain, tenendo dietro la vettura gemella di Felipe Massa. Le Rossa approfittarono di un guasto agli scarichi della Red Bull di Sebastian Vettel, che aveva fatto segnare la pole position dominando gran parte della gara.

In seguito, fu proprio il tedesco a regalare una doppia grande gioia alla Scuderia modenese, vincendo nel biennio 2017-2018 a Melbourne il Gran Premio d’Australia. Lo scorso anno, di nuovo a Sakhir, è stato Charles Leclerc ad imporsi, seguito da Carlos Sainz in una splendida doppietta che aveva fatto presagire un titolo mondiale poi sfumato in poco tempo.

La vittoria della prima gara stagionale è diventata una vera e propria maledizione in tempi recenti, precisamente, proprio dal 2010 in avanti, e non soltanto per la Ferrari. Negli ultimi 13 anni, soltanto Vettel nel 2011, Lewis Hamilton nel 2015 e Nico Rosberg nel 2016 sono riusciti a salire sul tetto del mondo dopo aver fatto centro al primissimo colpo.

Nel 2012 fu Jenson Button con la McLaren-Mercedes ad aprire trionfando in Australia, stessa cosa fatta da Kimi Raikkonen sulla Lotus l’anno dopo. In entrambi i casi, tuttavia, il mondiale andò a Vettel, forte di una Red Bull semplicemente strabiliante in termini di sviluppi portati durante l’anno.

Nel 2014 toccò a Rosberg trionfare a Melbourne, nella prima gara dell’era turbo-ibrida, per poi arrendersi ad Hamilton a fine stagione. Detto dei quattro anni successivi, passiamo al biennio 2019-2020, in cui le prime tappe furono dominate da Valtteri Bottas, con i titoli che però andarono a finire agevolmente nelle mani di Sir Lewis.

Nel 2021 fu lo stesso Hamilton a battere Max Verstappen all’esordio stagionale, ma poi fu proprio l’olandese ad avere ragione del rivale nel clamoroso finale di Abu Dhabi. Il figlio di Jos si è poi confermato lo scorso anno, dopo un inizio di stagione terribile in Bahrain, nel quale fu costretto a ritirarsi a pochi giri dalla fine mentre era saldamente al secondo posto.

Ovviamente, tutti vogliono vincere sin dalla prima gara, e quando si va in pista non si pensa di certo alla cabala. La Red Bull è sempre stata poco fortunata nelle prime tappe, e la conferma arriva dal fatto che solo Vettel nel 2011, in Australia, riuscì a portare subito al top il team di Milton Keynes.

Il 2023 sarà un esame importante per gli sfidanti del caccia di Adrian Newey, quella RB19 che ha dominato i test in Bahrain dove si disputerà la prima corsa tra pochi giorni. Mancano davvero pochissime ore al via delle prove libere, che andranno a scattare alle 12:30 di venerdì. Finalmente si fa sul serio dopo mesi di attesa.

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