Qual è l’auto che costa meno di tutte? Rimarrete sorpresi

Vi sono diversi affari alla portata per chi sogna di guidare un’auto nuova. Ecco tre tra le vetture più economiche.

Trovare un’auto valida a basso prezzo è meno difficile di quanto pensiate. Il mercato offre numerosi modelli a buon mercato. Partiamo dalla più economica di tutte. La Dacia, azienda romena produttrice di autoveicoli, commercializzati in Europa, in Africa e in alcuni paesi asiatici, ha una entry level, davvero, alla portata. La Sandero, nella versione streetway essential, parte da 11.900 € ed un’auto di segmento B molto comoda per la città, ma anche per qualche gita fuori porta.

Auto (Adobe Stock)
Auto (Adobe Stock)

Molto diffusa è anche la versione crossover. Si tratta di una vettura moderna che, grazie al suo prezzo base molto attraente, ha già spinto in tanti a sceglierla. La versione GPL, inoltre, è diventata diffusa negli ultimi tempi, soprattutto a causa dei prezzi alle stelle dei carburanti. Per anni le auto a GPL sono state tacciate di pericolosità, ma oggi è un concetto del tutto smentito. I punti di forza della Sandero sono la comodità e lo spazio a bordo, anche nel bagagliaio.

Auto alla portata, ecco la Dacia Sandero

La scocca, condivisa con la Renault Clio, è di ultima generazione. L’auto romena è anche sicura, essendo dotata degli airbag posteriori per la testa e della frenata automatica d’emergenza. Non è di serie lo schermo 8 pollici nella consolle centrale, ma per il prezzo chiavi in mano è abbastanza scontato. Vi consigliamo la versione con cambio automatico del tipo CVT. I motori turbo sono ottimi, dando un buono spunto e vibrando poco.

Si tratta di una macchina semplice ma ben fatta. L’allestimento migliore è quello Expression che ha diversi accessori extra, ma dovrete fare un piccolo sacrificio. Nel complesso anche nella versione “Essential” non vi troverete a disagio. Proprio la versione Streetway Essential è diventata in voga, unendo sobrietà e praticità. Nel caso voleste spendere qualcosina in più vi consigliamo altre competitor, leggermente più care.

La Kia Picanto è una delle city car più economiche sul mercato. L’auto parte da 14.100 euro e rappresenta una valida alternativa alla FIAT Panda. Risparmierete qualche centone e avrete una macchina molto stilosa e confortevole. Pratica nel traffico delle grandi città, grazie a soli 360 cm di lunghezza, la Picanto ha cinque porte e un buon abitacolo. La linea è accattivante con una grande mascherina frontale e delle finte prese d’aria laterali.

Il design è curato, come si evince anche dallo slancio dell’utilitaria e dalle nervature sulle fiancate. I fanali posteriori sono verticali e donano alla vettura una linea curiosa. Gli interni sono realizzati con una plastica rigida, ma tutto sommato piacevole al tatto. Spicca nella consolle uno schermo touch screen di 7″. L’auto è accresciuta nelle dotazioni e nel prezzo rispetto al passato, ma si lascia ancora apprezzare per le sue novità all’avanguardia, come il sistema multimediale che consente di sfruttare alcune app degli smartphone grazie ai protocolli Apple CarPlay e Android Auto.

Se siete alla ricerca di un crossover, allora, vi consigliamo di dare una occhiata al Mahindra KUV100. Lunga 370 cm è una vettura comoda per la città, ma che si difende bene anche sullo sterrato. Lo stile dell’indiana non è modernissimo, ma è un’auto ideale per una famiglia che cerca anche un’ottima capacità di carico. Il baule è molto spazioso, essendo da 243 litri a 473 a divano abbattuto. La crossover indiana è equipaggiata da un 1.2 a benzina o bi-fuel a GPL a 3 cilindri da 87 CV, abbinato a un discreto cambio a cinque marce. Sorpresa Renault: sul web svelate le prime forme della nuova Espace.

L’auto ha una altezza da terra di 17 cm che le consente di essere perfetta anche per delle scampagnate. L’equipaggiamento della Mahindra KUV100 comprende solo l’Esp e il doppio airbag frontale. Il prezzo, però, è conveniente per un crossover di tale portata, costando appena 15.645 euro. Date uno sguardo al prezzo del primo crossover della Smart, giusto per fare un confronto con il “futuro della mobilità a ruote alte”.

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