E’ arrivata la notizia che la Honda ha deciso di presentare dei brevetti che riguardano la sicurezza sulle proprie moto. Ecco di cosa si tratta.
Il 2023 è un anno pieno di sfide per un colosso come Honda. Impegnato nel settore auto come non mai, con modelli sempre più al passo con i tempi, sul lato moto la casa giapponese è da tempo leader del settore e guida la rivoluzione tecnologica anche su due ruote. In attesa di capire cosa sarà sul lato sportivo, con la RC213V che quest’anno sarà chiamata al riscatto in MotoGP dopo aver preso paga dalla Ducati, i tecnici nipponici continuano a studiare nuove soluzioni da introdurre sui propri modelli in futuro.
Honda da qualche tempo si è posta un obiettivo ambizioso da realizzare entro 30 anni ed è quello di ridurre a zero la possibilità di perdere la vita in un incidente stradale con una moto del proprio marchio. L’idea può sembrare fin troppo ottimistica ma in realtà non è così. Se i giapponesi dicono una cosa è perché pensano realmente di potercela fare, anzi, sono sicuro di farlo perché hanno già le conoscenze e la tecnologia per permettere che una cosa si realizzi.
Gli ingegneri del marchio dell’ala dorata stanno preparando diverse soluzioni in termini di sicurezza, tra cui spicca anche un complesso e ingegnoso sistema di airbag. Come già fece Honda nel 2006 inserendo un airbag nel suo modello di punta, stavolta ha depositato diversi brevetti con i quali intende portare questo sistema ad altri tipi di segmenti, dagli scooter alle macchine sportive, perfezionandone il funzionamento e aggiungendo una funzione che il vecchio airbag non contempla: quella di separare l’airbag dal veicolo stesso.
Honda, si studia un airbag rivoluzionario
I brevetti che la casa nipponica ha presentato sono stati pubblicati dal sito specializzato Bennetts e dimostrano che Honda sta esplorando strade diverse per perfezionare il suo airbag da moto. Il sistema impiantato 17 anni fa su uno dei suoi modelli sfruttava la posizione del pilota, dovuta al sedile basso e a un cupolino largo e alto, per gonfiare l’airbag proprio davanti al motociclista, evitando così che in caso di un incidente frontale potesse andare violentemente in avanti. Questo airbag però era inutile in altri tipi di incidenti, ad esempio in caso di caduta laterale o a un urto da dietro, visto che questo è ancorato nella parte alta del serbatoio e non accompagna il motociclista nella caduta.
I suoi brevetti confermano che i futuri airbag del marchio giapponese saranno direttamente integrati nella sella della moto, con l’obiettivo di circondare il pilota e fare in modo che l’airbag lo accompagni per tutto il processo di caduta, in ogni suo lato. ma come funziona? In pratica una volta gonfiato, il motociclista avrà un scudo davanti al petto e sulla schiena, il tutto con un sistema specifico che proteggere gli organi più deboli in caso di impatto diretto. Inoltre questo airbag ha una valvola integrata che consente a questo di sgonfiarsi automaticamente secondo una velocità precedentemente selezionata dal produttore, in modo che, una volta che il corpo del pilota si è fermato, l’intero sistema inizi a perdere pressione per consentirne una facile uscita in caso di soccorsi o rimessa in piedi dello stesso.
Al momento i bozzetti pubblicati mostrano che sono diverse le varianti: una prevede l’airbag alle gambe, tra il serbatoio e il pilota, e un’altra che abbraccia il pilota alle spalle. E c’è da scommettere che Honda a breve presenterà in maniera ufficiale questa novità che può rivoluzionare la sicurezza nel mondo delle due ruote.